Premessa:
Non voglio analizzare la serie tv dal punto di vista registico, nè fotografico nè tecnico, voglio concentrarmi sul risultato finale, quindi cercherò di essere il più preciso possibile, e ovviamente limiterò gli spoiler a cose mostrate nei trailer e a dettagli della sinossi come appunto la questione del demone.
Buona Lettura!
Preacher: Una serie TV irrealizzabile
Per molto tempo si è parlato di un adattamento in live action del fumetto di Garth Ennis e Steve Dillon, ma diciamolo è sempre sembrata pura utopia la possibilità di realizzare qualcosa di fedele, anche solo nel concetto al materiale d’origine, che a suo tempo aveva letteralmente bucato le pagine del fumetto. Preacher è un viaggio on the road alla ricerca di dio, tra squillo,sangue,assassini,fanatici religiosi,sadomaso e chi più ne ha più ne metta, già solo da questo pare difficile poter fare qualcosa di fedele senza rischiare troppo.
Seth Rogen e Evan Goldberg fanno l’unica cosa che poteva essere fatta,con una libertà che mai avrei creduto l’AMC avrebbe potuto dare. I due consci del rischio di fare un shoot for shoot del fumetto decidono quindi di adattare, decidono di creare la loro versione, ma non per questo snaturando ciò che è il fumetto, anzi rispettando un materiale che verrà approfondito in ogni sua parte nella serie, personaggi estremamente secondari avranno un ruolo che influenzerà la crescita personale dei nostri 3 protagonisti: il Reverendo Jesse Custer(Dominic Cooper),Tulip O’Hare(Ruth Negga)e Cassidy il Vampiro(Joseph Gilgun).
Ma Rogen fa anche di più crea un vero e proprio personaggio, subdolo che passa sotto agli occhi di tutti i personaggi senza accorgersene, Annville , infatti la stessa cittadina è protagonista della storia, una città perduta, smarrita, dove la lussuria e l’avidità è di casa. Possiamo considerare la nemica naturale di Jesse in questa stagione, una città restia a cambiare, una città che non può essere salvata da se stessa, come appunto il maggior esponente di questa cittadina, Odin Quinncannon(Jack Earle Haley) ,un vecchio uomo inacidito dalle sventure, che cerca solo la tangibilità nelle cose, come più spesso ribadisce lui stesso.
Genesis in questa versione arriva come una sorta di deus ex machina, senza di lui questo non sarebbe successo, ma ne parleremo dopo in un’altro punto.
I 3 protagonisti assoluti rimangono Jesse,Tulip e Cassidy che qui condividono qualcosa in più che la sorte comune, qualcosa di diverso dal destino che li unisce. La serie procede su dei binari molto classici fino a quando elementi sempre più sopranaturali iniziano a fare la loro comparsa ad Annville ,alcuni per caso , altri portati da Genesis.
Un personaggio che inevitabilmente acquista importanza in una maniera assolutamente diversa da quella del fumetto è Eugene Root aka Faccia di culo, qui la sua storia e la sua vita tormentata occupano buona parte delle prime 5 puntate portandoti ad affezionare a quella faccia inguardabile, molto del meritano va secondo me a Ian Colletti che non è un attore così inesperto, ma comunque neanche troppo conosciuto.
Genesis Dono o Maledizione?
Una delle regole che nel fumetto vengono stabilite subito ad inizio viaggio è la regola del non usare il Verbo di dio oltre la necessità, ma come si arriva a decidere questo? Bene Rogen e Goldberg rispondono a questa domanda ,prima mostrando un graduale uso del potere da parte di Jesse per poter risolvere delle questioni inerenti alla società di Annville, poi l’utilizzo diventa sempre più massiccio, ciò porterà spesso lo spettatore a vedere Jesse come uno stronzo,che se ne frega abbastanza degli altri e che ora con questo potere può effettivamente salvare Annville, o almeno così crede lui.
Perché non è un potere, è una maledizione, non alla stregua di un anello di una famosa saga letteraria e cinematografica, ma comunque abbastanza forte da riuscire a mettere radici nel cuore del Reverendo , portandolo a fare scelte e azioni che nessuno che conosce il Jesse del fumetto riuscirebbe ad attribuire al personaggio.
Ma è proprio questo che rende questa versione più personale e in certi momenti ho quasi preferito delle scelte effettuate in adattamento che la versione effettiva che abbiamo letto tutti nell’opera originale, sopratutto per quello che concerne la realizzazione del pericolo.
Parere Personale:
Tutto questo articolo giustamente è un mio parere personale ma qui vorrei almeno spiegare i motivi per cui questa serie è la serie tv che ci serve ma che non ci meritiamo.
Io non volevo un adattamento punto punto di Preacher , mi sarei annoiato, come tutti i lettori del fumetto, mentre tutti gli altri non avrebbero apprezzato perché Preacher vive di tante scelte che in una serie TV vanno costruite bene, mentre in 24 pagine di un fumetto possono funzionare tranquillamente sopratutto per merito anche di scrittore e disegnatore e diciamolo l’opera di Ennis non viene di certo ricordata per i disegni belli, quindi ringrazio delle differenze.
In generale il prodotto che è uscito fuori è di tutto rispetto, le musiche e la fotografia fanno respirare aria Texana da ogni puntata che è un vero e proprio crescendo, ne vuoi sempre di più ,anche per questo sono estremamente convinto che vista di seguito come una serie Netflix ne gioverete voi e la serie.
E questo c’è da ammetterlo, e lo devono ammettere anche i detrattori ,questa serie non è edulcorata, tra sangue, budella e membri asportati.
Non è una serie TV perfetta, ci sono dei difetti e purtroppo sono difetti che se nel complesso non si fossero giocati subito sarebbe stato meglio, principalmente mi sto riferendo al Reverendo John Custer, padre di Jesse qua effettivamente modificato per adattarlo ad una storia che prende a pieni mani dal fumetto , inventando la sua buona dose di eventi e quindi ne risente della omissione di certi personaggi, che d’altronde vedremo nella Stagione due.
Il finale lascia poco spazio all’immaginazione, Dio dovunque tu sia Jesse Custer sta arrivando e non è contento.
La stagione due mi mette molta curiosità sopratutto per l’arrivo nel cast come membro quasi fisso di Graham McTavish e voglio assolutamente sapere come si giocano la questione Faccia di Culo,che qui è molto diversa dal fumetto e anche in questo caso non mi dispiace.
In definitiva come definirei questa prima stagione? Un buonissimo prodotto che si prende i suoi tempi e lo fa però sapendo che poi dovrà correre, probabilmente se siete fan sfegatati del fumetto odierete Preacher ma se riuscite ad apprezzare la buona televisione allora saltate su non ve ne pentirete.
Mi raccomando cercate di resistere fino alla fine non ve ne pentirete
Voto: 8