Slow West, è un film del 2015 scritto e diretto da un musicista scozzese, John MacLean, ex Beta Band e The Aliens. Girato tra Scozia e Nuova Zelanda fingendo di trovarsi in Colorado, Slow West, rilegge un genere tipicamente americano, il western, attraverso lo sguardo dello straniero, dietro e davanti la macchina da presa.
Il film racconta di Jay Cavendish, un diciassettenne scozzese (Kodi Smit-McPhee) partito alla volta del Colorado per ritrovare Rose (Caren Pistorius), la ragazza di cui è innamorato, che ha attraversato l’Oceano in fuga con il padre dopo un increscioso incidente. Jay incontra Silas (Michael Fassbender), un ex desperado che dietro una cospicua somma di denaro si offre di difenderlo dalle insidie che piovono da ogni parte e di condurlo a raggiungere la ragazza. Ma su questa pende una taglia di 2000 dollari e, involontariamente, Jay e Silas guidano da lei una serie di bounty killers che vogliono riscuotere la somma.
Ci troviamo davanti al primo lungometraggio dello scozzese John MacLean; il film è un piccolo grande lavoro che colpisce per la capacità di equilibrare l’epica e la crudezza, con la semplicità di un sentimentalismo sempre surreale e mai eccessivamente sdolcinato.
E’ un western atipico, quello che ci consegna il talentuoso regista scozzese, che già nel 2011 si era fatto notare per il suo corto Pitch Black Heist (protagonista sempre Fassbender), premiato con il BAFTA. Slow West si potrebbe definire come una sorta di western di formazione. Il motore della storia sono un adolescente britannico di buona famiglia, una nota stonata nel selvaggio Colorado di fine ‘800, e il suo sogno d’amore. Tutto il resto, per il ragazzo, è accessorio. Slow West è un western che preferisce il gusto per l’attesa alla mera azione, che ha una forte attenzione alla componente paesaggistica, con scorci visivi che catturano al pieno il fascino delle vaste ambientazioni a cielo aperto. Dimostrazione di una grandissima prova anche per il direttore della fotografia che riesce a suggestionare lo spettatore con le sue inquadrature.
Il film risulta visivamente bellissimo e molto curato. Meravigliosi i paesaggi della Nuova Zelanda, pazzesca la fotografia, fantastici i costumi e i look dei vari personaggi, e ottima anche la regia del giovane MacLeane, che si dimostra, senz’alcun dubbio, un regista molto promettente e da tenere d’occhio perché Slow West, oltre ad un essere un incredibile esordio, è uno dei migliori western degli anni 2000. Disponibile in Italia su Netflix dal 1° Agosto 2016. Guardatelo perché è uno dei migliori film del 2015 e il migliore uscito in Italia nel 2016.
VOTO: 8.5/10