Potrei spendere ore intere a parlarvi dei capitoli terzi di una trilogia, spesso deludenti, o non all’altezza del predecessore…ma non essendo questo il caso ed essendo noi alla fine della maratona…lasciamo parlare i fatti.
Warped! Anzi, TELETRASPORTATO!
Oh bene! Siamo arrivati a Crash Bandicoot 3: Warped. Il capitolo che tutti ricordano con maggiore enfasi e il primo che moltissimi hanno giocato. Quello che tutti amano e che viene associato maggiormente al brand di “Crash Bandicoot”. Nessun “Dominio sui mutanti” può reggere, se scende in capo un titolo del genere. Ma sarà davvero all’altezza di questa incredibile fama? Vediamo.
Piccola nota: prima che qualcuno mi frantumi i cosiddetti con varie mail (indirizzo: 88migliasoniche@gmail.com) con su scritto che ho dimenticato questo o quel dettaglio (in teoria questi articoli sarebbero una sorta di Amarcord e invito al gioco), lo dico subito. Nel menù principale premete:
“Su-su-giù-giù-sinistra-destra-sinistra-destra-quadrato….e voilà”.
Buon natale anticipato.
Anzi! Vi svelo un ulteriore trucco che potrebbe interessarvi. Se rimanete per molto tempo nel menù principale, partirà la modalità DEMO (che mostra specifici livelli del gioco). Quando si arriva alla terza demo, tenete premuto triangolo (ora state giocando) e andate subito alla Warp Room (start seguito da select). In questo modo avrete tutti i poteri di Crash senza nemmeno uno sforzo! Bene, basta insegnarvi a cheatare, passiamo alla storia di questo terzo capitolo.
NOTA: Il finale canonico stavolta è quello segreto, ottenibile collezionando tutte le gemme (colorate o meno). In questo finale N. Brio era riuscito a distruggere, con l’aiuto delle gemme, la grande stazione spaziale (Cortex Vortex) di Cortex e quindi sventare i piani del malvagio zuccapelata.
Bene, avete capito l’antefatto? Ecco…colpo di scena! Dei detriti, pezzi grossi di questa stazione spaziale precipitano sulla terra. Uno di questi va a schiantarsi contro un antico monumento…una risata malvagia ha eco in quel luogo. Si tratta di Uka Uka, fratello malvagio di Aku Aku (che adesso ha voce e personalità propria), rinchiuso secoli prima per liberare il mondo dalla malvagità…di una maschera rituale…cattiva.
Uka Uka salva Cortex dal suo errare nello spazio e, infuriato, fa una bella ramanzina al povero scienziato (che frigna come una donnicciola). COLPO DI SCENA! Cortex ha sempre lavorato per Uka Uka…che ricordiamo essere stato fino a quel momento imprigionato. Non solo! Lo stregone mascherato (e senza faccia) ha un nuovo piano per conquistare il mondo. Viene quindi introdotto il Dottor Nefarious Tropy, abbreviato in N.Tropy (altra battuta che capiranno in 2 persone). Tropy è un signore del tempo (proprio come me o come quella bieca imitazione britannica) e presenta la sua invenzione, una sorta di macchina del tempo che servirà a recuperare i cristalli in varie ere temporali, prima che Crash li recuperi nel 2, e prima che venissero sparsi per l’universo alla fine del precedente gioco. L’azione passa quindi ad Aku Aku che, con voce preoccupata e…italianeggiante, informa Crash e Coco della minaccia incombente. Quindi è gara contro il tempo (letteralmente) per recuperare i cristalli prima di Cortex, Uka Uka, Tropy e tutti gli altri.

