Un’Avventura – Il Musical Italiano con le canzoni di Battisti e Mogol | Recensione

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Un’avventura

Bisogna ammettere una cosa, in solo un mese e mezzo dall’inizio del 2019, il cinema italiano sta sfornando tanti titoli di genere in una quantità decisamente maggiore rispetto al passato più o meno recente. Tra SuspiriaIl Primo ReCopperman e questo Un’Avventura, il cinema italiano conferma il sempre più spedito risveglio dal torpore, che per quanto sia caratterizzato da risultati altalenanti è comunque da considerarsi positivo.  Questo nuovo esperimento è senza ombra di dubbio da lodare per ciò che tenta di fare, ovvero riportare al cinema dopo anni il musical Made In Italy. Dopo un anno fortunatissimo passato con  Bohemian Raphsody (anche se non è propriamente un musical) che ha trionfato con grandi incassi e tanti premi vinti e da vincere, anche l’Italia sfodera le sue leggende canore proponendo una storia d’amore cantata con le musiche di Lucio Battisti e Mogol.  Il film è stato diretto da Marco Danieli, regista precedentemente del bel film La Ragazza del Mondo, che qui alla sua seconda opera dimostra, dal punto di vista più strettamente tecnico, un’ottima mano, il problema più grande di questo progetto però, come si intuiva già dal trailer in fondo, sono gli attori, l’idea di base e la forma che il progetto alla fine ha assunto.

Partendo dagli attori, il primo nome che salta all’occhio è quello di Laura Chiatti, l’eterna giovane ragazza del cinema italiano (anche se ormai non più così tanto, e qui bisogna dire che lo si nota molto), protagonista di tantissime commedie sentimentali nel corso di questi vent’anni di carriera, qui dimostra come al al solito le sue modeste doti recitative, confermando ancora una volta il sospetto di venir scelta in questo tipo di produzioni più per il suo aspetto esteriore e la sua popolarità. Discorso diverso per il suo partner di scena, Michele Riondino, che già alla sua seconda collaborazione con Danieli, dimostra di essere un bravo attore, pur se alle prese quì con un personaggio ingombrante ed eccessivamente fastidioso in più punti salienti della pellicola.

La nota più dolente di tutto il film è però la sceneggiatura di Isabella Aguilar,che recentemente ha curato anche la serie tv Baby. Vista e rivista già tremila volte e sentita altre ottomila, la sceneggiatura di Un’Avventura crea un polpettone infinito di buoni sentimenti, dialoghi già scontati e reazioni poco realistiche. Più che un film pensato per il cinema sembra  purtroppo di trovarci davanti a una di quelle mediocri fiction Rai a puntate, dal momento che ne condivide esattamente tutte le caratteristiche più evidenti (costumi molto simili, montaggio, scenografie, attori secondari, e a dire la verità anche quelli principali, dato che gli stessi Riondino e Chiatti hanno partecipato a tantissime fiction su Rai 1).

Passando alla parte più interessante del film, ovvero la musica, beh si può dire che se da una parte i brani son stati ben ri-arrangiati, alcuni momenti musicali sono divertenti, mentre altri sembrano dei videoclip completamente scollegati al film, alcuni  addirittura palesemente in playback imbarazzanti. L’apoteosi però la si raggiunge nella scena della discoteca, quella dove impazza Dieci Ragazze per Me, una scena alquanto imbarazzante da commentare.

Concludendo si può dire che questa, per alcuni “Non sarà un’avventura” ma sarà invece una noia totale, a chi piacciono invece le fiction Rai probabilmente ne andrà pazzo, oppure se lo troverà direttamente in Prima Serata tra un annetto. In conferenza stampa è stato detto che se il film avrà successo c’è una forte intenzione di fare un sequel con altre 10 canzoni famosissime della coppia Mogol-Battisti. Noi non possiamo dire però di essere carichi di hype.