La Polizia di St. Louis adotta il simbolo di Punisher e sul web scoppia la polemica

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Punisher

The Punisher è un personaggio Marvel decisamente noto al pubblico dei lettori e, recentemente, anche degli spettatori della TV; recentemente, però, Frank Castle è salito alla ribalta delle cronache per fatti che esulano i fumetti o le serie TV.
E’ piuttosto nota la vicenda di alcuni poliziotti americani, “colpevoli” di aver utilizzato l’iconico simbolo del personaggio, un teschio bianco su sfondo nero e, nella fattispecie, in questi ultimi mesi l’associazione della Polizia di St. Louis è salita alla ribalta delle cronache per aver dapprima utilizzato il logo per la propria pagina Facebook, e successivamente per aver chiesto ai propri membri di adottare il suddetto logo come immagine di profilo dei propri social network.

La vicenda ha subito infatti un’ulteriore deriva quando, recentemente, il presidente dell’Associazione dei Poliziotti di St. Louis, Ed Clark, ha chiesto ai propri membri di adottare il logo del Punisher, modificato con la “Blue Line” che rappresenta la Polizia, a sostegno di alcuni agenti indagati dagli Affari Interni proprio per l’utilizzo del simbolo incriminato. Queste le dichiarazioni rilasciate su Facebook da Clark:

Alcuni colleghi sono sotto indagine per conto degli Affari Interni per aver utilizzato il “Blue Line Punisher Symbol” come simbolo a favore della Polizia. E’ sbagliato. Ci sarà sempre qualcuno che troverà sbagliato qualunque simbolo si voglia utilizzare o le persone che scegliamo di utilizzare per trasmettere il nostro messaggio. Il simbolo è stato adottato da coloro, nella comunità degli agenti, come simbolo della nostra lotta contro chi ci odia. E’ il nostro modo di mostrare al mondo che abbiamo ben chiara la linea che separa il bene dal male. Chiederei a tutti gli ufficiali di adottare il simbolo Blue Line Punisher come immagine di profilo in segno di solidarietà.

Punisher

Alle dichiarazioni di Clark ha risposto il Commissario John Hayden, affermando:

Il simbolo non rispecchia la nostra missione di proteggere la vita e di mirare ad una società pacifica.

Il commissario, inoltre, non ha imposto il bando del simbolo, ma ha invitato alla cautela gli agenti, chiedendo loro di fare attenzione a come gestiscono la propria immagine pubblica.

Le critiche più dure sono arrivate dal mondo dei fumetti, in particolare da Gerry Conway, creatore, insieme a Ross Andru e John Romita Sr., del personaggio di Frank Castle, su Amazing Spider-Man #129 del 1974.

Punisher rappresenta il fallimento del sistema giudiziario. Rappresenta il collasso di un’autorità morale della società. Inizialmente lo abbiamo concepito come un vero e proprio criminale, salvo poi capire che si trattava in realtà di un vero e proprio anti-eroe.

Anche la Rete si è scagliata contro la richiesta di Clark, con diversi utenti che su Twitter hanno risposto citando il recente The Punisher #13, di Matt Rosenberg e Szymon Kudranski, albo nel quale proprio Frank Castle elimina il proprio logo da un’auto della polizia, spiegando al poliziotto perché lui non sia come loro.

Anche lo scrittore Kurt Busiek si è schierato contro l’iniziativa, con un tweet in cui ha spiegato che il Punisher è “un serial killer che lavora al di fuori della legge”, tentando di spiegare perché la polizia non dovrebbe esaltarne i valori, visto che si tratta di un violento vigilante.

Anche Jon Bernthal, interprete del personaggio nella serie TV Netflix, si è dichiarato contrariato da quanto avvenuto, che ha dichiarato:

Se ho creato un tipo che glorifica la violenza, ho fallito. Non voglio che guardandolo si pensi “Questo tizio è chiaramente un eroe”. Frank soffre di un dolore indicibile e c’è un costo incredibile per la violenza che ha sperimentato nella sua vita

Una vicenda decisamente controversa ed ambigua, nella quale forse non è ben chiaro come Frank Castle sia un personaggio di fantasia, con connotazioni decisamente negative, e non un simbolo da mostrare con orgoglio.

Fonte: CBR