La scorsa settimana ha debuttato su SyFy, Happy!, nuova serie TV tratta dall’omonimo fumetto di Grant Morrison e Darick Robertson, prodotta e scritta da Bryan Taylor(Crank) e David Petrarca ed è una vera e propria esplosione di pazzia.
La serie segue le vicende di Nick Sax(Christopher Meloni), un ex poliziotto alcolista e cinico che ora per pagarsi le bollette fa l’assassino a pagamento. Durante un incarico ha un incidente proprio mentre una ragazzina è tenuta prigioniera da un maniaco, Hailey, Sax verrà quindi raggiunto da Happy, amico immaginario della bambina che somiglia ad un unicorno blu, che ha la voce di Patton Oswalt. I due formeranno una strana copia con l’obbiettivo di liberare la bambina mentre l’uomo dovrà anche vedersela con la mafia di New York che lo vuole morto perché a conoscenza di una password segreta.
Come potete immaginare leggendo la sinossi, Happy, non è una serie tipica che ci si aspetta uscire dalla mente di Grant Morrison, non ci sono trip mentali inutili in essa, è solo quello che si vede all’esterno, un fumettone televisivo che visivamente consegna una NY sporca, riempita in ogni buco dalla neve e dalla sporcizia, al punto che non si capisce dove inizi uno e termini l’altro.
La regia è adrenalinica e le scene d’azione sono probabilmente la cosa più fuori di testa che questa serie a basso budget ha da offrire insieme ad una spiccata voglia di non prendersi sul serio ovviamente.
Alcune scene che possiamo anche vedere nel trailer come la scazzottata in Ospedale e la sparatoria nell’appartamento sono alcune delle scene più groovy di questo pilot, che con un ritmo impeccabile decisamente rispecchia in piena regola il fumetto, nonostante riesca anche a dilatarne gli eventi, questa serie è grafica nel vero senso della parola e fin ora quello che promette mantiene.
Christopher Meloni torna quindi nel ruolo di un poliziotto, dopo Law & Order SVU, ma non come chiunque potrebbe pensare, non un integerrimo membro del corpo, ma un disgraziato alcolista che improvvisamente ritrova la sua importanza nel mondo e che quindi non sa manco cosa fare.
Quando vi approcciate ad Happy!, ricordate di non star guardando un’opera televisiva di genere, ricordatevi di star guardando un fumetto che prende vita, con i suoi pregi e i suoi difetti, un’impostazione completamente fumettosa per una serie che sembrava non potesse funzionare invece convince.
Sono anche convinto che questa serie potrà essere apprezzata molto da chi adora film come Crank e chi non ha letto il fumetto e magari nemmeno conosce di striscio Grant Morrison, perché effettivamente chi è abituato allo scrittore Scozzese non riuscirebbe ad ascrivere questa serie come a qualcosa uscito dalla sua testa ma bensì a qualcosa che ha molto in comune con le opere di un certo Garth Ennis e come dargli torto.
Intanto aspettiamo fiduciosi la seconda puntata, perché potremmo avere una delle sorprese televisive del 2018 tra le mani.