The Mandalorian – La fondatrice del Feminist Frequency si schiera contro la serie

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Dopo che settimana scorsa Disney e LucasFilm sono stati additati da diversi fan per la scena che mostrava il Bambino mangiare le uova deposte da Lady Lucertola, anche questa settimana The Mandalorian è al centro di un’altra polemica. Questa volta ha puntare il dito contro la serie è Anita Sarkeesian, fondatrice del Feminist Frequency, nonché una delle figure centrali di Gamergate, la campagna di molestie online che l’ha portata a ricevere numerose minacce di morte e stupro, insieme a pacchi bomba e sparatorie ai suoi eventi.

Dopo l’uscita dell’ultimo episodio di The Mandalorian l’attivista si è schierata nuovamente contro la serie, questa volta perché le armature indossate di Bo-Katan Kryze (Katee Sackhoff) e Koska Reeves (Sasha Banks), due Mandaloriane donne, seguivano le “forme femminili”.

La Serkeesian si era già espressa contro la serie dopo aver visto un anno fa il primo episodio della serie di Disney+. In un tweet chiedendo infatti se fosse solo stanca, o se non c’era “un solo personaggio femminile che parlava nel primo episodio“.

In quell’occasione la ricezione della community non fu del tutto positiva, con la Serkeesian che ricevette parecchie obiezioni e, soprattutto, insulti. Sostanzialmente si andò a creare una situazione mediatica ben più grande, e grave, di quella che la normalità avrebbe dovuto presupporre.

A distanza di un anno sembra che la situazione si sia ribaltata, in un senso perlopiù negativo: la Sarkeesian è passata dal muovere critiche per la scarsa presenza e importanza di personaggi femminili in The Mandalorian a non farsi andare bene delle figure femminili estremamente importanti (non solo nella serie ma in tutto il canone di Star Wars) la cui femminilità viene accentuata proprio tramite delle armature fatte su misura, il cui tentativo è chiaramente quello di sottolineare il female empowerment di cui, ormai, Star Wars si fa portavoce senza troppi problemi nel dimostrarlo.

Fonte: Insider

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