A due anni dall’uscita di Smile di Parker Finn, arriva al cinema con Paramount Pictures a partire dal 17 ottobre, Smile 2, sequel diretto del primo film, realizzato sempre dal giovane regista statunitense che nel 2022 si era imposto tra i più alti incassi di un film horror di quell’anno. La prima pellicola era lo sviluppo del cortometraggio del regista mentre il sequel è una storia completamente nuova, che parte esattamente da dove il primo Smile si era interrotto. Grazie a Paramount Pictures abbiamo visto il film in anteprima e di seguito vi ripotiamo il nostro parere.

Sul punto di iniziare un nuovo tour mondiale, la star internazionale del pop Skye Riley (Naomi Scott) comincia a vivere eventi sempre più terrificanti e incomprensibili. Schiacciata dalle crescenti angosce e dalle pressioni della notorietà, Skye è costretta a confrontarsi con il suo passato oscuro per riprendere in mano la sua vita prima che vada in pezzi.

Nell’era dei sequel, remake, reboot… ci si trova spesso di fronte ad operazioni meramente commerciali con l’unico scopo di incassare soldi senza regalare al pubblico un’esperienza cinematografica appagante e magari degna del primo film. Che non si fraintenda, il cinema – specialmente quello d’intrattenimento – è prima di tutto industria, quindi qualsiasi pellicola viene realizzata per ricavarne un guadagno. Spesso però si cavalca l’onda del successo del film originale, sfruttando la fan base che il prodotto ha generato, per portare avanti non tanto la narrazione ma l’idea di incasso. Un esempio lampante è il recentissimo Joker 2, ma in quest’era di rifacimenti gli esempi potrebbero essere molteplici. Il cinema dell’orrore in particolare sembra eternamente legato a questo modus operandi, vuoi per l’affezionamento del pubblico nei confronti di personaggi iconici, vuoi per l’ampliamento della lore narrativa, è uno dei generi cinematografici con più remake, sequel, reboot…

Campione d’incassi nel 2022 Smile di Parker Finn si è imposto come horror dell’anno grazie al grandissimo passaparola tra il pubblico. Film tendente allo splatter, che giocava sapientemente con la paura e il jumpscare, Smile vedeva protagonista Sosie Bacon, la figlia di Kevin Bacon in una pellicola perfettamente legata al genere, che nonostante diverse sbavature di scrittura specialmente nel terzo atto, riusciva sicuramente ad intrattenere. Visto il finale del primo film, un sequel era praticamente citofonato e nel momento in cui la pellicola ha incassato più del doppio del suo costo di produzione l’annuncio di un sequel non ha tardato ad arrivare. Nell’atteso sequel la nuova scream queen ha il volto e il corpo di Naomi Scott, bravissima attrice già vista nel live action di Aladdin di Disney, vestire i panni di Skye Riley, una stella della musica pop ritiratasi dopo un tragico incidente d’auto che l’ha vista protagonista insieme al suo ragazzo Paul (Ray Nicholson, il figlio di Jack, qui mai come prima somigliante al padre). Sarà lei questa volta la portatrice della maledizione del sorriso che uccide in sette giorni coloro che l’hanno contratta. Dopo un difficile anno Ryle sta tornando sulla cresta dell’onda, ha un imminente concerto sold out e una maledizione di morte non erano decisamente nella bingo card della ragazza.

Smile 2 prende e corregge tutti quegli errori che erano presenti più o meno ingenuamente nel primo film e seppur raccontando una sorta di “parte due” del primo film, senza andare ad ampliare o modificare narrazione, fa esattamente quello che un film horror/splatter dovrebbe fare: creare suggestione, spaventare e anche disgustare. Se anche nel secondo capitolo è il terzo atto quello che probabilmente funziona meno, anche per la volontà di “mandare all’aria” tutto, i primi due atti funzionano, creando una storia avvincente che sicuramente saprà divertire chi andrà al cinema durante il periodo di Halloween. Ambientato nel mondo della musica pop, Smile 2 è il secondo film dell’anno che sfrutta il concerto come ambientazioni degli orrori. Era già successo con Trap di Shyamalan, ambientato in parte (la migliore) proprio durante un concerto, luogo di condivisione di un’esperienza catartica che in chiave horror diventa ancora più spaventosa. Naomi Scott, che aveva già dimostrato la sua bravura con il canto in Aladdin, veste in Smile 2 i panni di una pop star alla deriva che non può non ricordare in parte i tragici anni tra il 2007 e 2009 di Briteny Spears o alcuni recenti avvenimenti legati alla pop star Demi Lovato. Per l’occasione la cantante e attrice ha anche inciso un EP di brani originali presenti nella colonna sonora del film: in cui compaiono Blood on White e Grieved You. In maniera metaforica Smile 2 riesce a mettere in mostra la difficolta che certe personalità influenti incontrano durante i loro anni migliori, dalle difficoltà con i fan, all’uso di sostanze e alcol a rapporti problematici con manager e troupe fino alle difficili condizioni di salute mentale che una tale sovraesposizione crea.

La pellicola di Parker Finn è un film horror d’intrattenimento in pieno stile, che si basa principalmente sullo spaventare attraverso l’utilizzo di sapienti jumpscare, che seppur abbastanza citofonati, riescono comunque ad inquietare e spaventare, complice anche l’ottima fattura del film che dal punto di vista registico è davvero interessante, a partire dal lungo e dinamico piano sequenza iniziale fino alle scene più gore, divertenti e sopra le righe. Le scene musicali presenti, con un’impostazione da vero e proprio videoclip, risultano funzionali alla narrazioni e in più mettono in risalto ancora una volta la bravura di Naomi Scott che rientra a pieno titolo nelle nuove scream queens della sua generazione.

Smile 2 è quindi un film che pur non aggiungendo nulla al suo predecessore, intrattiene, spaventa e diverte, tutte caratteristiche che sembrerebbero scontate ma in realtà non lo sono specialmente negli horror contemporanei. Pur correggendo alcuni errori presenti nel primo film, Parker Finn sembra essere abbonato ai finali “in caciara” che mandano un pò all’aria tutto, ma comunque non meno divertenti. Il film riesce anche in modo del tutto metaforico a mettere in luce le difficoltà incontrate dalle star della musica costantemente sottoposte alla luce dei riflettori. Il tutto interpretato da Naomi Scott, scream queen d’eccezione.


Smile 2 di Parker Finn arriva al cinema con Paramount Pictures a partire dal 17 ottobre. Ecco il trailer italiano del film:

RASSEGNA PANORAMICA
Smile 2
7.5
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Classe 1995, laureato in critica cinematografica, trascorro il tempo tra un film, una episodio di una serie tv e le pagine di un romanzo. Datemi un playlist anni '80, una storia di Stephen King e un film di Wes Anderson e sarò felice.
smile-2-il-sequel-dellhorror-del-2022-che-vi-lascera-col-sorriso-stampato-recensioneSmile 2 è quindi un film che pur non aggiungendo nulla al suo predecessore, intrattiene, spaventa e diverte, tutte caratteristiche che sembrerebbero scontate ma in realtà non lo sono specialmente negli horror contemporanei. Pur correggendo alcuni errori presenti nel primo film, Parker Finn sembra essere abbonato ai finali "in caciara" che mandano un pò all'aria tutto, ma comunque non meno divertenti. Il film riesce anche in modo del tutto metaforico a mettere in luce le difficoltà incontrate dalle star della musica costantemente sottoposte alla luce dei riflettori. Il tutto interpretato da Naomi Scott, scream queen d'eccezione.

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