Come si dice, “squadra che vince non si cambia”, giusto? Credo sia la definizione perfetta per iniziare a parlare di Injection, fumetto nato dalla mente geniale di Warren Ellis, dalle matite di Declan Shalvey e dai colori di Jordie Bellaire. Non vi dicono nulla questi nomi? Sono esattamente lo stesso team di autori che giusto un’anno fa hanno raccontato la prima parte dell’All-New Marvel NOW! di Moon Knight, serie che ha riscosso un grande successo non solo in patria. Come allora rimasi sconvolto dalla struttura della storia (i primi numeri, tutti autoconclusivi, raccontavano le indagini di Mr Knight, che al contempo cercava di mettere in ordine la propria testa), anche Injection mi ha lasciato scombussolato fin dalle prime pagine.
In continua ricerca del progresso, l’umanità è arrivata ad un punto morto: l’evoluzione sembra proprio essersi fermata. Un’organo governativo noto come Ministero del Tempo e delle Misurazioni decide di assemblare un team di geni assoluti in diversi campi per riuscire in qualche modo a sbloccare la situazione. Questo, pur sembrando l’inizio di una barzelletta (“Nella stessa stanza ci sono una scienziata, un’agente segreto, un detective, un’hacker e uno stregone…”), è l’inizio di un vero e proprio incubo. Gli anni passano, e l’Inoculazione, chiunque o qualunque cosa essa sia, ha letteralmente preso il controllo del mondo intero e lo sta trascinando inesorabilmente verso un baratro di follia; gli unici che sembrano in grado di poter far qualcosa per fermare la catastrofe sono proprio questi cinque individui che hanno contribuito a crearla…
Raccontata così, della trama si capisce ben poco, è vero, ma credo proprio sia l’aspetto migliore di questa storia. Warren Ellis è un’autore più che pè proprio in questa ambiguità, non solo per quanto riguarda il genere in cui collocare Injection ma appunto anche per il suo svolgimento, che personalmente ci vedo una grande somiglianza con lo stile di scrittura di H.P. Lovecraft, maestro americano dell’horror, capace di instillare angoscia senza illustrare tutti i dettagli dei suoi racconti e creatore del celebre Ciclo di Cthulu (che vi consiglio caldamente di recuperare se non lo avete già fatto). Questa però può anche facilmente diventare un’arma a doppio taglio, in quanto non è una lettura svogliata, necessita di attenzione e pazienza, non tutto ci viene spiegato subito e dovremo aspettare i prossimi numeri per saperne di più.
La stessa Inoculazione non si riesce a capire chi o cosa sia, se i suoi siano, se i suoi poteri siano legati alla scienza e alla fisica o alla magia, e di conseguenza non sembra esserci modo di contrastarla. Da qui la domanda: contro chi combattiamo? Contro un nemico? Contro i nostri stessi limiti? Contro il nostro passato? Probabilmente ne sapremo di più nei prossimi numeri della serie!
Ottimo è il lavoro anche di Declan Shalvey, uno dei disegnatori più in voga in questo periodo, dal tratto pulito e preciso che ormai sembra essere entrato in perfetta sintonia con i colori di Jordie Bellaire, grazie alla quale si creano dei giochi di luce e ombre e inquietanti fosforescenze a dir poco calzanti per le atmosfere ansiogene della serie.
In Italia la serie è arrivata grazie a Saldapress che ha pubblicato il primo volume di Injection, contenente i primi 5 numeri della serie, ad ottobre a 14,90, prezzo abbastanza esagerato per il tipo di edizione proposta.