Le Buone Stelle – Broker è il primo film coreano diretto dal maestro giapponese Hirokazu Kore-eda, una pellicola con la quale, grazie alla sua splendida interpretazione, l’attore Song Kang-ho ha vinto il primo premio come miglior attore coreano al Festival di Cannes.

In una notte piovosa una giovane donna, So-young (Lee Ji-eun), abbandona il suo bambino in una “baby box” vicino a una chiesa. Il neonato viene prelevato illegalmente da due uomini, Sang-hyeon (Song Kang-ho), che gestisce una piccola lavanderia ed è pieno di debiti, e Dong-soo (Kang Dong-won), che lavora per la chiesa, determinati a trovargli una nuova famiglia in cambio di soldi.

Le buone stelle - Broker

Ma non appena la ragazza torna indietro pentita e intenzionata a denunciare la scomparsa del bambino alla polizia, i due confessano apertamente il loro piano. Dopo qualche esitazione So-young decide di unirsi a loro per trovare i genitori adottivi più adatti al piccolo. Su-jin (Doo-na Bae), un detective che ha osservato tutto sin dall’inizio, li segue in silenzio. Durante un viaggio insolito e inaspettato attraverso il Paese, il destino di chi incontra questo neonato cambierà profondamente.

Ambientato in Corea del Sud, il film è caratterizzato da un cast tutto coreano che include la star di Parasite Song Kang-ho che interpreta il ruolo principale, affiancato da attori di grande calibro come Doo-na Bae (Cloud Atlas, The silent sea), Lee Joo-young (Itaewon Class) Kang Dong-won (Peninsula) e alla cantante e attrice Lee Ji-eun, nota nel mondo del K-pop col nome IU. Nessuno sa raccontare le famiglie come Hirokazu Kore-eda, che si tratti di famiglie biologiche o di gruppi improvvisati messi insieme dalle circostanze e dal bisogno.

Non lavorare nella sua terra natale non significa che Kore-eda non mantenga il suo stile, e Broker segna il ritorno del regista non solo alle storie di famiglia che ci racconta abitualmente, ma anche all’essenza del suo cinema, una buona dose di dramma, anche se alleggerito con un po’ di umorismo.

Il regista giapponese ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes con Un affare di famiglia nel 2018. In precedenza, nel 2013, ha vinto il Gran Premio della Giuria per Father and Son. Con Broker, il regista ha gareggiato per la sesta volta al Festival di Cannes, dove a vincere è stato l’attore protagonista, Song Kang-ho, premiato per la migliore interpretazione maschile.

Le buone stelle - Broker

In Corea del Sud il tasso di abbandono dei bambini è allarmante e ha costretto l’istituzione di Baby Box ad accogliere i bambini negli orfanotrofi in modo anonimo. La maggior parte di loro provengono da madri rimaste incinte per caso, stupro o semplicemente incapaci di poter portare avanti la maternità a causa della povertà. Fin dalla sua istituzione, la “baby box” è stata però fonte di controversie: i critici sostengono che essa incoraggi le persone a prendere la via più semplice per fuggire dalle responsabilità genitoriali. Broker prende spunto da questo fenomeno presente in Corea del Sud dal 2010.

Da questo punto di partenza, Kore-eda ci racconta una storia di abbandono e famiglie atipiche, costruendo magistralmente un rapporto di fiducia che cresce a poco a poco tra i protagonisti. Per la natura del regista, la storia scorre con calma senza grandi colpi di scena. La chimica tra gli attori è perfetta, la recitazione impeccabile. Un buon prodotto dalla notevole qualità artistica e tecnica. Ci accompagna così in un perfetto viaggio su strada dove lentamente tira fuori il meglio dai suoi personaggi e plasma i nuovi legami che uniranno queste persone.

I suoi personaggi sono discutibili, fanno cose moralmente non accettabili, ma lo sguardo non è giudicante, Kore-eda ci fa scavalcare i nostri pregiudizi e riflettere sui problemi della società, su cosa porta queste persone ad agire così, senza però giustificare quelle scelte ma facendo in modo di scuotere il suo pubblico portandolo a farsi delle domande.

Perché vendere il proprio figlio? Cosa spinge a comprare un bambino illegalmente? La povertà può portare a scelte così profonde? Questo viaggio smuove pensieri e domande ma il regista mantiene una certa distanza e avanza quieto senza dare risposte. Il film non glorifica Sang-hyeon e Dong-soo, che vendono bambini, né chiede indulgenze; ma affronta semplicemente i temi sociali e le tragedie che ne derivano.

In breve, Broker è un caldo dramma familiare on the road, con il caratteristico timbro di Hirokazu Kore-eda che ci assicura di emozionarci ma senza essere eccessivamente sentimentale o mieloso. Un’odissea empatica che riflette sulla famiglia che scegliamo e sulla famiglia che in lacrime abbiamo lasciato andare.


Le Buone Stelle – Broker è ora disponibile nelle sale cinematografiche italiane. Di seguito il trailer del film:

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