Il Magic Bus di Into The Wild in Alaska è stato rimosso

0
Into The Wild

Christopher McCandless, dopo essersi laureato affrontò un viaggio nel quale attraversò tutti gli Stati Uniti d’America. Si fermò in Alaska e trascorse lì gli ultimi 112 giorni della sua vita. La sua casa era un vecchio autobus che si trovava tra i boschi e la sua alimentazione era composta da selvaggina, riso e alcune piante che crescevano nei paraggi. Nel 1992 decise di metter fine a questa sua vita eremitica e di tornare ad una vita più normale. Tuttavia, il fiume attraversato agilmente qualche tempo prima era in piena, e dunque gli impediva di proseguire. Il ragazzo tornò quindi all’autobus, dove venne ritrovato un paio di mesi dopo senza vita, sottopeso. Come molti avranno capito, si tratta della storia vera raccontata in Into The Wild, film del 2007 di Sean Penn.

La notizia che segue questo preambolo è che la Guardia Nazionale dello Stato dell’Alaska ha deciso di rimuovere il veicolo, noto come Magic Bus, dalla zona che nel frattempo era diventata una vera e propria meta di pellegrinaggio per le persone affascinate dalla storia. Le motivazioni sono quelle della sicurezza pubblica: il fiume nelle vicinanze rischia spesso di straripare, il clima può aumentare i rischi ed è una zona con scarsa copertura di rete telefonica.

Questa decisione arriva in seguito ad alcuni episodi spiacevoli che hanno coinvolto i fan di Into The Wild, che sono rimasti vittime di incidenti nel recarsi al Magic Bus. Per ultimi, cinque turisti italiani che hanno avuto bisogno dell’intervento delle forze dell’ordine per essere aiutati.

Corri Feige, dell’Alaska Natural Resources, ha assicurato che il trasporto del veicolo è avvenuto previo addestramento degli incaricati, in modo tale da ridurre al minimo i costi di trasporto. Così facendo, le casse dell’Alaska non hanno risentito dell’operazione.

Per tutti quelli che vorranno vedere per la prima volta Into The Wild, o semplicemente rivederlo, il film è disponibile su Amazon Prime Video.

Lascia un commento