Dopo il gran successo riscosso con Free Guy – Eroe per gioco, l’accoppiata Ryan ReynoldsShawn Levy è tornata insieme, questa volta per un film destinato alla piattaforma NetflixThe Adam Project è una pellicola di fantascienza che mescola azione, ironia e sentimento, come spesso accade nei lungometraggi di Levy, basti pensare a Una Notte al Museo.

Adam Reed (Walker Scobell), 13 anni, è ancora in lutto per la morte improvvisa di suo padre un anno prima quando una notte entra nel suo garage e trova un pilota ferito (Ryan Reynolds) che si nasconde lì. Questo misterioso pilota si rivela essere la versione più vecchia di sé stesso proveniente dal futuro, dove il viaggio nel tempo è agli albori, ha rischiato tutto per tornare indietro nel tempo in una missione segreta. Insieme devono iniziare un’avventura nel passato per trovare il padre (Mark Ruffalo), sistemare le cose e salvare il mondo. Adam sia giovane che adulto, farà i conti con la perdita del padre e avrà la possibilità di curare le ferite che lo hanno plasmato.

Il film è un blockbuster divertente e veloce che riesce in un’ottima durata (106 minuti compresi titoli di coda) ad essere un film di formazione che convince soprattutto a livello emotivo. Levy in tutta la sua carriera ha sempre portato un cinema non difficile e che riesce ad avere appeal su qualsiasi tipo di pubblico. Questo progetto è principalmente rivolto ad un pubblico giovane, vista anche la linearità della storia, non particolarmente originale.

Non c’è una grande sorpresa neanche a livello di interpretazioni, nessuno porta in scena un personaggio fenomenale, Ryan Reynolds interpreta sempre il suo prototipo di carattere, un uomo dalla battuta pronta, simpatico e romantico. Troviamo poi Zoe Saldana in un ruolo più contenuto rispetto al suo solito, una cattivissima Catherine Keener che porta in scena bene questa villain davvero interessante ma veramente poco approfondita, colpa forse della durata del film che non gli permette di saper dare le vere motivazioni alle sue azioni. Fa molto piacere invece rivedere insieme Jennifer Garner e Mark Ruffalo. Dopo aver condiviso lo schermo nella commedia cult “30 anni in 1 secondo” si ritrovano nuovamente insieme in un film dove si parla di nuovo di viaggi nel tempo; per loro due si tratta sempre di parti ridotte seppur importanti, ma sono quelli di cui ci si ricorda di più a fine visione.

Un plauso va anche al vero protagonista del film insieme a Reynolds: l’esordiente Walker Scobell che, seppur non portando una grande performance, riesce comunque a sorreggere un intero film sulle sue spalle, cosa non da poco. Gli effetti speciali non sono particolarmente innovativi, oseremo dire che l’arma che Reynolds usa nel film è praticamente un plagio non dichiarato delle spade laser di Star Wars. La colonna sonora è ben utilizzata e la canzone Let my love open the door c’entra davvero l’obbiettivo.

The Adam Project è il tipico film Netflix, quel tipo di lungometraggo che sembra che la sala non voglia più accogliere. Riesce ad essere un prodotto di intrattenimento leggero e che seppur banale in quello che racconta, si lascia guardare anche grazie ad una durata ottima e ad un cast di attori che saprà coinvolgere molto pubblico. Da vedere, se possibile, in compagnia della propria famiglia!


The Adam Project è disponibile su Netflix a partire dall’11 marzo. Ecco il trailer del film:

RASSEGNA PANORAMICA
The Adam Project
7
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Ho 23 anni, vivo a Perugia e studio a Roma. Dirigo, scrivo e produco cortometraggi per la Nostalghia Prod., società di produzione da me creata e diretta. Ho all' attivo 16 cortometraggi diretti da me, oltre che altri 16 solamente prodotti. Scrivo e collaboro per RedCapes.it da Gennaio 2019.
the-adam-project-il-nuovo-fanta-action-di-shawn-levy-con-ryan-reynolds-recensioneThe Adam Project è il tipico film Netflix, quel tipo di lungometraggo che sembra che la sala non voglia più accogliere. Riesce ad essere un prodotto di intrattenimento leggero e che seppur banale in quello che racconta, si lascia guardare anche grazie ad una durata ottima e ad un cast di attori che saprà coinvolgere molto pubblico. Da vedere, se possibile, in compagnia della propria famiglia!

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