Doctor Mirage è un personaggio dell’universo Valiant. Per coloro che non conoscessero questo nome, si tratta del mondo condiviso dai personaggi creati da Jim Shooter a partire dal 1991. L’universo ha avuto una storia editoriale travagliata ma, nonostante non possa competere per fama o successo con i due colossi del genere, riesce a ritagliarsi un suo spazio con personaggi dall’incredibile profondità umana. È questo il caso di Doctor Mirage e del volume che andremo a considerare, degli artisti Jen Van Meter, Roberto De La Torre e David Baron e pubblicato da Edizioni Star Comics.
Il volume omnibus contiene due storie al suo interno: The Death-Defying Dr. Mirage e The Death-Defying Dr. Mirage: Second Lives. I due archi narrativi sono proposti al completo e, al termine di essi, vi è una piccola presentazione della serie di Jen Van Meter.
Il protagonista della serie è in grado di parlare con i morti fin dalla tenera età. Però l’unica persona che non riesce a contattare è lo spirito di suo marito Hwen, deceduto all’apice di una focosa storia d’amore e una brillante carriera televisiva. Non riuscendo a superare il lutto e preoccupata per l’assenza dell’amato, Shan Fong si troverà disposta a tutto pur di scoprire la verità su suo marito. Intraprendendo un viaggio nell’aldilà con poche speranze di ritorno, dovrà affrontare spiriti antichi ed entità che esulano dal concetto di bene e male. Ma i pericoli del regno degli spiriti non saranno i soli, poiché il suo corpo resterà esposto ad ogni pericolo se non custodito.
La seconda storia ruota attorno ad una misteriosa pergamena con il potere di donare un nuovo corpo ai fantasmi, immortale e indistruttibile, lasciando loro poteri paragonabili al divino. Shan Fong dovrà scoprirne i segreti e sventare i piani di un malefico spettro proveniente da un tempo antico, che minaccia sia i vivi che i morti. Questo la porterà a ricorrere a diversi tipi di magia, tra cui quella sessuale, che richiederanno l’intervento di altri esperti dell’occulto.
La sceneggiatura delle due storie è ottima e sfrutta il contesto per affrontare il tema della morte, della sua accettazione e delle persone che rimangono. Shan Fong può vedere e comunicare con gli spiriti dei defunti, cosa che può dare speranza ai loro familiari, permettere di chiudere questioni irrisolte e aiutare a scoprire la verità. Magistrale l’apertura della prima storia, dove la gioia portata dalla dottoressa si scontra con la sua inconsolabilità nel non accettare la scomparsa del marito.
Il disegno è coerente con l’ambientazione e i toni della storia, con un tratto capace di donare quella sensazione eterea agli spiriti e al loro mondo primordiale, antico e selvaggio. I colori freddi della protagonista la portano in risalto rispetto ai colori caldi degli sfondi e dei mondi in cui cammina.
L’andamento della storia è costante e costruito ad arte per non annoiare e non avere punti morti. Persino nei dialoghi apparentemente meno importanti si nasconde un senso di responsabilità nei confronti della morte e della distruzione, legando indissolubilmente la ricerca della verità e brama di potere con distruzione e annullamento. La presentazione della serie, scritta da Jen Van Meter, posta alla fine del volume funge non solo da guida ai personaggi e alla loro situazione psicologica ma anche come approfondimento nei confronti di costumi, usanze e pratiche degli occultisti.
Doctor Mirage è un volume valido che appassionerà e spingerà alla riflessione i coraggiosi lettori che decideranno di dargli una possibilità. La lettura è consigliatissima e potrebbe essere un buon punto di introduzione all’universo Valiant.
[amazon_link asins=’8822608712′ template=’ProductCarousel’ store=’falcon93hid0c-21′ marketplace=’IT’ link_id=’f3783467-63e2-11e8-8ef3-0b29ac78c8a6′]