Quando si parla di reboot di qualunque prodotto audiovisivo, che si tratti di film o serie tv, ci sono sempre timori, da parte dei fan di vecchia data, del tipo “rovineranno un pezzo della mia infanzia”. E’ una cosa comune a tutti, ed il remake di Ducktales non fa eccezione. Prendere dopo trent’anni un prodotto Disney vincitore di un Emmy Award negli anni 80, che ha accompagnato non solo la mia infanzia ma anche la vostra, per farne una nuova serie, è una grande responsabilità.
Ducktales è una serie animata prodotta da The Walt Disney Company, e racconta le avventure di Paperon de’ Paperoni, accompagnato da Qui, Quo e Qua, e da tutti i personaggi che ruotano attorno alla figura di Paperino, affiancati anche da personaggi creati appositamente per lo show. La vecchia serie si divideva in quattro stagioni, per un totale di 100 episodi, un lungometraggio intitolato Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta e due spin-off.
Questa serie si ispira ai fumetti di Carl Barks, una leggenda Disney che, grazie alle produzioni narrative e artistiche dei suoi disegnatori, ha posto le basi di numerosi prodotti di intrattenimento animati che hanno conquistato i cuori dei bambini e degli adulti.
Questo reboot di Ducktales inizierà con una prima stagione composta da 25 episodi, nei quali assisteremo alle rocambolesche avventure intorno al globo del papero più ricco del mondo, Zio Paperone, insieme ai vivaci nipotini Qui, Quo, Qua ed a Paperino, che in questa serie è diventato un personaggio regolare. Tornano anche Bertina Beakley e sua nipote Gaia Vanderquack, il divertente pilota Jet McQuack, il maggiordomo Archie, Cuordipietra Famedoro, Amelia la fattucchiera e tanti altri.
Nel primo episodio ci vengono presentati i protagonisti Paperino, Qui, Quo e Qua, che vivono insieme su una barca attraccata al molo del porto. Paperino non è un marinaio della Marina ed è in cerca di un lavoro per mantenere i suoi scatenati nipoti, Paperon de’ Paperoni è il solito avaro scorbutico e, per un motivo che non ci viene rivelato, Paperone e Paperino non sono in buoni rapporti e non si parlano da anni. Qui, Quo e Qua sono entusiasti nello scoprire di essere nipoti del papero più ricco del mondo. Il trio conoscerà Tata Beakley e sua nipote Gaia, a sua volta felicissima di conoscere i tre nipoti del miliardario. Paperone si sente rimproverare dai giovani paperi di essere una vecchia gloria che ha rinunciato alle sue avventure, e questo riaccende nell’avaro papero lo spirito per l’avventura; decide quindi di organizzare una spedizione per recuperare il Tesoro di Atlantide. Nel frattempo, Gaia fa compiere un piccolo tour ai nipoti fra i tesori di Paperone, durante il quale riescano a causare accidentalmenteil risveglio di un pirata spettrale, un cavallo senza testa ed una spada magica. Solo con l’intervento di Paperone la situazione si risolve, anche se non senza conseguenze. Infatti lo zio causa il risveglio di un drago d’oro, che si dirige verso il deposito per nutrirsi dell’oro al suo interno. Paperone si lancia quindi alla cattura del drago da solo. Il quartetto di paperotti, con il morale a terra per aver distrutto una parte della villa di Paperone, decide di dare una mano al loro zio e con l’aiuto di Jet McQuack, alla guida di un aero, e della Mano di Medusa, salva l’avaro papero che riesce a pietrificare il drago. Il tutto il conclude con un classico tuffo con avvitamento di Paperone nell’oro del suo deposito. Mentre accadeva tutto questo, Paperino ottenenva un lavoro per Cuordipietra Famedoro, rivale in affari di Paperone.
Nel secondo episodio di Ducktales Paperone, Qui, Quo, Qua, Gaia e Jet si dirigono con un sottomarino alla ricerca del Tesoro di Atlantide, obiettivo anche di Cuordipietra Famedoro accompagnato da Paperino, ovviamente all’oscuro del fatto che anche i nipoti abbiano la stessa meta. In questo episodio emergono i caratteri dei tre paperotti: Qui si presenta come il fratello più responsabile del trio (infatti si porta dietro tutto quello che può servire per una spedizione), Quo è più intrepido (durante l’episodio è sempre in prima linea insieme a Paperone) mentre Qua è decisamente il più arguto. Dopo un lungo e movimentato viaggio, dove incontrano un Kraken e Tritoni, i nostri si imbattono nella nave di Famedoro, dove si trova Paperino. Famedoro sfrutta a suo vantaggio l’incontro per seguire il gruppo, insieme ad un piccolo gruppo di mercenari. Arrivati ad Atlantide, Quo decide di andare avanti senza aspettare il gruppo, ma rimane deluso della facilità con cui riesce a superare le trappole della città. Quando Paperino e Famedoro arrivano, il primo si separa dal gruppo del malvagio, per proteggere i nipoti dal gruppo di mercenari che cercheranno di ucciderli. Cuordipietra riesce a prendere il Tesoro di Atlantide, un enorme cristallo rosso, e lascia Paperino, Paperone e Quo in balia di una trappola che rischia di annegarli. Ma Paperone e Quo capiscono che il vero tesoro è ancora lì e prendendolo riescono a salvarsi. Così Paperone torna trionfante, rubando la scena a Famedoro, che nel frattempo aveva convocato dei giornalisti per una conferenza stampa. Alla fine dell’episodio, Paperino, Qui, Quo e Qua vanno a vivere a Villa de’ Paperoni e scopriamo che in passato, Zio Paperone e Paperino erano affiancati nelle loro avventure da Della Duck, la madre di Qui, Quo e Qua.
Per quello che ho potuto vedere dai primi due episodi di Ducktales, sia la regia che la sceneggiatura sono ben studiate per mostrarci già piccole sfaccettature dei personaggi, dando un tono un po’ maturo per gli adulti (come Zio Paperone, Paperino e Tata Beakley). In base al punto di vista, la linea d’orizzonte cambia e, giocando su questo aspetto, gli ambienti cambiano e si deformano: abbiamo spazi ampliati quando si utilizza il punto di vista dei paperotti, al posto di un più “normale” punto di vista quando vediamo l’ambiente con gli occhi degli adulti. Alcuni personaggi sono cambiati nel carattere rispetto alla serie “classica”, come Gaia e Tata Beakley, mentre ad altri è stato aggiunto qualche tratto distintivo, come nel caso di Qui, Quo e Qua.
Lo stile grafico riprende i canoni attuali delle serie animate: uno stile squadrato, colori a tinta unita e con molti richiami ad elementi vintage. Ho apprezzato le scelte del character design del trio, molto funzionale nel farci riuscire finalmente a distinguere i tre fratelli. Ci sono molte gag che fanno ridere e che si rivelano adatte ad un pubblico di tutte le età.
Lo consiglio a chi, come me, ha visto la serie originale ma anche alle nuove generazioni, perché non ha nulla da invidiare alla serie originale e, anzi, potrebbe rivelarsi addirittura migliore partendo con quella che sembra essere una marcia in più.
La serie di Ducktales è composta da 25 episodi da 22 minuti ed arriverà in esclusiva su Disney Channel (canale 613 di Sky) dal 26 novembre, ogni domenica alle 19:45.