Incredibile ma vero anche Zac Efron sarebbe stato colpito dalla odiosa pratica del body-shaming. Tutto quanto è scaturito da un tweet del New York Post, ma andiamo con ordine.
L’odiosa polemica sull’attuale forma fisica di Efron arriva in contemporanea con il debutto su Netflix della serie documentaristica Zac Efron: con i piedi per terra, disponibile sulla piattaforma streaming dal 10 luglio 2020. In questa nuova docu-serie che affronta il tema della sostenibilità ambientale, l’attore gira il mondo alla ricerca di uno stile di vita sano e in connessione con la natura, produzione che lo porta inevitabilmente a mostrarsi al naturale in costume e senza l’ausilio di trucco e post-produzione. L’attore infatti appare con un aspetto più trasandato del solito, qualche chilo in più e la barba lunga, caratteristiche che gli donano inevitabilmente un aspetto più maturo. Potete vedere il trailer di Zac Efron: con i piedi per terra qui sotto:
Ora, secondo quanto riportato nel suddetto tweet del New York Post, l’attore, a detta di diversi utenti, si sarebbe meritato l’appellativo di “dad bod”, termine anglosassone che starebbe ad indicare un fisico leggermente fuori forma e panciuto generalmente associato ai papà. Zac Efron ora 32enne avrebbe quindi secondo il tabloid newyorchese il fisico di uno che non si allena più e sarebbe, dunque, più vicino ad un uomo “panciuto di mezza età”, un dad bod appunto, che alla figura di sex symbol a cui siamo abituati ad associarlo. Tuttavia secondo il New York Post, a definirlo così sarebbero stati proprio i fan e gli utenti in rete. È questo, almeno, quello che pensa il tribunale di Twitter, insorto in seguito al tweet del tabloid suscitando molteplici reazioni a difesa di Zac Efron.
Charli Howard top model e body activist ha preso le difese di Efron con un post su Instagram:“Benvenuti nel mondo dei titoli orrendi da click facile in stile body shaming che le donne devono sorbirsi ogni giorno. Il bodyshaming è incredibilmente dannoso e ha un potere incredibile sulle giovani menti. Ho già visto commenti di ragazzi che dicevano che se Zac ha un ‘dad bod’ allora questo rende loro obesi o grassi”.
Secondo molti altri utenti il corpo dell’attore è naturalmente maturato col decorrere degli anni, ma nonostante la forma più che invidiabile sfoggiata nella nuova docu-serie, l’attore si vede così etichettare a soli 32 anni nella categoria degli uomini di mezza età il cui obiettivo potrebbe benissimo non spendere troppo tempo nel workout giornaliero o evitare a tutti i costi i carboidrati. Al netto di una forma fisica comunque ottima, anche un giovane uomo come Zac Efron ha tutto il diritto di essere se stesso fuori dal set senza doversi necessariamente adattare agli altissimi standard a cui siamo abituati vederlo sul grande schermo.
Gli attori che hanno a che fare con l’industria di Hollywood spesso dopo essere stati scritturati per un ruolo devono per ovvi motivi seguire una dieta ed un allenamento intenso, specie quando si tratta di interpretare personaggi appartenenti al mondo supereroistico. Famosi sono infatti gli shockanti cambi di forma di Christian Bale o gli estenuanti regimi alimentari di Hugh Jackman quando ha dovuto interpretare Wolverine. Lo stesso Chris Hemsworth ha dovuto sopportare un lavoro simile onde avere il phisique du role per interpretare Thor, al netto di una fisico naturale molto più snello di quello previsto per l’iconico eroe Marvel. Questo tipo di polemiche avevano già colpito l’anno scorso Jason Momoa. L’attore già interprete di Khal Drogo e precedentemente di Conan il Barbaro, infatti era stato vittima di accuse ridicole che gli contestavano un fisico più rilassato del solito durante le vacanze seguenti al press tour per la promozione di Aquaman, come se non si potesse permettere di mollare la presa dallo stile di vita necessario per raggiungere la definizione muscolare presentata nel film. Queste vicende ci ricordano ancora una volta come spesso l’immagine che abbiamo degli attori coincida senza nemmeno rendercene conto con i personaggi che interpretano, pretendendo standard fisici sempre più alti. Standard che se alimentati senza sosta portano inevitabilmente alla nascita di episodi di body-shaming e polemiche annesse, delle quali sinceramente non sentiamo il bisogno.
Fonte: metro.co.uk