Disponibile in esclusiva su Netflix dal 26 ottobre, Rapiniamo il Duce è il nuovo film di Renato De Maria (Lo Spietato) con protagonisti Matilda De Angelis, Pietro Castellitto, Filippo Timi, Isabella Ferrari e Maccio Capatonda. Noi di RedCapes l’abbiamo visto in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e questo è il nostro parere.

Milano, 1945. La Seconda Guerra Mondiale sta ormai per concludersi. Isola (Pietro Castellitto), è a capo del mercato nero ed è innamorato di Yvonne (Matilda De Angelis), cantante del Teatro Cabiria, l’unico locale notturno aperto in tutta la città. Tuttavia, c’è anche Borsalino (Filippo Timi), che ha a cuore la ragazza e farebbe di tutto per conquistarla. Isola e i suoi uomini intercettano una telefonata in cui scoprono che Benito Mussolini ha un tesoro inestimabile tenuto nascosto. Decidono così di fare il colpo del secolo e rapinare il Duce. In un misto da dramma e commedia, la pellicola unisce la storia d’amore dei protagonisti che si svolge parallelamente a quella della rapina.

Rapiniamo il DuceRapiniamo il Duce è un Ocean’s Eleven con un tocco di Bastardi Senza Gloria all’italiana ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Un heist movie in piena regola che mantiene alcune caratteristiche del genere, tra cui una notevole vena ironica e un cast di stelle alle prese con il colpo della loro vita. Non si tratta in questo caso di una rapina in banca, anzi ad essere derubato sarà proprio Mussolini, e il bottino sarà il suo inestimabile tesoro. Ed è proprio un gruppo di “misfits toys”, di reietti della società, capeggiato da Isola, ragazzo apparentemente svampito, ad organizzare il colpaccio che appartenente ha tutte le carte in regola per fallire.

Capitanato da un cast di nomi importanti nel panorama del cinema italiano, Rapiniamo Il Duce, anche merito del suo alto budget è una commedia d’azione dinamica che mescola diversi stili dando vita ad un prodotto dinamico che non funziona fino in fondo. Il suo più grande errore è il volersi prendere troppo sul serio laddove non è del tutto necessario. I momenti in cui il film si fa meno serioso e gioca con i suoi personaggi e con le vicende sono i migliori, ma quando si incupisce perde gran parte del suo potenziale. Lo stesso vale quando gli stessi personaggi iniziano a prendersi troppo sul serio, uscendo dal loro carattere, caratteristica che stride con l’intera messa in scena.

Gli effetti speciali ben realizzati, capaci di ricostruire una Milano in guerra credibile e inserita nel contesto storico, i diversi stili registici che si susseguono, tra cui alcune scene animate che riassumono i punti salienti della azioni del piano di rapina e la minuziosità con cui sono ricostruiti gli interni e acconciati gli interpreti fa comprendere quanto Rapiniamo Il Duce faccia parte di quel cinema italiano “di rinascita” come Freaks Out, Diabolik, o Lo Chiamavano Jegg Robot, in cui lo sforzo produttivo è visibile pressoché in ogni fotogramma. A colpire sono anche le interpretazioni del cast dove spiccano sicuramente Matilda De Angelis, Filippo Timi e Isabella Ferrari, quest’ultima in un ruolo secondario decisamente memorabile.

Pur non osando mai fino in fondo Rapiniamo il Duce, insieme ad altre recenti produzioni italiane è l’esempio che dimostra che anche il nostro paese è in grado di realizzare pellicole dal respiro internazionale. Dopo una buona partenza, la pellicola si semplifica e perde di mordente nel suo finale decisamente citofonato e prevedibile. Buone le interpretazioni, dove su tutti spiccano Matilda De Angelis, Filippo Timi e Isabella Ferrari in un ruolo secondario memorabile.


Rapiniamo il Duce di Renato De Maria sarà disponibile su Netflix dal 26 Ottobre 2022. Di seguito potete visionare il trailer ufficiale del film:

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