Completamente a sorpresa, poco più di un paio di mesi fa sui profili social del regista Mike Flanagan (The Haunting of Hill House, Bly Manor, Doctor Sleep) sono apparse le prime immagini di Midnight Mass, nuova serie interamente scritta e girata da uno degli autori che negli ultimi anni si è fatto notare nel mondo del cinema horror televisivo e cinematografico. La serie, distribuita a livello globale su Netflix, arriva oggi, 24 settembre, composta da sette episodi dalla durata di circa un’ora. Grazie a Netflix abbiamo potuto vedere l’intera miniserie in anteprima e ve ne parliamo di seguito!
Crockett Island è un isolotto abitato interamente da pescatori che in seguito ad un disastro ambientale si è disgraziatamente impoverito. Sulla piccola striscia di terreno vive una ristretta comunità rurale devota alla fede, in cui tutto sembra scorrere per il verso giusto. Riley Flynn (Zach Gliford), giovane figlio di una delle famiglie del posto, ritorna sull’isola dopo esser stato imprigionato perché ritenuto responsabile della morte della compagna in seguito ad un incidente stradale, spera di ritrovare a casa sua quella libertà che tanto gli era mancata. Oltre al ritorno di Riley, la comunità verrà ammaliata e stregata dall’arrivo del nuovo monsignore, Padre Paul (Hamish Linklater), un giovane e carismatico prete mandato dalla diocesi a sostituire il malato Padre Pruitt, storico predicante della cittadina. L’arrivo di Padre Paul coincide inspiegabilmente con l’inizio di misteriosi eventi, riconducibili a miracoli locali che in una comunità cattolica e credente come quella di Crocket Island non possono che lasciar indifferenti. Tra lo scetticismo di alcuni abitanti e la fede cieca e assoluta di altri, gli avvenimenti diventano sempre più inspiegabili, finché una scia di sangue non macchierà l’intera comunità.
Abbandonate le atmosfere cupe di Hill House e l’eleganza di Bly Manor, con Midnight Mass Mike Flanagan confeziona forse il suo racconto più intimo e personale. Più che un vero e proprio horror, nel senso letterale del genere, il nuovo prodotto da lui creato, scritto e diretto è una favola oscura che vira non solo al dramma familiare, ma decide di allargarsi all’intera comunità. Flanagan, regista e sceneggiatore che negli ultimi anni si è fatto notare con alcune tra le più belle produzioni televisive horror degli ultimi anni, torna completamente a sorpresa per raccontare una storia originale, da lui immaginata, che ha al suo interno quella vena gotica che tanto sembra calzargli.
Dopo le ambientazioni claustrofobiche e cupe delle case infestate in Hill House e Bly Manor, l’azione si sposta sull’isolotto di Crockett Island, luogo situato in una non precisa località, in cui il tempo sembra essersi fermato. Pur essendo ambientato per la maggior parte del tempo all’aperto, Midnight Mass finisce per trasformarsi nel prodotto più opprimente che Flanagan abbia mai realizzato. Se nelle precedenti produzioni il senso di claustrofobia era dovuto alle pareti, ai muri e agli stretti corridoio delle mansioni, qui le stesse sensazioni sono trasmesse da una comunità fanatica religiosa che non lascia scampo, che imprigiona, che intrappola.
La regia e i dialoghi si fanno i veri protagonisti. Se da una parte colpisce la solita maestria dell’autore dietro la macchina da presa, capace di realizzare scene visivamente ineccepibili e con una tecnica non comune alle produzioni televisive (si pensi all’episodio 6 di Hill House o all’apertura del secondo episodio in Midnight Mass, teatrale e lunghissimo piano sequenza) dall’altra le lunghe scene di dialogo si rendono protagoniste, facendo dello show un prodotto horror atipico dove a spaventare non è l’immagine ma la parola. Il tutto è perfettamente aiutato da una fotografia dai toni seppia ai tono scuri e freddi, capace di creare una sensazione di inquietudine soprattutto nelle scene girate alla luce del sole. Piccoli dettagli sono sparsi tra gli episodi, si pensi ai fantasmi che si celavano nell’ombra in Hill House, o a degli occhi luminescenti e terrificanti si nascondono nel buio in più di una scena in questa.
Il punto di forza è sicuramente la sceneggiatura, articolata e minuziosa, che nonostante in alcuni punti si fa prevedibile, non può che spiccare nelle battute finali in cui si ha un vero e proprio crescendo fino all’inesorabile climax. La puntata conclusiva, che va a chiudere coerentemente una miniserie già di alto livello, supera le aspettative, risultando un ottimo esempio di come scrivere, dirigere e creare un episodio finale che non lasci spazio ad indugi.
Anche in Midnight Mass tornano due volti noti agli appassionati delle produzioni di Flanagan. Henry Thomas interpreta il padre di Riley Flynn, personaggio in balia degli eventi che si fa trasportare da quello che succede nella piccola comunità. Kate Siegel, nonché moglie di Flanagan, interpreta Erin Green, giovane donna di Crockett Island, rimasta incinta al di fuori dell’isola non ben vista dalla comunità locale. Non si può però non menzionare la splendida performance di due degli attori che ricoprono forse i ruoli più interessanti. Samantha Sloyan è Bev Keane, una sorta di perpetua del monsignore, mossa da una fede accecante e pericolosa. Sloyan irriconoscibile e mutata nel corpo, anche grazie ad un comparto trucco e acconciature che ha del magnifico, spicca con la sua convincente performance caratterizzata da un crescendo recitativo fino all’apice finale. Da non tralasciare anche la prova recitativa di Hamish Linklater aka Padre Paul, eccentrico e carismatico monsignore che ha non pochi scheletri nell’armadio. La sua performance è fisica, teatrale, eccessiva, ma mai inutilmente over acting.
Con Midnight Mass il pubblico è costretto ad abituarsi ad un nuovo metodo di narrazione, lontano dai precedenti prodotti di Flanagan. Come anticipato l’intera serie, pur avendo qua e là sparsi momenti che potrebbero incutere terrore, suscita una paura nascosta, primordiale, stimolata non dalle immagini ma dalle sensazioni che i dialoghi creano nello spettatore. L’intero prodotto è un continuo richiamo alle Sacre Scritture e tutto in qualche modo ruoto attorno alla Bibbia, basti pensare che ognuno dei sette episodi che la compone ha il nome di uno dei libri della Bibbia. Pur affrontando la religione in un modo atipico resta comunque molto rispettosa, andando ad affrontare quelle parti più misteriose e spaventose del libro Sacro.
Midnight Mass è forse il capolavoro più intimo e personale di Mike Flanagan, autore a tutto tondo che negli ultimi anni si è fatto notare nel mondo dell’horror televisivo e cinematografico. Al contrario delle sue precedenti produzioni, questa volta ad essere protagonisti non sono più famiglie e fantasmi, ma comunità religiose bigotte e Sacre Scritture. In un crescendo che porta ad un eccelso climax finale, Midnight Mass si prende il suo tempo per introdurre lo spettatore nella mitologia della sua storia, ma se si ha la pazienza e l’attenzione di ascoltare, più che di vedere, non si potrà che restare stregati dalla comunità di Crockett Island.
Midnight Mass è una serie creata, scritta e diretta da Mike Flanagan. È disponibile su Netflix a partire da venerdì 24 settembre. Ecco il trailer ufficiale della serie: