Black Mirror 2×03 – Vota Waldo!

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Dopo la malinconia di “Be Right Back” ed il suono aggressivo di “White Bear, ci chiedevamo dove il terzo e ultimo episodio della seconda stagione di Black Mirror (prima di White Christmas, speciale di Natale, arrivato circa un anno dopo) potrebbe portarci.
Ebbene, Vota Waldo! (Waldo Moment) ci porta nel vivo di una campagna elettorale, per cui torna il tema politico nello show, dopo “The National Anthem“, in quella che è forse la puntata che ha diviso di più il pubblico. L’episodio, diretto da Bryn Higgins e scritto dal creatore della serie Charlie Brooker, è una satira alla politica distopica, raccontata con il tipico Black Humor Britannico, al cui centro ruota il dilagare del Populismo e dellanti-politica.

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Vota Waldo!” inizialmente è costituita da due filoni narrativi che tendono ad incontrarsi. Nel primo incontriamo Gwendolyn Harris (Chloe Pirrie), una giovane donna alle prese con la sua nuova carriera in politica. Gwendolyn, candidata dei laburisti, vede le prossime elezioni come poco più di un primo gradino per una lunga carriera, e sembra rassegnata alla probabilità che il suo avversario conservatore, Liam Monroe (Tobias Menzies), la batterà alle elezioni.
Nel secondo filone troviamo il nostro protagonista, Jamie Salter (Daniel Rigby), un comico fallito di 30 anni che si cela dietro al popolare personaggio televisivo conosciuto come Waldo. Waldo è un orso blu animato al computer che diverte il pubblico in un programma televisivo di attualità dove, per una notte a settimana, il simpatico orsetto insulta e deride politici e altri personaggi pubblici con le sue irriverenti battute sboccate.

vlcsnap-2013-02-27-01h30m46s5Anche se Jamie non ha alcun interesse per la politica, un colloquio tra il volgare Waldo e Monroe impressiona talmente tanto gli spettatori e i produttori dello show, a tal punto che il produttore del programma, Jack Napier (Jason Flemyng), decide di proporre Waldo come candidato alle prossime elezioni, così da sfruttare la grande popolarità ottenuta dall’orso blu. Jamie, contro la sua volontà, è costretto a manovrare Waldo per iniziare la sua campagna elettorale, basata sul diffamare gli altri candidati, soprattutto il conservatore Monroe, annegando i suoi messaggi politici con battute puerili. Inoltre in un dibattito Jamie usa le sue conoscenze sull’apatia di Gwendolyn per distruggere la sua carriera in diretta televisiva, questa è una delle ulteriori dimostrazione di come Waldo sia un icona della privazione dei diritti civili.
Ormai il danno è fatto, Jamie ha creato un mostro, un simbolo del populismo più sfrenato che ha soggiogato il popolo grazie al suo pensiero decostruzionalista basato sul “Fuck Them All!“. Waldo è diventato un’ icona, arrivando ad attirare, tramite la popolarità di un video su YouTube, l’interesse di un azienda Statunitense alla ricerca di un simbolo da sostenere per un possibile progetto futuro basato sul controllo delle masse mediante l’utilizzo dei Mass Media. Waldo è infallibile, è intoccabile e tutti sono pronti a dare la vita per esaudire ogni suo ordine, Waldo ha ingannato tutti dicendo quello che la gente voleva sentirsi dire, Waldo ci controlla tutti.

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Come già detto, questa puntata ha diviso profondamente il pubblico, il che è comprensibile visto che va ad attaccare l’orientamento politico dello spettatore, basandosi su precedenti storici ben precisi (e con un retrogusto Orwelliano) e possibili conseguenze dalla massificazione del pensiero popolare. Molti, dopo aver visto questo episodio, hanno descritto Brooker come un complottista che vede del marcio in tutto, ma in realtà è solo un possibilista che con Black Mirror ha voluto dare una propria visione di come un errato utilizzo delle nuove tecnologie possa portare il genere umano a severe conseguenze, non poi così assurde.

Vota Waldo!” non è un episodio che ci presenta tematiche di estraniazione futura o malinconiche, ma è una puntata scomoda. Le tematiche sono molto, anzi troppo, vicine alla realtà, e faranno riflettere molti spettatori sulla strumentalizzazione da parte dei Mass Media e sul concetto dell’idolo delle masse.

Black Mirror – La tecnologia secondo Charlie Brooker