Come ogni anno, il parterre di ospiti che BAO Publishing porta a Lucca Comics and Games è sinonimo grande varietà, abbracciando davvero ogni genere e tipologia di fumetto. Per questo, è stato molto piacevole potersi confrontare con Jordie Lafebre, fumettista spagnolo che presentava in fiera Un’Estate Fa, un racconto famigliare che sa colpire perfettamente il cuore del lettore.
Ciao Jordie, bentrovato! Come sta andando questa Lucca?
Molto bene! È la prima volta che partecipo alla fiera, è qualcosa che non avevo mai visto prima. È piena di gente, e ci sono un sacco di cose da vedere. È splendida!
Bao Publishing ha appena pubblicato il tuo nuovo libro, Un’estate Fa. Si tratta di un perfetto esempio di come la semplicità della vita è pura poesia. Dove hai trovato, nella tua vita, questa poesia?
Ti ringrazio! Quando io e Zidrou, lo sceneggiatore, abbiamo cominciato a pensare a una serie insieme, abbiamo parlato a lungo di cosa volessimo raccontare. Ci siamo resi conto di volerci concentrare sulle storie di persone vere, quei piccoli racconti famigliari che ci accomunano tutti. Ci sono tante storie a fumetti fantastiche e sovrannaturali, di supereroi, robot e combattimenti, e in questo panorama, in un certo senso, i racconti della quotidianità diventano poetici perché ci danno la possibilità di soffermarsi sulla delicatezza delle nostre stesse vite. Siamo molto contenti perché troviamo sempre più spesso persone che ci ringraziano per aver dato voce a queste storie.
Il sodalizio che hai creato con Zidrou è molto forte!
Sì, davvero molto. Abbiamo già realizzato una decina di storie insieme. Ci conosciamo da tanto tempo, lavorando insieme abbiamo iniziato a condividere anche i nostri gusti e i nostri obbiettivi.
La bande dessinée è un mercato completamente diverso da tutti gli altri. Ti sei mai sentito ispirato da altri generi di fumetto?
Assolutamente! Anche volendo seguire solo il mercato francese, si colgono tantissime suggestioni e contaminazioni. Ho letto anche tanti manga, che sicuramente mi hanno influenzato.
Quali in particolare?
JL: Direi i classici: da Dragonball a Ranma ½… quelli con cui siamo cresciuti tutti, insomma. Vivendo a Barcellona, ho sempre cercato di leggere tanti fumetti stranieri, come quelli supereroistici e i fumetti francesi. Credo che i miei libri funzionino molto bene soprattutto per il mercato francese, ma raccontando storie di esseri umani, penso di poter raggiungere tanti lettori diversi. Come ti dicevo, mi piacciono i racconti di famiglie ordinarie, che permettono di immedesimarsi nei personaggi.
In Un’estate fa ci sono molti riferimenti ad altri fumetti francesi, come Tin Tin o Lucky Luke. Quali fra questi ti hanno influenzato di più, soprattutto come lettore, non solo come autore?
Leggere le opere di Miguelanxo Prado mi ha fatto capire quanto valesse raccontare esperienze vere. Mi ha sempre affascinato il punto di vista delle sue storie. Come dicevo prima, leggiamo un’infinità di fumetti diversi, ma davanti a quelle pagine siamo tutti uguali.
Leggendo i tuoi libri, ci si rende subito conto di quanto tuoi personaggi sono molto semplici, ma allo stesso tempo sono molto sfaccettati.
Siamo tutti diversi, basta guardarci intorno in questo salone pieno di gente. Potrei passare ore a parlare con le persone, studiando le loro personalità: cerco di riportare certi particolari nelle mie storie. Al giorno d’oggi, credo che essere umani voglia dire essere degli eroi. Lottiamo tutti i giorni con la vita, siamo i supereroi delle nostre esistenze, ognuno a suo modo.
È una bellissima verità questa, Jordie.
Lo è! È difficile descrivere quanto dura e gioiosa possa essere la vita. Nel mio lavoro, la vita stessa è una grandissima ispirazione.
Come per le tue storie, anche le tue pagine sono molto semplici e morbide allo stesso tempo, sono storie che riescono ad arrivare al cuore. Quali sono i dettagli che preferisci disegnare di più?
Nel momento in cui mi confronto con la sceneggiatura di un fumetto, devo esprimere i sentimenti e le sensazioni dei personaggi, e cerco di farlo nel mondo più onesto possibile. Sono contemporaneamente regista e attore, mettiamola così. C’è sempre un momento in cui un personaggio si svela per quello che è davanti al lettore, e io devo fare di tutto per aiutarlo in questo. Cerco sempre le inquadrature più adatte per esprimere al meglio ogni passaggio.
A cosa stai lavorando in questo momento?
Sono all’opera su una storia d’amore, molto romantica. Sarà un lavoro tutto mio.
Grazie mille per il tuo tempo Jordie! Speriamo di rivederci ancora, magari l’anno prossimo, sempre qui a Lucca!
Chi lo sa! Grazie mille!