Marzo si avvia verso il gran finale con l’attesissimo ritorno di uno dei più grandi registi viventi. Paul Thomas Anderson, a distanza di cinque anni dal suo meraviglioso “Il Filo Nascosto”, torna al cinema con Licorice Pizza, una commedia romantica sugli amori proibiti e sui nostalgici anni ’70 con protagonisti Alana Haim e Cooper Hoffman, figlio del compianto amico e collega da una vita di Anderson, Philip Symour Hoffman, entrambi nel loro primo ruolo cinematografico. Prima di essere rimandato in Italia a causa dell’impennata di contagi da COVID-19 abbiamo visto il film in anteprima e di seguito vi riportiamo il nostro parere, che già vi preannunciamo essere assolutamente positivo.

Il quindicenne Gary Valentine (Cooper Hoffman) si invaghisce della venticinquenne Alana Kane (Alana Haim) nella San Fernando Valley degli anni ’70. Dopo un iniziale rifiuto da parte di lei, i due iniziano a frequentarsi diventando amici. Con il tempo il loro rapporto si intensifica portandoli a vivere diverse situazioni che li avvicineranno e allontaneranno in una perpetua corsa e rincorsa tra gli anni dell’adolescenza e della pubertà.

Scritto, diretto e prodotto da Paul Thomas Anderson, Licorice Pizza (in origine Soggy Bottom nome dei materassi che i due ragazzi venderanno nella pellicola) prende il nome da una popolare catena di dischi della California meridionale, un omaggio agli anni in cui il film è ambientato, un vero e proprio rabbit hole che proietta lo spettatore indietro nel tempo in una narrazione che continuamente omaggia e cita un periodo passato, impresso nella mente dell’autore nato e cresciuto proprio nei luoghi del film. Licorice Pizza è candidato a tre Premi Oscar : Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura e arriva in Italia a partire dal 17 marzo.

Non un film autobiografico, ma un film che gioca con le sensazioni e con la memoria, Licorice Pizza è la commedia d’amore in perfetto stile Paul Thomas Anderson, che già si era cimentato con il genere nel 2002 con il bellissimo e originalissimo Punch-Drunk Love, commedia romantica con Adam Sandler e Emily Watson. Ispirato all’adolescenza del produttore Gary Goetzman, la pellicola è un racconto di formazione nel senso più letterale possibile, la messa in movimento di un romanzo solo pensato, mai scritto, che prende vita tra le mani di Anderson. Con un approccio quasi post-modernista in cui la linearità viene meno per dare origine ad una visione frammentata e sgretolata della realtà, quasi episodica (non è un caso che uno dei capolavori di Anderson sia proprio Vizio di Forma, tratto dal romanzo omonimo di Pynchon, uno dei più importanti del post-modernismo letterario americano insieme a David Foster Wallace e Don Delillo) Licorice Pizza racconta le difficoltà del raggiungimento dell’amore attraverso la “rincorsa” come metafora cinematografica e di vita.

Impossibile delineare il film all’interno di una struttura in tre atti, non c’è un vero e proprio inizio, c’è in parte uno svolgimento e una fine che viene naturale ma che è in realtà l’inizio di tanto altro. È questo il piccolo miracolo di scrittura che fa di Licorice Pizza uno dei migliori candidati come miglior sceneggiatura nella stagione dei premi 2022. Paul Thomas Anderson è un maestro dietro la macchina da presa, le sue mani, il suo occhio creano e mettono in mostra una storia comune, universale, delle vite come tante, in un modo talmente originale che sembra quasi un nuovo genere cinematografico. Il comparto tecnico, dalla gestione delle musiche alla fotografia affidata a Michael Bauman, dalle acconciature, al parterre variegato di personaggi secondari, rientra all’interno di uno schema preciso in cui tutto ha una sua ragione d’essere.

Oltre alle magnifiche interpretazioni dei due protagonisti, per la prima volta sullo schermo, la rosa dei personaggi che ruota loro attorno si compone di grandi nomi che innalzano ancor più il livello della pellicola, facendosi protagonisti di momenti esilaranti, dove la scrittura di Anderson da il meglio di sé. Ed è cosi che le sequenze che vedono protagonista Bradley Cooper sono la punta di diamante del film, alle quali si aggiungono momenti memorabili con: Benny Safdie, Maya Rudolph, Sean Penn, John C. Reilly ed altri.

Licorice Pizza segna il grande ritorno di Paul Thomas Anderson al cinema dopo cineque anni di assenza. Il suo ultimo e prezioso lungometraggio è un inno alla crescita e a che cosa significa innamorarsi, rincorrersi, trovarsi e di nuovo perdersi. Con maestria l’autore delinea una storia frammentata, episodica, quasi post-moderna, approcciandosi in modo del tutto originale al racconto di formazione e alla commedia romantica. I due interpreti protagonisti, nel loro primo ruolo cinematografico, sono freschi, divertiti e perfettamente amalgamati con l’ambiente e con la materia narrata. Licorice Pizza è semplicemente un film bello.


Licorice Pizza arriva solo al cinema a partire da giovedì 17 marzo. Ecco il trailer del film:

RASSEGNA PANORAMICA
Licorice Pizza
9
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Classe 1995, laureato in critica cinematografica, trascorro il tempo tra un film, una episodio di una serie tv e le pagine di un romanzo. Datemi un playlist anni '80, una storia di Stephen King e un film di Wes Anderson e sarò felice.
licorice-pizza-il-grande-ritorno-di-paul-thomas-anderson-recensioneLicorice Pizza segna il grande ritorno di Paul Thomas Anderson al cinema dopo cineque anni di assenza. Il suo ultimo e prezioso lungometraggio è un inno alla crescita e a che cosa significa innamorarsi, rincorrersi, trovarsi e di nuovo perdersi. Con maestria l’autore delinea una storia frammentata, episodica, quasi post-moderna, approcciandosi in modo del tutto originale al racconto di formazione e alla commedia romantica. I due interpreti protagonisti, nel loro primo ruolo cinematografico, sono freschi, divertiti e perfettamente amalgamati con l’ambiente e con la materia narrata. Licorice Pizza è semplicemente un film bello.

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