Watchmen – Un riferimento al padre di Donald Trump come villain

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Domenica Watchmen ha mandato in onda su HBO quello che sembra uno dei suoi episodi più d’impatto. In “This Extraordinary Being” la serie ha approfondito il passato di Angela Abar (Regina King), facendola entrare nei ricordi di suo nonno Will Reeves e rivelando l’origine di uno dei più significativi eroi del mondo di Watchmen: Giustizia Mascherata.
L’episodio si è servito della sua timeline alternativa rispetto al mondo reale per fornire uno specchio ai problemi sociali del passato; in questo modo potrebbe aver fornito un’allusione al nostro mondo particolarmente intricata, potente e spinosa, con un cenno al padre dell’attuale presidente americano Donald Trump.

In “This Extraordinary Being“, Angela, dopo aver ingerito un intera confezione di pillole Nostalgia del nonno, inizia a vivere i ricordi di Will Reeves come se fossero i suoi. La donna si ritrova nella New York del 1938, nel corpo di Will (qui interpretato da Jovan Adepo), all’epoca un giovane poliziotto di colore nella grande città. Durante una pattuglia, Will si scontra con un uomo che lancia una bomba Molotov in una gastronomia ebraica. Will arresta l’uomo, il cui nome è Fred, ma quando un ufficiale bianco conduce il criminale a essere schedato, i due portano le mani alla fronte facendo un gesto particolare. In seguito viene svelato che il simbolo, che assomiglia al gesto dell’ OK usato come segno di odio dai suprematisti bianchi, è il segno distintivo di un gruppo legato al KKK che si fa chiamare “The Cyclops”.

Fred viene rilasciato senza problemi e mentre Will cerca di scoprire perché, viene rapito e linciato da un gruppo di colleghi bianchi. Lo bloccano ma gli risparmiano la vita come avvertimento, ed è in quel momento che nasce Giustizia Mascherata. In seguito Will scopre ciò che i colleghi stanno facendo, seguendoli fino a una riunione clandestina dei Cyclops in un magazzino di uno dei negozi di Fred. Will scopre che il piano del Klan è di usare l’ipnosi per forzare le persone di colore ad attaccarsi a vicenda e, seguendo la posta dei dispositivi, arriva a un magazzino di proprietà di “F.T. & Sons”. Scopriremo che la “F” nel nome appartiene a Fred.

Watchmen non ha mai rivelato il cognome di Fred, ma sappiamo che comincia con la T. Possiede un negozio di alimentari a New York ed è associato col Klan.
Sono una serie di connessioni che potrebbero implicitamente alludere a una figura reale: Fred Trump, il padre di Donal Trum.
Sappiamo per certo che Fred Trump era in affari con sua madre sotto il nome di “E. Trump & Son” e che tra questi affare c’erano i primi supermercati di New York, conosciuti come The Trump Market. Sappiamo anche che nel Memorial Day del 1927 un uomo di come Fred Trump fu arrestato con altri sei uomini in una rivolta del KKK e che tutti e sette indossavano cappucci e abiti del Klan. Inoltre l’indirizzo fornito da Fred Trump all’epoca dell’arresto è uno di quelli associati al padre di Donald Trump.

Un negozio di proprietà di qualcuno con iniziali F.T. che ha associazioni con Klan.
E’ un parallelismo di un certo spessore, e, mentre Watchmen non ha mai dichiarato apertamente che “Fred” sia davvero Fred Trump, questo potrebbe essere un punto a favore dell’episodio, in linea con la politica della serie di usare il proprio mondo per esplorare e commentare la nostra società, cultura e politica. In fondo è lo stesso show che è iniziato con il massacro di Tulsa del 1921, un orribile capitolo della storia americana della violenza contro i cittadini di colore, che ha avuto attenzione mediatica globale. Questo rende anche interessante la similitudine tra il gesto dei Cyclops e la versione dell’OK come segno di odio. Questi specchi permettono alla storia di tracciare una linea dal passato al presente e far riflettere gli spettatori della serie tv sul futuro della società.

fonte: Comicbook

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