In una villa con un oscuro passato, i Foo Fighters si trovano ad affrontare un Dave Grohl sempre più tirannico nello Studio 666. Uscito a febbraio negli Stati Uniti arriva finalmente nelle nostre sale il bizzarro progetto di una delle rock band più iconiche dei nostri tempi. Contemporaneamente al film è uscito in digitale l’omonimo EP di debutto dei Dream Widow, il side project di Dave Grohl e del chitarrista dei Fireball Ministry Jim Rota ispirato alla band metal al centro di questa horror-comedy.

In Studio 666, per registrare il tanto atteso decimo album, la leggendaria rock band dei Foo Fighters si trasferisce a Encino, in California, in una villa intrisa di una macabra storia del rock and roll. Qui infatti, decenni prima, un rocker posseduto dal demonio si è spinto troppo oltre, entrando in contatto con forze oscure. Una volta giunto in quella casa, anche Dave Grohl si trova alle prese con il blocco dello scrittore e con forze soprannaturali che minacciano il completamento del disco e la stessa esistenza della band… E così tutti i Foos – il bassista Nate Mendel, il chitarrista Pat Smear, il batterista Taylor Hawkins, il chitarrista solista Chris Shiflett e il tastierista Rami Jaffee – cercheranno di fermare l’oscura maledizione che si sta abbattendo su Dave e su di loro.

Alla regia troviamo BJ McDonnell, che ha diretto il film slasher Hatchet III, oltre a una serie di video per la band metal Slayer, cosa che lo rende ideale per catturare l’allegra miscela di hard rock e splatter di Studio 666. Basato su una storia inventata dallo stesso Dave Grohl, Studio 666 è una piccola commedia horror leggera, nulla deve essere preso sul serio in questo progetto rivolto soprattutto agli estimatori della famosa band, che apprezzeranno la buona dose di autoironia che lo attraversa in tutto e per tutto. I fan senza dubbio perdoneranno anche i punti deboli di una trama prevedibile, che si esaurisce abbastanza rapidamente. Studio 666 include tuttavia alcune gag efficaci, oltre a oltraggiosi effetti gore, più divertenti che spaventosi, a dire il vero.

Essendoci poco a livello di trama l’attenzione è tutta rivolta all’attesa della carneficina, e qui il regista evita di soffermarsi in termini di terrore psicologico offrendo invece un flusso costante di uccisioni splatter bilanciando i tocchi horror esagerati con la commedia. Le uccisioni sono estremamente ben realizzate ed eseguite, inclusa una delle migliori uccisioni con la motosega di sempre!

Nessuno dei sei Foo Fighters ha avuto una formazione di recitazione; le loro esibizioni sullo schermo sono deliziosamente dilettantistiche. I talenti comici della band sono stati spesso dimostrati nei loro video musicali, come ad esempio nei video “The Big Me” (1995) e “Learn to fly” (1999). La lunga esperienza nei videoclip ha sicuramente permesso ai vari membri della band di essere a proprio agio con le telecamere, ma non abbastanza da poterli considerare veri e propri attori. I ruoli cinematografici corrispondono alle rispettive personalità della band, mostrando le caratteristiche di ognuno di loro. Il film si regge interamente sulle spalle del leader Dave Grohl, gli altri protagonisti risultano sempre sotto tono e disorientati, il batterista appare sempre un po’ fuori luogo, Chris Shiflett e Nate Mendel sembrano spaesati, l’unico in parte è il tastierista Rami Jaffee che chiaramente si è divertito ad interpretare il suo ruolo di musicista arrapato che vuole rimorchiare la vicina. Le battute a volte sono impertinenti o ridicole, piene di autoironia, sia sulla cultura grunge sia sull’ego smisurato del leader dei FF.

I Foos sono supportati sullo schermo da tutta una serie di volti famosi tra cui Jeff Garling, Leslie Grossman, Jenna Ortega, Jimmi Simpson, Will Forte e la leggenda dell’horror John Carpenter che, oltre a fare un cameo nella pellicola, ha composto anche il tema principale della colonna sonora.

In conclusione, la commedia horror Studio 666 piacerà ai fan del gruppo, ma difficilmente passerà alla storia del cinema. Grohl e la sua band giocano con i cliché del genere, riuscendo parzialmente nell’impresa di realizzare una horror comedy davvero divertente. Il film funziona molto bene nella sua prima parte, risultando però troppo dilatato e poco convincente nella seconda. Il talento recitativo dei Foo Fighters è altalenante, Grohl probabilmente è il più espressivo e il tastierista Jaffee quello più disposto a mettersi in gioco e sembrare uno strano. Il film comunque non richiede di essere fan della band per essere visto. Chiassoso, cruento, a volte sciocco, a volte spaventoso e quasi sempre divertente, Studio 666 è su misura per un pubblico piuttosto specifico, ma ha il potenziale per uscire da quella nicchia, grazie al suo impegno per i tropi dell’orrore della vecchia scuola.


Studio 666 sarà distribuito nelle sale cinematografiche italiane per una settimana dal 23 al 29 giugno. Di seguito il trailer ufficiale del film:

RASSEGNA PANORAMICA
Studio 666
6.5
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studio-666-di-bj-mcdonnell-la-commedia-horror-dei-foo-fighters-recensioneStudio 666 è una commedia horror che piacerà ai fan dei Foo Fighters, ma difficilmente passerà alla storia del cinema. Dave Grohl e la sua band giocano con i cliché del genere, riuscendo parzialmente nell'impresa di realizzare una horror comedy davvero divertente. Il film funziona molto bene nella sua prima parte, risultando però troppo dilatato e poco convincente nella seconda. Chiassoso, cruento, a volte sciocco, a volte spaventoso e quasi sempre divertente, Studio 666 è su misura per un pubblico piuttosto specifico, ma ha il potenziale per uscire da quella nicchia, grazie al suo impegno per i tropi dell'orrore della vecchia scuola.

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