Rumors – DC Comics sarebbe insoddisfatta da Brian Michael Bendis

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Brian Michael Bendis

Brian Michael Bendis, il cui approdo in DC Comics dopo quasi due decenni in Marvel aveva suscitato l’interesse dell’intero mondo dei comics americani, ha debuttato ufficialmente questo mese su Action Comics e su Superman ma, stando ad alcuni rumors e voci di corridoio che si susseguono fin dal recente San Diego Comic-Con, la casa editrice di Batman non sarebbe soddisfatta  (il condizionale è ovviamente d’obbligo) dei dati di vendita delle due serie gestite dall’autore.
Ovviamente, ripetiamo, si tratta di voci, ed in ogni caso è praticamente impossibile valutare l’operato di uno scrittore in base a due mesi di pubblicazioni, ma quello che è emerso è che, numeri alla mano, le vendite di Action Comics e di Superman non hanno avuto quell’effetto “Tom King” che DC si aspettava dall’arrivo del celebre scrittore dell’Ohio.
La presunta insoddisfazione in casa DC sarebbe in ogni caso legata a due principali motivi: da un lato, il già citato mancato aumento nelle vendite delle due testate legate all’Azzurrone, che hanno mantenuto numeri simili alle precedenti gestioni di Dan Jurgens, Peter Tomasi e Patrick Gleason anziché un’impennata dovuta all’arrivo di Brian Michael Bendis e agli strascichi dello storico traguardo del numero 1000 di Action Comics.
La seconda motivazione sarebbe lo scarso numero di ordini per la serie creator-owned Pearl, in arrivo a settembre.
Chiaramente, al netto di questo tipo di voci, sarebbe normale il disappunto in casa DC per il lavoro dell’ex scrittore Marvel, che gode dello stesso status di big come Geoff Johns, Scott Snyder e Tom King, ma senza -per ora- averne gli stessi risultati.
Ne potrebbe conseguire un minor supporto finanziario e pubblicitario, soprattutto per quanto riguarda le serie creator-owned che, al momento, come già detto, hanno pre-ordini di entità inferiori rispetto anche alle serie Vertigo, non certo tra le più vendute in casa DC.
Resta da verificare se queste voci siano reali o “gonfiate”, anche perché si tratterebbe di valutazioni fatte sulle sole vendite di giugno, il che ci sembra un dato poco probante per giudicare positivamente o negativamente l’operato di Brian Michael Bendis.