Correva l’anno 1987: un brillante autore di videogiochi, Hironobu Sakaguchi, ed un altrettanto promettente compositore, Nobuo Uematsu, prendevano parte alla realizzazione del primo videogioco di una saga che, negli anni, è diventata il termine di paragone per un intero genere, il JRPG. Stiamo ovviamente parlando di Final Fantasy, la più famosa saga di JRPG di casa Square Enix (precedentemente Squaresoft) che, tra tanti alti, alcuni altissimi e qualche basso, ci accompagna da oltre trent’anni. Il dinamico duo ha spesso collaborato alla realizzazione dei giochi della saga e, più recentemente, si è dedicato ad un progetto che, agli occhi di un non addetto ai lavori, potrebbe ricordare decisamente un capitolo di Final Fantasy: stiamo parlando di Fantasian, il nuovo, ambizioso titolo della software house Mistwalker, fondata dallo stesso Sakaguchi dopo l’abbandono di Square e che, negli anni, ha regalato ai giocatori tre titoli decisamente indimenticabili ed indimenticati, ovvero Blue Dragon, Lost Odissey e The Last Story.

Fantasian
A prima vista, una via di mezzo tra Final Fantasy 7 e Nier: Automata

Fantasian, tuttavia, è un nuovo progetto, ancora più ambizioso per molti versi: si tratta di un gioco per dispositivi mobile iOS, disponibile su Apple Arcade, il servizio a pagamento di casa Apple, che in questi giorni ha raggiunto la bellezza di 180 titoli in catalogo. Ricordiamo che Apple Arcade ha un costo di 4,99 euro al mese o di 49,99 euro l’anno, e permette di giocare a tutti i titoli presenti in catalogo, senza costi aggiuntivi. Fantasian, va detto, anche solo per la sua particolarissima realizzazione tecnica, vale decisamente la spesa, senza dimenticare che il catalogo di Apple Arcade sta diventando decisamente interessante, con titoli come Oceanhorn Chronos Dungeon, giusto per citare un altro gioco decisamente valido aggiunto di recente.

Il nuovo titolo creato da Sakaguchi e Uematsu, tuttavia, si attesta su livelli decisamente più alti. Ma andiamo con ordine.

Fantasian, fin dai primi momenti, sembra davvero un capitolo della saga di Final Fantasy: abbiamo un protagonista dall’aspetto efebico, armato di una spada, con un abbigliamento che ci aspetteremmo in un capitolo della saga Square (e che, a tratti, ricorda lo stile di Nier: Automata), catapultato in un mondo super tecnologico, popolato da macchine senzienti, subito alle prese con scontri per sopravvivere. Inoltre, Leo, questo il nome del protagonista, non ha ricordi del suo passato. Insomma, una sana dose di clichè già visti e rivisti in moltissime produzioni del genere. Andando avanti nell’avventura, incontrerà Kina, una ragazza solare, dotata di misteriosi poteri magici, con un passato particolare, che potrebbe ricordare, e la cosa è sicuramente voluta, Aerith, l’indimenticabile ed indimenticata ragazza dei fiori di Final Fantasy 7. In tutto questo, la più classica delle minacce incombe sul mondo, mentre Leo riscopre il proprio passato e Kina affronta la realtà sulla sua esistenza. Incontrando nuovi amici e altrettanti nemici, i nostri protagonisti scopriranno da dove nasce la terribile minaccia che attanaglia il mondo e proveranno ad opporvisi.

Fantasian
Si, a chiunque ricorderà Aerith!

Se tutto questo vi sembra banale e già visto, non possiamo darvi torto, ma possiamo dirvi che potete e dovete andare oltre alle apparenze: Fantasian, infatti, al di là degli elementi già visti, è un autentico gioiello.

