[Recensione] Legion 2×01 – Il ritorno del Mutante più pericoloso del mondo

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Legion

Ieri sera è tornata su FOX, Legion, la serie co prodotta da Marvel Television e FX basata sul personaggio di Legione del franchise degli X-Men.

David Haller (Dan Stevens) è scomparso da ormai un anno e i Mutanti di Summerland: Syd, Cary/Kerry, Ptonomy e Melanie sono entrati a far parte della Divisione 3, condividendo ora l’obiettivo di fermare per sempre Ahmal Farouk aka Shadow King e proteggere l’umanità da quegli altri pericoli Mutanti che non vogliano adeguarsi alla vita pacifica; David riapparso misteriosamente sarà trasportato al Quartier Generale della Divisione 3 e interrogato per scoprire cosa gli sia successo in quest’anno. I più dubbiosi sul ritorno del potente Mutante sono Ptonomy e Clark (Hamish Linklater), uno dei membri che della Divisione che davano la caccia ai Mutanti nella prima stagione.

Il primo episodio di questa seconda stagione si dimostra poco più che un’introduzione al nuovo status quo, che è anomalo per lo spettatore tanto quanto per David; in parte dunque viene facile essere diffidenti come lui nei confronti di questa “alleanza”.  Lo spettatore però non può che in parte essere d’accordo con le preoccupazioni della Divisione 3 a proposito del ritorno di David poiché Farouk è ancora a piede libero e aveva dei legami con il ragazzo sin dalla sua infanzia.

Il virus misterioso che sembra seguire Shadow King dovunque vada rientra tra le rappresentazioni più aberranti e inquietanti che abbiamo avuto modo di vedere in Legion, ottimo il lavoro del creatore del design che l’ha costruito, perché rende benissimo la viscidezza di un essere tanto potente e malvagio come Farouk, che fa quello che fa, solo per il proprio piacere e non per altro.

La puntata si muove tra specchi distorti e deformanti che mostrano a seconda di chi è il protagonista della scena una qualche “versione della realtà” che gli sta intorno, stratagemma già usato nella prima stagione che qui cela, da una parte le intenzioni di David e dall’altra mostra il subdolo Farouk insinuarsi nel mondo nei 362 giorni in cui Haller è stato tenuto lontano dalla terra. Tra luci stroboscopiche, battaglie a tempo di musica e passi di danza, David ci riporta di nuovo in questo mondo che abbiamo lasciato un anno fa, ma che ancora sentiamo ci appartenga. Forse è proprio questa un’altra delle forze della serie che in questa prima puntata torna prepotentemente la voglia di raccontare solo quei personaggi e quel mondo, senza altri dettagli o fan service, ma solo come obiettivo quello di continuare a costruire quel mondo che in maniera così semplice e anche scioccamente, gli spettatori hanno adorato in quella prima stagione.

 

 Non c’è molto di più da dire su questa prima puntata, è un’introduzione convincente e che mette sicuramente di nuovo a proprio agio gli spettatori che si trovano di nuovo immersi nel mondo di Legione, che seppur mantenga degli elementi del mondo degli X-Men, ha col tempo creato attorno a sé un micro cosmo che non necessità di loro per funzionare.

Sarà sicuramente interessante vedere come la serie procederà ora che i due obbiettivi, rispettivamente di David e dei suoi nuovi colleghi, corrispondono in parte.

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