Al suo esordio come fumettista, il giovanissimo Julien Cittadino, in arte Capitan Artiglio, presenta il suo primo fumetto: Kids with Guns, pubblicato da Bao Publishing lo scorso 15 Marzo. Durante la scorsa edizione di Cartoomics, siamo stati ospitati presso lo stand dell’editore milanese per incontrare il Capitano, entusiasta del successo che il suo fumetto sta riscuotendo e intento a regalare sketch di dinosauri ai suoi fan.
RedCapes: Ciao Julien e ben trovato su RedCapes! Innanzitutto, toglimi una curiosità personale: perché Capitan Artiglio?
Capitan Artiglio: “Grazie! Ho scelto questo nickname perché arriva da un gioco a cui giocavo quando ero molto piccolo. Era un platform per pc del ’97 della Monolith in stile Super Mario, dove c’era questo gatto pirata che combatteva contro i cani della Marina inglese. Per ora non ho avuto alcun problema di copyright, quindi spero che il gioco sia morto (ride, ndr)”.
RC: Prima di arrivare ai fumetti, so che hai lavorato anche come illustratore, realizzando locandine per concerti e anche copertine per alcuni cd, come quella di L’Uomo che viaggiava sul vento di Murubutu e le collaborazioni con Rancore e Dj Myke. Ma è stato l’incontro con Pierpaolo Rovero che ti ha fatto capire quello che volevi fare davvero. Cosa ti ha fatto prendere questa decisione?
Capitan Artiglio: “Esatto, Pierpaolo è stato il mio maestro di fumetto, mi ha insegnato tutto quello che so. La volontà di fare fumetti ce l’ho da sempre, sin da quando ero un bambino, la vedevo come una necessità, ma pensare di volerlo fare professione è difficile. Rovero mi ha aiutato molto sia dal punto di vista tecnico che a credere nelle mie capacità”. Mentre collaborare con Rancore & Dj Myke e Murubutu mi ha motivato molto a crescere come illustratore”.
RC: So che è una domanda molto classica, ma visto il tuo stile molto particolare mi piacerebbe sapere quali sono gli autori che ti hanno formato e influenzato di più in tutto questo tempo.
Capitan Artiglio: “Akira Toriyama su tutti, me lo porto nel cuore sin dall’infanzia, sono letteralmente in fissa con qualsiasi cosa abbia fatto. Direi poi anche Taiyo Matsumoto, ma anche Brandon Graham e Moebius. Tornando sul manga, ho studiato molto anche la regia delle tavole di Inio Asano e mi piace molto Kenji Tsuruta. In generale, ho preso quello che mi piaceva dai diversi stili, orientale, americano o europeo che fossero, e ho provato a farli miei”.
RC: Manca molto poco all’uscita del tuo primo fumetto, Kids with Guns, sei emozionato?
Capitan Artiglio: “Altro che, sono emozionatissimo, ormai manca poco meno di una settimana”. (Kids with Guns è in uscita il 15 marzo in tutte le fumetterie e librerie, trovate qui la nostra recensione).
RC: Leggendolo, mi è sembrato quasi di vedere un piccolo Tarantino che gioca con i dinosauri di plastica davanti ad un film di Sergio Leone. Come sei riuscito a mescolare insieme tutte questi elementi?
Capitan Artiglio: “Mi sono ritrovato molto in una recensione dove sono stato descritto come un dj che campiona diverse tracce e le rielabora tutte insieme, ed effettivamente mi ritrovo in questo metodo di lavoro. Quando trovo qualcosa che mi piace e mi ispira, cerco di rielaborarla in una chiave più personale, che sia questo un fumetto o un film di Tarantino o Leone. Mi piace molto giocare con i rimandi e le citazioni per creare qualcosa di omogeneo”.
RC: Sappiamo anche che sei già al lavoro sul secondo capitolo di questa storia. Cosa ci puoi anticipare?
Capitan Artiglio: “Per ora so per certo che la storia proseguirà per almeno altri due volumi. Spero proprio che piacerà!”.
RC: E hai in mente anche altre storie al di fuori di Kids with Guns?
Capitan Artiglio: ”In questo momento sono al lavoro su Sappy insieme a Oscar e Albhey Longo per Wilder Comics, mentre per quanto riguarda il mio lavoro da “solista” ho già in mente un’idea per un’altra storia, ma è solo un abbozzo, ora sono troppo concentrato su Kids With Guns”.
RC: In molti come te hanno trovato in internet e nei social una possibilità per farsi notare, arrivando come te a collaborare con editori di primo piano. Come è stato il passaggio da un lavoro fatto in totale libertà ad avere al proprio fianco un editor che ti indirizzi e ti consigli?
Capitan Artiglio: “Bao non mi ha pescato perché avevo successo sul web sono stato io a propormi con un proposal cartaceo che avevo consegnato a mano. Il web mi è servito come una sorta di palestra dove mettermi alla prova, come lo sono per me le commission e le illustrazioni che pubblico, mi permettono di mettere in pratica diverse tecniche. Lavorando con BAO, vengo accompagnato in questo mio percorso, non vengo deviato dalla mia rotta, sono molto disponibili e aperti”.
RC: Tornando nel tuo habitat, hai citato prima Wilder e la serie Sappy. I primi capitoli sono molto belli e divertenti, strizzano molto l’occhio ai manga e anime più classici, dai mostri di Pokemon e Digimon ai combattimenti fra stand alla JoJo. Che ruolo hai tu in questo progetto e come ti trovi a lavorare con altre persone?
Capitan Artiglio: “Sono molto contento che ti siano piaciuti, l’intento è proprio quello di omaggiare anche quegli stilemi degli shonen classici. Mi piace molto lavorarci, io mi occupo della sceneggiatura, Oscar e Albhey sono dei miei amici, usciamo spesso insieme essendo tutti di Torino. E’ un bel rapporto, sembra di far parte della stessa band, si è creata una bella sinergia tra di noi”.
RC: Hai notato differenze sostanziali nel passare dal lavorare su internet, quindi prettamente digitale, a quello invece fisico, cartaceo?
Capitan Artiglio: “Pubblicando prettamente solo illustrazioni, in realtà di fumetto ce n’è molto poco. Sono tutte cose che poi ho imparato quando mi sono dovuto mettere al lavoro per il libro: è stato un grosso impegno, molto difficile ma anche molto divertente ed appagante”.
RC: E’ stato un piacere parlare con te Capitano, ti auguriamo un grande successo con Kids with Guns!
Capitan Artiglio: “Grazie a voi per l’intervista e un saluto a tutti gli utenti di RedCapes.it!”.
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