Dragon Quest Saga – Il Ritorno Dell’Emblema Di Roto | Recensione

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Dragon Quest Saga - Il Ritorno Dell'Emblema Di Roto

Dopo circa 3 anni dalla fine della riproposta dell’Emblema di Roto in Perfect Edition da parte di Edizioni Star Comics, sempre quest’ultima ci porta il volume unico “Il Ritorno Dell’Emblema di Roto“, che ci permette di immergersi nelle storie di Aster, Jagan e Kadal che fino ad ora non erano state narrate.

Ispirato alla celebre saga video ludica del maestro Horii, L’Emblema di Roto narra le avventure di Arus Roto, discendente diretto di Arel, il prode guerriero protagonista di Dragon Quest III; che accettando il suo destino e della sua stirpe, dovrà combattere contro il potente Imagine.
Questo volume, suddiviso in tre racconti, è prettamente consigliato a chi ha già letto l’opera principale, dato che espande la storia di alcuni protagonisti del racconto, pertanto, chi non conosce già la loro storia e la storia del loro mondo, si troverà abbastanza spiazzato e non potrà cogliere al massimo tutti i particolari ed i riferimenti presenti in questi tre spin-off; ma se non si volesse recuperare l’intera opera (che noi vi consigliamo comunque di recuperare dato che si tratta di uno dei manga non solo che hanno fatto la storia, ma che tengono incollato il lettore pagina dopo pagina) il volume, a fine di ogni capitolo, ci presenta una sorta di riassunto in più pagine, delle vicende che riguarderanno il protagonista del racconto che abbiamo appena letto, così non solo si ha una versione più completa della storia del personaggio, ma invoglia anche il lettore a recuperare o a rileggere l’opera originale.

Dalla prima pagina veniamo catturati nuovamente dall’atmosfera magica dell’opera, riportando subito alla mente le vicende dell’opera originale, e ci si sente “a casa” anche solo riguardando le illustrazioni che fanno da apertura ad ogni singolo racconto. Nonostante i tre capitoli siano alquanto diversi tra loro, una cosa li accomuna, la sofferenza; vedremo infatti i tre personaggi in parti della loro vita dove per ottenere qualcosa hanno dovuto perderne un’altra, e questo ci porta anche a capire al meglio la caratterizzazione di ogni singolo personaggio.

I disegni sono molto buoni, come in ogni capitolo di Dragon Quest si nota molto l’influenza del maestro Toriyama, ma in questo caso, sia che riguardi l’opera originale sia questo spin-off, il tratto ricorda anche Seven Deadly Sins, (edito da Star Comics anche quest’ultimo) portando ad uno stile azzeccatissimo con il mondo di uno dei JRPG più famosi. Il volume, oltre ad essere uno spin-0ff è anche una sorta di prequel all’Emblema di Roto 2, di cui potrete già trovare in fumetteria il primo e secondo volume, sempre editi da Edizioni Star Comics e di cui vi consigliamo caldamente la lettura.

“Una storia finisce, una storia inizia. Da Leggenda a Leggenda.

In conclusione, siamo di fronte a tre nuovi capitoli della maxi storia dell’Emblema di Roto, che ripercorrono il passato di Aster, ovvero il terzo discendente, Jagan, il secondo discendente e “rivale” del protagonista e Kadal, il grande saggio; adatti principalmente a chi a già letto l’opera principale, ma anche a chi vuole avvicinarvisi e magari scoprire il mondo magico che dimora all’interno di questa serie, che, come già detto, ancora non ci vuole abbandonare.

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