Spider-Man: Far From Home di Jon Watts – In vacanza con Spider-Man | Recensione

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Spider-Man: Far From Home

Spider-Man: Far From Home, secondo capitolo dell’Arrampicamuri di Tom Holland, diretto da Jon Watts, si configura come la pellicola finale della Fase Tre del Marvel Cinematic Universe e soprattutto come seguito diretto di Avangers: Endgame, film conclusivo della saga dei Vendicatori. Il film, come il suo predecessore, mantiene intatte l’ironia e la leggerezza della narrazione addentrandosi però questa volta di più nella mente e nel cuore di Peter Parker.

Sono trascorsi solo pochi mesi dagli eventi narrati in Endgame, dove improvvisamente la metà della popolazione scomparsa sul pianeta ritorna dopo cinque anni in un “blip”, termine tecnico usato per indicare tutti coloro che erano stati cancellati dallo schiocco di dita di Thanos. Peter Parker (Tom Holland) è tornato alla sua quasi normale vita da adolescente, insieme a sua zia May (Marisa Tomei), il suo migliore amico Ned (Jacob Batalon) e alla ragazza che tenta disperatamente di conquistare, MJ (Zendaya). Le cose sembrano stranamente andare nel verso giusto, fin quando la scuola non organizza un viaggio in Europa che sembra essere l’occasione perfetta per Peter di trascorrere più tempo con MJ. Proprio durante la gita, però, Peter e i suoi compagni dovranno affrontare una nuova minaccia che sembra intenta a voler distruggere il mondo una volta per tutte.

Il nuovo film di casa Marvel aveva un compito fondamentale, essere il degno erede di Endgame, film campione di incassi e soprattutto pellicola conclusiva di una saga lunga ormai più di undici anni. Non solo riesce ad adempiere perfettamente al suo dovere ma riesce ad innalzare ancora una volta la qualità dei film Marvel ad un gradino superiore.

Spider-Man: Far From Home, non è “solo” un cinecomic, è un film comico. Perché sì, Far From Home è molto divertente, caratterizzato da un’alternanza di momenti ironici a momenti più seriosi, perfettamente equilibrati, che in qualche modo fanno dimenticare gli eventi drammatici appena trascorsi in Endgame; è una commedia romantica, dal sapore splendidamente anni ’80, con momenti romantici mai patetici, dove tutta l’insicurezza, la timidezza ma soprattutto la dolcezza di Peter Parker trapelano, regalando allo spettatore momenti davvero memorabili; ma soprattutto è un racconto di formazione, dove il superamento del lutto, se pur in maniera non esasperata, è il motore centrale dell’azione.

Spider-Man: Far From Home è la storia del viaggio di Peter in Europa, tra i canali di Venezia, Praga, Berlino e Londra ma, allo stesso tempo, è un percorso interiore, di crescita, che porrà Peter di fronte alle proprie insicurezze e  paure, che lo faranno dubitare di sé stesso e dell’eroe che in realtà è. Far From Home è anche il debutto nell’Universo Marvel di Jake Gyllenhaal che nel film interpreta Quentin Beck, un supereroe affascinante quanto misterioso proveniente da un’altra dimensione che Peter e i suoi compagni di viaggio rinominano Mysterio. Quentin collabora con lo S.H.I.E.L.D. e saranno proprio Nick Fury (Samuel L. Jackson) e Maria Hill (Cobie Smulders) a presentarlo a Peter. Mysterio sembra conoscere molto bene la minaccia che incombe sulla Terra perché pare essere la stessa che ha distrutto la sua Terra di origine, portandogli via l’intera famiglia.

Tornano anche in questo secondo capitolo l’attrice e cantante Zendaya, nei panni di MJ, e Jacob Batalon nei panni del migliore amico di Peter, Ned. Al secondo è affidata quasi l’intera parte comica della pellicola, che non risulta essere troppo invadente ma perfettamente distribuita e amalgamata con tutta la durata del film, quasi come a voler fungere da controparte alla drammaticità degli eventi narrati in Endgame.

La vera sorpresa questa volta è Zendaya, che regala un’interpretazione di MJ nuova e quasi completamente reinventata rispetto ad Homecoming. Se nella prima pellicola il suo contributo è quasi completamente dimenticabile, questa volta la sua interpretazione risulta essere decisamente più fresca ed incisiva. Il lato annoiato e scontroso della ragazza lascia spazio ad un animo sensibile e timido che farà breccia nei cuori degli spettatori. Per la prima volta in veste di co-protagonista nel franchise di Spider-Man, anche Jon Favreau nei panni di Harold “Happy” Hogan, apparso anche in Homecoming, ma decisamente più presente in Far From Home.

Spider-Man: Far From Home, scritto da Chris McKenna spicca principalmente per il suo montaggio sonoro caratterizzato da momenti di assoluto silenzio alternati a momenti di caos e per le sequenze d’azione che vedono una Venezia completamente distrutta e una Londra invasa da droni-killer. Mysterio e Spider-Man saranno coinvolti in due falsi piani-sequenza assolutamente mozzafiato che entreranno sicuramente a far parte delle migliori sequenze d’azione mai realizzate all’interno di un cinecomic. Lodevole è la regia si Jon Watts, che si era già distinto per l’ottimo lavoro svolto in Homecoming. In questa pellicola riesce addirittura ad alzare il proprio livello, regalando movimenti di macchina fluidi e puliti anche nelle scene d’azione più caotiche che non risultano mai confusionarie e quindi noiose. Il montaggio serrato del film, sopratutto nelle scene di battaglia, unito alla perfetta colonna sonora, regalano momenti di puro godimento visivo. Ottima la scelta di bilanciare momenti d’azione a momenti comici a momenti romantici che non risultano quasi mai prolissi. Ottima la fotografia luminosa e brillante di Matthew J. Lloyd che nelle scene in esterna, sopratutto a Venezia e Praga regala inquadrature da cartolina.

In conclusione Spider-Man: Far From Home è la chiusura perfetta e soprattutto inaspettata della Fase Tre del Marvel Cinematic Universe e sopratutto il degno erede di Avengers: Endgame. Caratterizzato dalla sua immancabile ironia, lo Spider-Man di Tom Holland è sicuramente quello più vicino all’amatissimo fumetto di Stan Lee e Steve Ditko. Tom Holland si riconferma ancora una volta l’attore perfetto per vestire i panni dell’ “amichevole Spider-Man di quartiere” e, insieme a lui tutto il cast di questa nuova avventura, sembra aver fatto un salto di qualità.

Come ogni film Marvel, la pellicola presenta due importantissime scene post-credit, quindi vietato alzarsi fino alla fine!