Partiamo dalla componente visiva e grafica: se, da un lato, abbiamo dei personaggi (e avversari) realizzati con modelli poligonali che, almeno su dispositivo mobile, sono decisamente ben concepiti, anche se si potrebbe fare meglio per il design dei mostri, abbastanza banalotti, per quanto riguarda le ambientazioni siamo di fronte al primo elemento che rende il gioco davvero interessante. Le ambientazioni, infatti, sono diorami, creati realmente e poi fotografati, scansionati e renderizzati, dando vita ad un mix che, salvo qualche rara eccezione, è decisamente evocativo ed apprezzabile.
Inoltre, le sequenze di flashback e ricordi di Leo e Kina sono realizzati in prosa, accompagnati da illustrazioni poetiche ed evocative. Forse ci si poteva aspettare qualcosa di più dalla fluidità nel cambio di inquadratura, ma stiamo pur sempre parlando di un gioco che gira su dispositivi mobile, per quanto avanzati a livello hardware e software.

Passiamo poi a quello che, inequivocabilmente, è il pezzo forte di Fantasian: Nobuo Uematsu non sbaglia mai un colpo, e crea una colonna sonora che, tra un rimando e l’altro a temi già sentiti nei precedenti lavori, pur senza sfociare mai nella citazione a se stesso, accompagna perfettamente ogni momento di gioco. Inutile dirlo, il tema portante delle battaglie, così come capitava in Final Fantasy, diventerà la “musichetta” che fischietterete in continuazione. Ancora più inutile rimarcare come il livello si alzi ulteriormente quando arrivano i momenti epici: dall’autore di Liberi Fatali, Dark Messenger, To Zanarkand e One Winged Angel, vi aspettavate forse qualcosa di diverso?

Infine, l’aspetto più importante in quasi ogni videogioco, il gameplay: Fantasian mescola i più classici combattimenti a turni tipici dei JRPG con un’interessante meccanica di puntamento. Ogni personaggio, infatti, avrà, in base alle sue caratteristiche, la possibilità di indirizzare i propri colpi secondo una traiettoria che permetterà di colpire più nemici. Leo, ad esempio, colpendo in linea orizzontale potrà attaccare più nemici in linea retta, mentre la magia di Kina avrà una traiettoria curva che, se usata correttamente, devasterà intere file di nemici.
L’esplorazione, altra parte fondamentale di un JRPG, è forse l’unica nota un po’ più dolente, non tanto per la varietà di ambienti e luoghi nascosti da esplorare per scoprire segreti, forzieri e casse da aprire (ne troverete di generici, ma anche diversi tipi speciali di contenitori che richiedono una specifica chiave, droppabile dai mostri avversari, per poter essere aperti), quanto per la poca fluidità nello switch di telecamere che, a volte, vi procurerà un po’ di fastidio.

Fantasian
Classicissimo combat system a turni con qualche variazione sul tema decisamente interessante

Menzione d’onore, sempre parlando di gameplay, per la trovata del Dimengeon: in sostanza, attivando questo particolare oggetto, potrete evitare i famigerati incontri casuali tipici del genere, spedendo i mostri che avreste incontrato in un’altra dimensione. Ovviamente, raggiunto il limite di mostri evitati, vi toccherà combatterli tutti in una volta: un buon modo per dedicarsi all’esplorazione e scegliere quando darsi al farm di esperienza, come sempre necessario in questo genere di titoli. Infine, un altro aspetto, in questo caso fondamentale, è la perfezione del sistema di controllo: il touchscreen dei dispositivi Apple (abbiamo provato il gioco sia su iPhone 11 che su iPad, consigliatissimo per godersi al meglio le splendide ambientazioni e le cutscene, oltre che per una maggiore comodità) si rivela perfetto sia per l’esplorazione che per i combattimenti, non facendo sentire la necessità di un controller, comunque supportato.

Fantasian si dividerà in due capitoli: questo è il primo, con una durata di circa venti ore, ed il secondo dovrebbe arrivare verso fine 2021, ed avere una durata simile. Questo primo capitolo convince decisamente, grazie ad una realizzazione tecnica assolutamente valida, idee interessanti ed una colonna sonora strepitosa. Se il secondo capitolo confermerà quanto di buono visto nel primo, potremo dire con assoluta certezza che i due padri di Final Fantasy avranno fatto centro, ancora una volta.

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