"Un rifugio contro la notte", terzo ed ultimo capitolo de Il Cuore della Città

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Sul portale Wilder è stato rilasciato oggi, 28 marzo, “Un rifugio contro la notte“, terzo ed ultimo capitolo de Il Cuore della Città. Siamo giunti a conclusione di questo percorso intrapreso due mesi fa, guidato da Francesco Savino (Vivi & Vegeta) ai testi e Giulio Rincione (Paperi, Paranoiae) ai disegni.

Un rifugio contro la notte
Cover variant di Prenzy
Il momento della verità è arrivato. Finalmente, assistiamo al faccia a faccia tra il nostro protagonista e la Città. Chissà chi ne uscirà vincitore. Guidato dal Sindacato, il nostro, riesce a farsi strada tra un labirinto di scaffali e creature mostruose. Addentrandosi sempre più nel profondo, scopre che tutto quello in cui credeva, in realtà, era menzogna… o perlomeno è quello che volevano fargli credere.
Manipolato fin dall’inizio da quel “simpatico” gruppetto scappato dal centro anziani, capisce che il suo destino non era di pugnalare il cuore della città, ma di accettarlo. Accettare la città per quello che è, con i suoi pericoli, le sue bugie. “Nessuno può vivere senza i propri demoni“, questa è la conclusione. La donna degli insetti è lì, c’è sempre stata, non ci ha mai lasciati. Pronta a raccoglierci fino alla fine, rivelandosi più come madre che come mostro.  Ci accoglie in un legame vitale fondamentale quanto il cordone ombelicale che ci lega al grembo materno. Fare parte del sistema, della macchina, non vuol dire per forza sottomettersi ad esso, ma significa anche costruire qualcosa, essere molto più di un semplice ingranaggio.
Il Cuore della Città è un descrizione dell’epoca in cui viviamo. Masse di uomini alienate che si muovono senza una vera e propria direzione; discoteche pulsanti e stroboscopiche dalla musica assordante; supermercati ingordi e brulicanti di personaggi bizzarri; o ti adegui, o sei finito. Però in parallelo c’è il viaggio all’interno del nostro io. Quello che abbiamo vissuto, i drammi ed i problemi che ci hanno spinto a trasferirsi in una città ce lo portiamo dentro e non possiamo sperare di dimenticarlo. La città ce lo ricorderà sempre. Può ricordarti quanto siamo piccoli ed insignificanti, ma può farti sentire anche parte di qualcosa di più grande ed imponente. Il cuore della città siamo noi e ce lo creiamo da soli.
Più in profondità seguiamo il percorso di un uomo disilluso che piano piano ritrova se stesso. Possiamo essere noi, come può essere chiunque altro. Non deve per forza parlare di noi stessi, ma è impossibile non emozionarsi.
Un’opera completa e piena di spunti concepita da una mente di certo sensibile quale quella di Francesco Savino. Un Autore con la A maiuscola che in tre capitoli è riuscito a confezionare più di un fumetto, ma proprio un analisi della nostra società e su cosa vuol dire accettare se stessi. Credo che ognuno possa percepire qualcosa di diverso dalla lettura de Il Cuore della Città.
Giulio Rincione, magistrale come sempre, ci delizia con tavole intricate e ricche di dettagli. Il blu predomina in quest’ultimo capitolo. “Segui il blu”, inteso come via d’uscita, scappatoia, fino a divenire un caldo giallo, rassicurante. La storia si conclude con un fantastico ritratto del protagonista, per la prima volta visibilmente sereno ed in pace. Niente più mostri… solo omini felici.
Potete leggere “Un rifugio contro la notte” cliccando qui.
Se volete invece saperne di più su Francesco Savino, andate a leggere cosa gli abbiamo chiesto al Cartoomics 2017.
http://redcapes.it/interviste/intervista-francesco-savino/