Westworld 3×03 – The Absence of Field | Recensione

Dopo esserci concentrati su Maeve, Westworld torna a raccontare Dolores e il suo nuovo alleato, Caleb.

Dolores (Evan Rachel Wood) dopo lo scontro con i mercenari della Incite è stata pesantemente ferita: in suo aiuto è arrivato Caleb Nichols (Aaron Paul), criminale di bassa lega ed impiegato in una compagnia di costruzione. L’incontro dei due è il primo passo per la donna per combattere l’Intelligenza Artificiale della Incite e per Caleb è la possibilità di vivere finalmente qualcosa di reale ora che le convinzioni sul mondo cadono. Nel frattempo Charlotte Hale(Tessa Thompson) si trova a dover riconciliare i ricordi della sua vita precedente dopo il suo ritorno alla civiltà, non senza difficoltà.

[ATTENZIONE POTREBBERO SEGUIRE LIEVI SPOILER SULLA TERZA PUNTATA DI WESTWORLD DA QUESTO PUNTO IN POI, NON APPROFONDITE SE NON VOLETE SAPERE NULLA]

Questa terza puntata ci permette dunque di capire davvero quale sia il piano di Dolores, non una vera e propria rivoluzione robotica, come invece sembrava dalla prima puntata. La donna in questa puntata, grazie all’aiuto di Caleb e dopo essere scappata ai mercenari della Incite, spiega all’uomo e così anche a noi spettatori il suo obbiettivo, non iniziare una guerra con l’umanità, come poteva sembrare, ma molto di più. Veniamo così a scoprire come l’intera struttura sociale di questo mondo futuristico sia basato sulle possibilità descritte da un’entità tecnologica, che decide il destino di ognuno senza che si possa cambiarlo, proprio perché, data l’infallibilità del sistema, non vengono date possibilità ai soggetti a rischio di migliorare la propria situazione, anzi ne viene accelerato il disfacimento in alcuni casi. “Vi hanno messo in delle gabbie, so cosa si prova”, così Dolores fa cadere le convinzioni di Caleb, il quale sapendo ora cosa lo aspetta è pronto a combattere con lei per liberare non solo gli esseri sintetici ma anche l’umanità dal giogo del vero nemico: l’IA. Diviene dunque evidente il ruolo di Bernard come alleato di Dolores in questa lotta e anche misura di sicurezza nel caso lei vada troppo oltre anche stavolta a causa di Ford.

Vi è posto anche per approfondire la storia di Charlotte, che continua a presentare dei malfunzionamenti dati dall’emergere di ricordi della sua precedente vita e il contrasto con la programmazione. Possiamo dunque dire che ora in Charlotte ci siano due anime contrastanti? Quella della ambiziosa donna d’affari e quella dell’agente di Dolores, che si stanno fondendo creando forse un’arma molto potente per la battaglia che seguirà oppure un nemico importante. Sarà da vedere nelle prossime puntate in che direzione si andrà con la storia della donna e che ruolo giocherà nella guerra a venire.

Da questa puntata iniziamo davvero a vedere i primi spunti interessanti che erano stati promessi con la premiere della serie: il piano di Dolores diventa sempre più chiaro e la sua rivoluzione prende una forma molto più interessante e non il solito classico sci-fi visto e rivisto. Sarà da vedere se, con il procedere delle puntate, questa stagione di Westworld riuscirà a conciliare tutta la sua narrativa e la costruzione dei personaggi delle ultime stagioni in una storia che è diventata molto più grande dei singoli personaggi.