Inizia la rivoluzione sullo Snowpiercer, lungo 1.001 carrozze. Sono disponibili da oggi su Netflix i primi 2 episodi di Snowpiercer, la serie tv prodotta da TNT ispirata all’omonimo fumetto post apocalittico creato dagli autori belgi Jacques Lob e Jean Michel da cui è stato tratto nel 2013 anche il lungometraggio di Bong Joon-ho, che qui ricopre il ruolo di produttore esecutivo. Grazie a Netflix negli scorsi giorni abbiamo avuto la possibilità di visionare in anteprima globale i primi 5 episodi della serie tv così da darvi il nostro parere. Prima di cominciare però vi ricordiamo che a partire da lunedì 1° Giugno gli altri episodi verranno rilasciati a cadenza settimanale.

Anno 2027, Il mondo è divenuto un immenso deserto di ghiaccio in seguito ad un tentativo fallito di porre rimedio al surriscaldamento globale che ha portato la terra ad una temperatura di oltre cento gradi sotto lo zero. Gli unici sopravvissuti si trovano a bordo dello Snowpiercer, un rivoluzionario treno a moto perpetuo formato da 1001 carrozze che percorre un tragitto completo ogni anno. Mentre la vita scorre agiata e nel lusso nei vagoni di testa, in quelli di coda malnutrizione e povertà regnano sovrani, ma la rivolta è dietro l’angolo. La storia segue Andrè Layton (Daveed Diggs), passeggero del fondo, luogo del treno in cui sono rinchiusi coloro che hanno assaltato il treno al momento del disastro e lo hanno occupato clandestinamente, che punta a guidare i suoi compagni verso la cima del treno scatenano una rivoluzione. Layton, ex-detective della polizia, verrà presto assoldato, sotto richiesta del signor Wilford, da Melanie Cavill (Jennifer Connelly) per indagare su un efferato omicidio avvenuto in terza classe. Layton tornerà dunque sul campo senza però mai dimenticare il suo obbiettivo primario: la Rivoluzione!

Seppur vada a generare una continuity tutta sua, la serie tv si colloca 8 anni prima del film del regista di Parasite, a 7 anni dal disastro che ha portato alla glaciazione narrato nella trilogia prequel a fumetti (per maggiori dettagli sulla timeline clicca qui). Come nel fumetto e nel film di Bong Joon-ho le tematiche principali della serie sono il dualismo tra ricchi e poveri, la lotta tra classi sociali, tematiche sempre attuali anche se inserite in un contesto post-apocalittico. Nel primo episodio possiamo respirare le stesse sensazioni claustrofobiche del film, previa poi prendere tutt’altra direzione nel resto delle puntate che abbiamo avuto modo di vedere, prediligendo maggiormente una svolta crime rispetto alla lotta di classe. Mediante le indagini condotte da Layton tra i vari vagoni, scopriamo man mano diverse informazioni sulle varie classi sociali e sulle loro disparità. L’indagine è senza alcun dubbio un elemento d’intrattenimento ottimo per un prodotto seriale come questo, riesce a catturare lo spettatore anche se, in queste prime puntate, va a lasciare troppo sullo sfondo la tematica portante della serie.

Molti sono i personaggi che ci vengono presentati, su tutti spicca però Melanie Cavill che risulta il personaggio più completo e sfaccettato della serie, una donna brillante e profondamente enigmatica, un personaggio scritto sicuramente bene che però acquisisce un plus grazie all’ottima interpretazione del premio Oscar Jennifer Connelly. Layton, pur avendo un grosso potenziale, in queste prime puntate non riesce a dare il meglio di se, nonostante un’interazione molto convincente da parte di Daveed Diggs. Gli altri personaggi,  chi più chi meno, sono poco più che abbozzati, devono ancora dimostrare tanto, risultano ancora poco caratterizzati e in alcuni casi troppo stereotipati. Siamo però convinti che buona parte di loro riusciranno a mettersi maggiormente in mostra nella seconda parte della serie. La regia è di buon livello e omogenea nonostante i diversi registi che si alternano nel corso delle puntate. Gli effetti visivi sono molto ben curati all’interno del treno, rendendo tutto verosimile e credibile, discorso ben diverso per quanto riguarda gli intermezzi all’esterno dove, a volte, è possibile notare paesaggi e elementi realizzati in modo tutt’altro che egregio. Ottima invece la scelta delle musiche, sia originali che non.

In definitiva Snowpiercer risulta, per ora, una serie sicuramente convincente, che riesce ad intrattenere bene lo spettatore seppur sacrifica la tematica portante della serie, ovvero quella di stampo sociale, a favore di un’impronta maggiormente investigativa. Il treno è sulla buona strada, il suo deragliamento o meno dipenderà dalla direzione che la serie prenderà nei prossimi episodi. Con il lato crime che potrebbe essere già giunto al capolino in queste prime puntate, è tempo di puntate sulla caratterizzazione dei personaggi, sulla lotta tra classi e sulla rivoluzione.


I primi 2 episodi di Snowpiercer sono ora disponibili su Netflix, gli altri episodi saranno distribuiti a cadenza settimanale a partire da lunedì 1° Giugno. Di seguito potete visionare il trailer ufficiale della serie TV:

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