Anche in questo caso, pur essendo completamente insensata ed esagerata, la storia di fondo risulta un ottimo pretesto per mandare Crash (e Coco) nella loro più grande quest di sempre: a spasso nel tempo!
Parliamo quindi delle migliorie che sono presenti in Warped. Mmh…potrei riassumere il tutto in una semplice frase:
“Warped è Cortex Strikes Back sotto steroidi”

Cosa intendo dire con questo? Dopo il prototipo che era il primo capitolo e il capolavoro che gli è succeduto, l’unica via per migliorare ulteriormente l’esperienza era prendere la formula e…imbottirla…sotto ogni punto di vista.
Qualche esempio? Crash viaggiava per il mondo? Ora viaggia nel tempo. Crash era da solo? Ora c’è Coco ad accompagnarlo. La musica era buona? Pompiamo ancora più temi interessanti. Crash aveva nuove mosse? Ora ha delle abilità che verranno sbloccate alla sconfitta di ogni boss. C’era una buona varietà di livelli? Overdose di idee e concept nuovi per Warped! Persino le possibili morti di Crash sono state decuplicate (e rese molto più divertenti). Potrete essere baciati da un principe, tagliati a metà, diventare angeli che suonano didgeridoo e così via.
Tutto ciò che aveva funzionato nel secondo capitolo, qui torna con più contenuto.

A livello di gameplay lo scheletro di Cortex Strikes Back è presente senza grandi cambiamenti. La spanciata è presente, le mosse originali? Tutte qui. A rendere interessante questa terza release però è un altro elemento nuovo…le sopracitate abilità sbloccabili. Noterete, dal centro della Warp Room, come davanti a voi si aprano 5 mondi diversi. Ognuno di questi è gestito da un boss: Tiny Tiger (che ritorna dal secondo capitolo fino all’epoca romana), Dingodile (la fusione tra un coccodrillo e un dingo armato di lanciafiamme), N. Tropy stesso, N. Gin (in versione Gundam) e infine Cortex e Uka Uka (in un’epica battaglia finale). Alla fine di ciascuna boss fight, piuttosto ben calibrate, vi verranno donate nuove abilità. Nello specifico? Una spanciata speciale per distruggere casse fortificate, il doppio salto, un attacco vortice più lungo, un bazooka a frutti Wumpa e…corsetta.
Ma andiamo avanti!

Che tipo di livelli ci troveremo davanti? Partiamo dicendo che questi sono 30 in tutto (contando le aree segrete). In Warped troverete non solo diversi setting, offerti dalla possibilità di viaggiare nel tempo, ma anche diversi stili di gioco! Qualche esempio? Crash visiterà il medioevo, fondali marini (Atlantide?), Muraglia cinese, preistoria, Arabia (dalle mille e una notte?), prima guerra mondiale e così via…non mancano nemmeno livelli ambientati…nel futuro. Per quanto vada a cozzare con il “recuperiamo i cristalli prima che Crash li trovi in Cortex Strikes Back”…non si può che apprezzare l’intenzione.
Allo stesso tempo, ai momenti puramente action-platform, si alterneranno sezioni più arcade, come quelle aeree durante la grande guerra, quelle in cui guideremo un dinosauro in miniatura (o scapperemo da un gigante triceratopo), quelle di corsa a ostacoli o a cavallo di una moto d’acqua (in entrambi i casi controllerete Coco). Non mancano nemmeno le tanto odiate corse di moto on-the-road, in cui ogni errore potrà esservi fatale (forse un anticipo di CTR?).
Quasi dimenticavo! Tra i vari collezionabili abbiamo ovviamente i cristalli (fondamentali per proseguire), le gemme (con la stessa cripticità del precedente capitolo) e una new entry: le reliquie! Dopo aver completato un determinato livello, riaccedendoci ci verrà detto che sarà possibile tentare di…fare una prova a tempo (in base al nostro record potremo raccogliere una reliquia normale, d’oro o di platino). Mi chiedo come mai non abbiano pensato di aggiungerla già ai tempi del 2.
Insomma, un pacco completo che include ore e ore di divertimento!

Apprezzabilissima anche la scelta di aggiungere qualche filmato di intermezzo in più e soprattutto delle conversazioni tra noi e Aku Aku o i nostri nemici (simili a quelle con Cortex del precedente capitolo). Quel tipo di dettaglio che aiuta a ricreare l’atmosfera de “corsa contro il tempo” e soprattutto ci ricorderà il motivo della nostra quest! Inoltre, incredibile a dirsi, servirà a dare maggiore personalità ai boss che sfideremo. Ad esempio con Tiny Tiger, primo boss del gioco, parleremo ben 2 volte prima di sfidarlo. Queste occasioni ci daranno la possibilità di scoprire più del suo carattere aldilà del semplice “dopato armadio a 3 ante”.
Adoro in particolare l’introduzione alla boss-fight di Dingodile (con pinguino incluso).

Aggiungo anche che persino il doppiaggio ha fatto un passo in più! Certo, in italiano rimane dannatamente risibile, tuttavia siamo passati da 3 a 4 doppiatori! Ringrazio soprattutto Andrea Piovan (voce di Liquid nel primo Metal Gear Solid), per avermi regalato ore di risate nelle bossfight di Dingodile e N. Tropy (sentirlo spazientito è qualcosa che va oltre l’umana concezione). Dimenticavo di segnalare la presenza anche di Alessandro Ricci, doppiatore italiano di Solid Snake che…beh…tanto “divertimento” mi ha donato.

Il resto del lato audio, cioè la colonna sonora, è indescrivibile. Il tema principale, che tutti conosciamo, è uno dei più accattivanti che potreste aver sentito sulla prima console Sony e il resto della Ost si difende piuttosto bene. Graficamente invece non c’è molto da segnalare. Già il precedente capitolo era ottimo e possedeva uno stile accattivante, Warped non fa che confermare la bontà in tal senso.
Concludo dicendo che, per quanto mi riguarda, Warped possiede solo un piccolo, per molti debilitante, difetto. Tenetevi pronti…si tratta del capitolo più facile della trilogia. Se l’originale proponeva una sfida fin troppo masochistica e Cortex Strikes Back bilanciava il tutto, Warped ha senz’altro la colpa di aver abbassato il tiro. La difficoltà è perfettamente calibrata per un videogiocatore più giovane (che comunque dovrà impegnarsi), ma un gamer di vecchia data ed esperto dei platform potrebbe rischiare di trovare alcuni livelli troppo semplici (il discorso cambia quando si ricerca il 105% di completamento o la prova a tempo migliore, ovviamente).

Comunque si tratta di un semplice neo, su quello che rimane, ancora oggi, come il miglior titolo della saga dedicata al marsupiale arancione. Sono fermamente convinto che, se il secondo e il terzo capitolo della trilogia venissero racchiusi in una collection (magari con l’aggiunta di Crash Team Racing), ci troveremmo di fronte ad uno dei giochi migliori mai fatti, tranquillamente piazzabile nella top 10.
Per il resto, cosa posso dire? Tutto questo è cominciato con l’annuncio della remastered per Ps4 di questi 3 titoli classici. Pare quindi che qualcuno abbia sentito il mio desiderio (e tastato i soldi nel mio portafogli) e voglia realizzare questa oscura fantasia. Ammetto che, specie per il videogiocatore odierno, un titolo come Crash Bandicoot Warped possa sembrare superato e per molti versi banale (non ha certo la storia di un classico della letteratura o di Portal 2), ma ha delle doti equivalenti che non possono e non devono essere ignorate.
C’è un motivo per cui un titolo come Warped ha conquistato intere generazioni. Potreste pensare ad una sola ragione o a una serie di motivi correlati, ma la verità è che ancora oggi, forse, c’è ancora spazio e per un povero esperimento come Crash. O forse, in mezzo a tanta mediocrità da parte del mercato moderno, il tocco di Naughty Dog, riesce ancora a incantare. Forse è anche per questo motivo che, i vari remake e reboot della saga non hanno avuto successo. Perchè Crash è uno e trino, perchè Crash è morto per i vostri peccati, perchè Crash si è fatto uomo (circa), perchè non ti ha mai chiesto di pregare in suo onore, perchè, dopotutto, è solo un povero bandicoot in cerca delle coccole di una nuova generazione di appassionati.