[der Zweifel] Johnny English colpisce ancora – Una nuova avventura per la spia più pasticciona di sempre

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Johnny English

Johnny English colpisce ancora, terzo film della seria incentrata sulle avventure, o meglio, sulle catastrofi della spia inglese più inaffidabile di sempre sta per arrivare nelle sale. Un vero e proprio combina guai che è ormai il prototipo dei personaggi di Rowan Atkinson, sin dai suoi inizi come attore e cabarettista. English non è altro che un prolungamento discorsivo del più noto Bean; il personaggio televisivo e cinematografico che ha accompagnato la nostra infanzia e continua ancora a farci compagnia.
Diretto da David Kerr, l’agente English è stavolta impegnato a sgominare una terribile minaccia che proviene da un misterioso hacker che mette in pericolo e in agitazione Londra e l’Inghilterra tutta. Richiamato dal suo insegnamento spionistico a giovani reclute (dei bambini), l’agente segreto è pronto per risolvere il caso a fianco dell’immancabile Bough.
Se Bean non parla o bofonchia solo qualcosa, English sa parlare ma dice sempre qualche cosa pericolosa e alquanto inadatta. Ma è questo il bello della comicità di Atkinson (sempre sul pezzo e mai invecchiato); permettere anche a un individuo socialmente e mentalmente problematico di salvare il mondo intero. E quale mezzo più sofisticato per far ridere se non tornare alla vecchia e cara Slapstick Comedy; alla comicità fisica più che discorsiva. E anche in questo film, non mancano di certo momenti in cui è impossibile trattenere una bella risata. Cambia film e cambiano i personaggi, i cattivi, ma il succo è sempre quello. Atkinson non si smentisce è continua con la sua verve, con la sua mimica facciale e fisica regalandoci un’ora e mezza senza intralci e senza intoppi. Sebbene la vicenda non cambi, le gag sono solo da contorno ad una quasi velata critica al nostro comune e quotidiano modo di vivere; crisi che può essere riassunta, nel caso di English, nel suo non voler usare uno smartphone di ultima generazione, o nel voler guidare una vecchia Aston Martin, piuttosto che una meno inquinante ibrida. È la dura realtà che si accanisce sui vecchi film di spie, dove lo stile dell’agente era una sigaretta, un Martini e una bella macchina. English è invece costretto a stare alle nuove regole; drink annacquati, macchine ibride e non più i gadget che poteva utilizzare Bond. Oggi basta un semplice cellulare per gestire la tua vita, e quella degli altri.

Così com’è stato per i due film precedenti, “Johnny English” e “Johnny English – la rinascita”, si è travolti da una comicità vecchia ma mai stantia; forse la storia, che continua a scimmiottare i grandi classici dello spionaggio e del thriller (anche questi diventati ormai banali e scadenti). Un ricco cast di attori inglesi e non, che affiancano il protagonista principale; da Emma Thompson a Michael Gambon, da Charles Dance a Olga Kurylenko. Senza dimenticarci di Ben Miller, Bough; il buffo ma senza ombra di dubbio più razionale collega di English.
Il film è diretto da David Kerr ed uscirà nelle sale Italiane l’11 Ottobre.