Il 14 dicembre, prodotto e distribuito da Warner Bros. arriva al cinema Wonka, nuova pellicola di Paul King (Paddington 1 e 2) con protagonista l’eclettico Timothée Chalamet nei panni di Willy Wonka, insieme ad un parterre di stelle tra cui Olivia Colman, Hugh Grant, Rowan Atkinson, Sally Hawkins e con Keegan-Michael Key e la giovanissima Calah Lane. Il film, un musical in piena regola, non è un’origin story del cioccolataio più famoso del mondo nato dalla penna di Roald Dahl, protagonista di La Fabbrica di Cioccolato e Il Grande Ascensore di Cristallo, ma più uno sguardo preciso e originale ad un momento della sua gioventù, in pieno stile Paul King.

Basato sullo straordinario protagonista de La Fabbrica di Cioccolato, il romanzo per bambini più iconico dell’autore Roald Dahl nonché uno dei libri per bambini più venduti di tutti i tempi, Wonka racconta la meravigliosa storia di come il più grande inventore, mago e cioccolataio del mondo sia diventato l’amato Willy Wonka (Timothée Chalamet) che conosciamo oggi.

Quando incontriamo il giovane Willy Wonka, il ragazzo è già l’abile inventore e cioccolataio solo che il mondo ancora non lo sa. Appena arrivato in una città senza nome in cui spera di trovare la fortuna, si ritroverà all’interno di una lotta con il cartello dei cioccolatai, pronti a mettere fine a quello che sembra essere l’inizio di una nuova era per il cioccolato e per l’industria dolciaria in generale. Da queste premesse è semplice capire che la pellicola di King non è una vera e proprio origin story di un personaggio bensì un momento circoscritto all’interno della sua vita. Quello che Paul King presenta è sicuramente il Willi Wonka più diverso da quelli raccontati fino ad oggi. C’è stato l’inquietante ma sognante Willy di Gene Wilder nel primo adattamento del romanzo di Dahl di Mel Stuart del 1971, poi l’eccentrico e misterioso Willy di Johnny Depp nel film del 2005 di Tim Burton, e ora c’è Timothée Chalamet con il Wonka più disilluso, sognante e meno emblematico. Il giovane cioccolataio racchiude in sé tutto lo spirito innovativo e avvincente di un giovane alla ricerca di un suo posto nel mondo, raccontando una storia completamente inedita che attinge fortemente dal mondo di Dahl, non solo de La Fabbrica di Cioccolato ma della sua intera produzione letteraria.

Wonka è un film estremamente citazionista, che si rifà ad un immaginario letterario ben consolidato, specialmente nella produzione letteraria del 1800 e inizi del ‘900. All’interno di Wonka quindi non è strano trovare affinità con produzioni come I Miserabili di Victor Hugo, Oliver Twist e più in generale con le opere di Charles Dickens che hanno da sempre raccontato storie di giovani ai margini che tentano la scalata sociale con la sola forza della volontà, ed è così che Willy Wonka, tra un trucchetto, un dolcetto e un cioccolatino si fa strada in un luogo non tanto confortevole come sperava. A partire dall’infausto incontro con Mrs. Scrubbit (Olivia Colman) e Bleacher (Tom Davis), due arrivisti che non possono non ricordare per aspetto e modo di comportarsi i famosissimi locandieri Thénardier di Les Mis, Willy entrerà in contatto con personaggi pittoreschi, strambi, perfettamente inseriti nel contesto narrativo creato da Paul King.

