Il 22 dicembre arriva su Netflix la seconda stagione di Emily in Paris ancora una volta creata e sceneggiata da Darren Star, papà di Sex & The City, con protagonista la sempre frizzante Lily Collins. Emily si è ormai stabilizzata a Parigi ma i problemi della vita lontana da Chicago non sembrano volerla abbandonare. Grazie a Netflix abbiamo potuto vedere la serie in anteprima e di seguito vi raccontiamo questa nuova stagione.
Dopo esser rimata coinvolta in un triangolo amoroso con Gabriel (Lucas Bravo) e Camille (Camille Razat), Emily (Lily Collins) è determinata più che mai a concentrarsi sul lavoro lasciando la sua vita provata fuori. Ma i suoi piani non vanno esattamente come aveva immaginato. La vita a Parigi che tanto aveva sognato si sta rivelando sempre più complessa e non solo a causa della città. Nel frattempo la sua migliore amica e coinquilina Mindy (Ashley Park) si ritroverà in una situazione davvero particolare.
La seconda stagione di Emily In Paris riparte esattamente da dove la prima si era conclusa. Emily è sempre più sopraffatta dalla vita parigina, non solo a causa del suo lavoro, che ogni giorno si fa più complicato, ma anche della sua vita sentimentale che sembra non volerle dare tregua. I colleghi a lavoro sono particolarmente difficili e la sua “relazione” con Gabriel non si può di certo chiamare relazione dal momento che il giovane chef è sentimentalmente impegnato con Camille, una delle prime persone che Emily ha conosciuto appena arrivata a Parigi. Come si può capire da queste prime battute, la seconda stagione di uno degli show di punta di Netflix, almeno nel 2020, continua sulla sua linea narrativa. La freschezza e la spensieratezza con cui lo show si contraddistingueva resta in parte intatto in questo nuovo capitolo.
Abbiamo detto in parte perché, se da un lato la prima stagione a tratti caricaturale, a tratti pregna di inutili e roboanti stereotipi sulla vita francese era una ventata di aria fresca, un po’ di meno lo si può dire per questa. Ricorrendo a degli stratagemmi narrativi molto simili, questa nuova stagione, pur correggendo il tiro su diversi aspetti della prima davvero poco riusciti, risulta nelle intenzioni e nella messa in scena davvero troppo similare. Se nella prima parte dello show era presente una buona calibratura tra vita lavorativa e sentimentale della protagonista, in questo nuovo capitolo il focus è quasi interamente sugli effetti del “menage à trois” concentrandosi poco su altri momenti della vita di Emily che sarebbero potuti risultare più interessanti e accattivanti. Si avverte notevolmente la mancanza di tutta quella parte “social” del lavoro di Emily che molto bene era riuscita nella prima parte e che qui sembra quasi completamente persa.
Nonostante alcune ripetizioni e momenti “già visti”, la seconda stagione di Emily in Paris mantiene costante quel ritmo incalzante che la contraddistingue, complice anche la durata degli episodi e un montaggio serrato che lascia poco spazio a momenti morti o più lenti. Le vivacissime ambientazioni, i costumi colorati e le situazioni decisamente sopra le righe contribuiscono a rendere fluida la fruizione di ogni episodio.
Finalmente anche i personaggi secondari acquisiscono qui una maggiore importanza. La migliore amica di Emily, nonché coinquilina Mindy ha una storyline completamente sua che poco ha a che fare con le vicende della vita di Emily. Anche i colleghi di lavoro Sylvie (Philippine Leroy-Baulieu) e Julian (Samuel Arnold) riescono ad affermarsi come personaggi secondari che hanno effettivamente qualcosa in più da raccontare. Tra i vari errori e le varie mancanze che la seconda stagione corregge rispetto alla prima c’è un’importante aspetto linguistico. Se nella prima parte la lingua francese veniva utilizzata davvero poco anche da quei personaggi francesi a tutti gli effetti, qui si è optato per renderla più presente non solo con l’inserimento di intere linee di copione completamente in lingua ma anche con la stessa protagonista che finalmente decide di iscriversi ad un corso di francese in cui.. chi sa.. qualcosa potrebbe anche succedere.
La seconda stagione di Emily in Paris è ancora una volta fresca, frizzante e coloratissima. Corretti in parte tutti quei difetti del primo capitolo, pecca in alcuni punti di ripetitività. Ottima la scelta di dare la giusta importanza alla lingua francese e ad alcuni personaggi secondari che poco erano stati approfonditi nella prima stagione. La serie di Darren Star si conferma un buon prodotto da “maratonare” durante momenti di relax e di svago che durante le feste natalizie non mancheranno!
La seconda stagione di Emily in Paris è disponibile dal 22 dicembre solo su Netflix. Ecco il trailer della serie: