Dario Argento è stato considerato per anni un vero maestro del cinema horror e thriller a livello globale: riuscì a portare al cinema titoli di grande spessore ottenendo riscontri positivissimi tanto in Italia quanto all’estero. Possiamo citare cult come: Profondo Rosso, Phenomena, L’uccello dalle piume di cristallo e Suspiria (da cui Luca Guadagnino ha realizzato un interessante e ottimo remake qualche anno fa). La sua carriera, però, non è sempre stata rose e fiori: infatti negli ultimi vent’anni non c’è stato un film capace di mettere d’accordo positivamente critica e il pubblico. Dal 2004, con Il Cartaio, la carriera del regista ha avuto un crollo vertiginoso fatto di clamorosi insuccessi uno dietro l’altro: è del 2012 il suo ultimo film, Dracula 3D, flop ai botteghini e stroncato dalla critica, capace di fermare Argento per 10 anni, prima di tornare nuovamente in sala con Occhiali Neri, un nuovo thriller di cui si parlava da anni ma che non sembrava mai vedere la luce, anche al netto di un’incredibile notizia che sembrava vedere i Daft Punk come autori della colonna sonora, indiscrezione poi smentita in tronco anche perché il famoso duo si è ufficialmente sciolto lo scorso anno.

Occhiali Neri

Roma. L’eclissi oscura il Sole in una torrida giornata d’estate. È il presagio del buio che avvolge Diana quando un serial killer la sceglie come preda. La giovane escort, per sfuggire al suo aggressore, va a schiantarsi contro una macchina, perdendo la vista. Dallo choc Diana riemerge decisa a combattere per la sua sopravvivenza, ma non è più sola. A difenderla e a vedere per lei adesso ci sono Nerea, il suo cane lupo tedesco e il piccolo Chin, sopravvissuto all’incidente. Il bambino cinese con i suoi grandi occhi, il carattere di un ometto indipendente e indifeso allo stesso tempo, la accompagnerà nella fuga. Ossessionati dal sangue che li circonda, saranno uniti dalla paura e dalla disperata ricerca di una via di scampo, perché l’assassino non vuole rinunciare alle sue prede. Chi si salverà?

Ci si sperava tanto su questo suo ritorno: il poster che richiamava Essi Vivono era interessante, il trailer lasciava qualche speranza, ma anche in questo caso Argento non riesce assolutamente a portare a casa un risultato degno del suo cinema più classico.
Il film ha veramente tanti problemi che lo fanno sembrare più un lavoro amatoriale piuttosto che la nuova creazione di un autore che ha dato tanto al nostro paese e al cinema mondiale. In primis ciò che non funziona è il cast: Ilenia Pastorelli non è credibile in questo ruolo. L’attrice romana, eccetto quando le vengono affidati ruoli secondari come in Benedetta Follia, Non ci resta che il crimine e soprattutto in Lo chiamavano Jeeg Robot, in cui Mainetti era riuscito a tirar fuori qualcosa ben oltre le potenzialità dell’attrice, risulta quasi completamente fuori fuoco e perennemente in overacting, non spendo donare minimamente alcuna interessante caratteristica al personaggio di Diana.

Stesso discorso per Asia Argento, che torna a lavorare con suo padre dopo 15 anni. Anche lei non ha la minima forza per riuscire a far funzionare il suo personaggio. Va anche peggio con i personaggi secondari, senza un minimo di preparazione, che rende tutto veramente comico e imbarazzante, purtroppo involontariamente. La regia di Argento è stanca, non c’è forza nelle sue immagini, solo qualche momento è minimamente salvabile. E’ tutto molto già visto, anonimo e senza una vera ricerca in ciò che si vorrebbe raccontare: tutte le scene horror o thriller sono realizzate male sia a livello di mezzi, di montaggio, che di lavoro sul campo, con gli stessi attori che ledano alla credibilità di ciò che stanno realizzando.
Del comparto tecnico le uniche cose quantomeno salvabili di questo Occhiali Neri sono gli effetti speciali di Sergio Stivaletti e la fotografia, che in alcune sequenze riesce ad essere quantomeno decorosa, mentre il resto, specialmente la colonna sonora, quasi sempre presente e totalmente fuori contesto con il racconto, risulta un lavoro a caso.

Per concludere, la nuova pellicola di Dario Argento è una delle più grande delusioni degli ultimi anni e uno dei prodotti audiovisivi peggiori degli ultimi venti: un lavoro approssimativo che speriamo faccia capire al regista romano che la sua onorata carriera non ha assolutamente bisogno di altre figuracce del genere.


Occhiali Neri è al cinema dal 24 febbraio. Ecco il trailer del film: 

3 Commenti

  1. UN FILM A COSTO ZERO CON UNA SCENEGGIATURA, UNA TRAMA E LA SQUALLIDA INTERPRETAZIONE DI TUTTI GLI ATTORI COSI’ BRUTTO NON LO AVEVO MAI VISTO !!!
    Mi fermo quì perchè, giuro, non ho parole decenti per il commento !
    Se Dario Argento si è ridotto a questi termini, forse è meglio che cambi mestiere o si dedichi al giardinaggio !
    Se potessi rivolgere una domanda sola a D. Argento, gli chiederei: Dove si trova in Italia quel fiumiciattolo pieno zeppo di serpenti strangolatori ? INGUARDABILE

  2. Scandaloso, ennesima porcheria firmata Argento!
    Siamo davvero sicuri che i capolavori anni 70 fossero davvero opera solo sua? Partiamo da una eclisse di sole e finiamo in un non senso e una recitazione che fa sembrare Sharknado un capolavoro.

  3. Un film inguardabile le cose sono 2 o Argento non è lui che ha diretto o non è sua la regia dei primi suoi film…. Suspiria, 4 mosche di velluto grigio, ecc. ecc. Non può essere che la mano sia la stessa,. Anche a livello recitativo nessuno degli interpreti è minimamente credibile. Ma poi sto cane che alla fine si mangia il collo del killer cocainomane, i serpenti strangolatori, tutto rasenta il grottesco, il comico,…. Un consiglio? Se non è stato già fatto ritiratelo dalle sale. Si eviterà una figuraccia alla cinematografia Italiana

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