Musical nel vero senso del genere, con all’interno circa 9 canzoni originali, Wonka è una pellicola che fa dei momenti di ballo e canto il suo punto centrale e nonostante le canzoni non aggiungano molto allo svolgimento della trama, sono perfetti numeri musicali che colorano e caratterizzano l’universo narrativo di questa città senza nome. Città che ricorda tanti altri luoghi, dall’eleganza di Londra e Parigi, ai negozi delle gallerie italiane, fino ai lussureggianti palazzi russi in un variopinto pot-pourri riconoscibile e inedito. Primo approccio per Chalamet ad un ruolo del genere, che lo vede protagonista della pellicola a tutto tondo. L’attore qui in veste di cantante e ballerino, pur non dimenticando chi lo ha preceduto nell’interpretazione dell’iconico ruolo, regala una performance personale e diversa da tutte le altre. A suo agio nelle parti danzate e cantante Timothée Chalamet dimostra ancora una volta la sua eclettica capacità di vestire i panni di personaggi più disparati. L’ottima caratterizzazione dei ruoli non si esaurisce al solo protagonista. Ogni attore e attrice ha un ruolo ben definito, e anche laddove la caratterizzazione viene meno – vedi il personaggio di Hugh Grant nei panni dell’arancione Oompa-Loompa, forse l’unico a risultare eccessivamente caricaturale – il tutto è ben contestualizzato nell’immaginario visivo e narrativo creato da King.

Dopo due film come Paddington, pellicole che hanno riscosso il consenso positivo di pubblico e critica, Paul King abbandona le medie produzioni per collaborare con Warner Bros. avendo a disposizione un budget decisamente più grande. Il rischio del passaggio da media a grande produzione è che lo spirito creativo del regista possa venir meno di fronte a esigenze di mercato imposte, per fortuna questo non avviene con Wonka. Con Paddington King aveva dimostrato la sua capacità nel raccontare storie avvolgenti, calde, dallo spirito natalizio e con Wonka conferma questa sua attitudine. Nonostante Wonka non sia un film natalizio e non abbia nulla a che fare con il Natale, risulta la pellicola perfetta per le festività, famigliare, coccola, adatta ad un pubblico di giovanissimi e alle famiglie di tutte le età.

Wonka

Wonka è il perfetto film di Natale pur non raccontando il Natale. Paul King si conferma uno dei registi più interessanti nel panorama famigliare contemporaneo, perfetto erede di Robert Zemeckis e Chris Columbus. Timothée Chalamet nei panni di Willy Wonka, il cioccolataio più famoso del cinema e della letteratura, è quanto di più diverso dalle iterazioni passate del personaggio e va bene così. La sua è una storia nuova, inedita, in cui l’intento non è quello di approfondire un personaggio ben consolidato nella mente del pubblico, piuttosto quello di raccontarne una nuova versione con l’aggiunta di nuovi personaggi facilmente riconoscibili e già iconici. Che sia questo l’inizio di un nuovo franchise?


Wonka diretto da Paul King sarà disponibile solo al cinema a partire dal 14 dicembre distribuito da Warner Bros. Ecco il trailer ufficiale del film:

RASSEGNA PANORAMICA
Wonka
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Classe 1995, laureato in critica cinematografica, trascorro il tempo tra un film, una episodio di una serie tv e le pagine di un romanzo. Datemi un playlist anni '80, una storia di Stephen King e un film di Wes Anderson e sarò felice.
wonka-timothee-chalamet-e-il-cioccolataio-piu-famoso-del-mondo-nel-film-di-paul-king-recensioneWonka è il perfetto film di Natale pur non raccontando il Natale. Paul King si conferma uno dei registi più interessanti nel panorama famigliare contemporaneo, perfetto erede di Robert Zemeckis e Chris Columbus. Timothée Chalamet nei panni di Willy Wonka, il cioccolataio più famoso del cinema e della letteratura, è quanto di più diverso dalle iterazioni passate del personaggio e va bene così. La sua è una storia nuova, inedita, in cui l’intento non è quello di approfondire un personaggio ben consolidato nella mente del pubblico, piuttosto quello di raccontarne una nuova versione con l’aggiunta di nuovi personaggi facilmente riconoscibili e già iconici. Che sia questo l’inizio di un nuovo franchise?

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