Lucca Comics & Games – La Digos scagiona i ragazzi vestiti da nazisti

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La polemica sui ragazzi vestiti da nazisti durante il Lucca Comics & Games 2019 non accenna ad assopirsi, azi, ad aggiungere carne al fuoco è stata la decisione della Digos di non condannare il gesto.

La Divisione investigazioni generali ed operazioni speciali ha infatti decretato che, siccome durante la manifestazione si sono sempre visti casi di persone vestite in tenute simili, non esistono i presupposti per condannare, o anche solo indagare, i ragazzi.

Non se l’è fatto ripetere due volte il consigliere comunale Fabio Barsanti, appartenente a CasaPound Italia, che ha subito dichiarato:

Dopo che anche la Digos ha riconosciuto come all’interno dei Comics vi siano sempre stati costumi del genere, LuccaCrea e Comune devono chiedere scusa ai lucchesi per aver contribuito a diffondere un’immagine sbagliata della città. Le scuse devono essere fatte anche ai due minori e alle loro famiglie. I ragazzi, infatti, a causa di una polemica inesistente ma rinfocolata dall’amministrazione e da LuccaCrea, sono stati esposti alla violenza dei social, dopo essere già stati aggrediti verbalmente sulle mura da un adulto. I due enti, anziché attendere che fosse fatta chiarezza su quanto accaduto, hanno immediatamente condannato due minori, chiedendone l’allontanamento e, addirittura, auspicando gogne e punizioni esemplari. Una vera e propria caccia alle streghe in palese violazione dello spirito dei Comics. Emblematico come il presidente del Consiglio comunale su Facebook abbia prima attaccato i minori, per poi annunciare un ringraziamento pubblico per l’adulto che aveva aggredito verbalmente i due ragazzi sulle Mura, causando una situazione di tensione stemperata solo dall’intervento di altre persone. Nessuno che si sia posto il problema di due minorenni esposti alla violenza dei social, addirittura diffondendo un video senza nemmeno coprire i volti. Nessuno che abbia condannato il comportamento scellerato di un adulto che ha rischiato di scatenare una reazione a catena all’interno di una manifestazione così popolosa. E pensare che a sinistra, ipocritamente, sono sempre in prima fila per parlare di lotta al ‘cyberbullismo’ e di ‘hate-speech’”. La città governata dalla sinistra è un grande tribunale dove si è sempre pronti a fare processi alle intenzioni e cercare la polemica politica ad ogni costo. Anche i Comics sono stati così inquinati dalla strumentalizzazione politica. Ma adesso che è chiaro come non vi fosse niente di apologetico nel costume dei due ragazzi, che impersonavano protagonisti di giochi di guerra, chiedo ufficialmente che LuccaCrea e il Comune porgano le proprie scusa ai lucchesi, per aver contribuito alla macchina del fango nei confronti della città e della manifestazione, e ai due ragazzi di Imola per averli esposti alla violenza social in modo infondato.

La vicenda è parecchio delicata: se da un lato, effettivamente, non si tratta della prima volta che si vedono costumi rappresentanti personaggi malvagi, siano essi realmente esistiti o frutto della fantasia di un autore, dall’altro, quello che risulta davvero lampante da tutta la vicenda è che la reazione, visibile nel video e sui social, è frutto sicuramente di un clima di tensione politica che è sempre più pesante e pressante, tanto che ormai, a qualunque schieramento od ideologia politica ci si senta vicini, si vedono più nemici che amici intorno a noi. E, se dieci o cinque anni fa nessuno (o quasi) si sarebbe indignato (a torto o ragione) per un ragazzo vestito da nazista, oggi probabilmente il termometro dell’inquietudine politica, alimentata anche e soprattutto da politici e media, segna una temperatura che porta, sostanzialmente, a reazioni esagerate se rapportate al fatto in sè.

Fonte: Luccaindiretta

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