Dopo esser stato rimandato per diverse volte, il grande pubblico era in trepidante attesa per Fast & Furious 9 – The Fast Saga, appunto il nono capitolo del franchise con protagonista Vin Diesel nei panni di Dominic Toretto e di tutti gli altri personaggi che formano quella che è, a tutti gli effetti, una vera e propria famiglia. Ormai, dopo questo capitolo, mancano soltanto altre due pellicole alla conclusione della saga iniziata ormai vent’anni fa e che è andata avanti, veramente, un quarto di miglio alla volta.

Dom (Vin Diesel) e Letty (Michelle Rodriguez) si sono ritirati a vita privata assieme al piccolo Brian. I due però verranno contattati da Tej (Ludacris), Ramsey (Nathalie Emmanuel) e Roman (Tyrese Gibson) perché la famiglia deve tornare in azione per investigare su una trasmissione video arrivata dal Signor Nessuno (Kurt Russell): il velivolo che si occupava del trasferimento di Cipher (Chalize Theron) è stato attaccato e sembra che il tutto sia dovuto ad un complotto a risonanza mondiale guidato dal più abile assassino e pilota ad alte prestazioni mai incontrato: il fratello rinnegato di Dom, Jakob Toretto (John Cena).

Fast & Furious 9 vede nuovamente in cabina di regia Justin Lin, che nel franchise aveva già diretto Tokyo Drift, Solo Parti Originali, Fast & Furious 5 e Fast & Furious 6. Dopo alcuni capitoli più autoconclusivi, la svolta che ha reso F&F ciò che è ora è stata data proprio dal regista taiwanese, che con il quinto capitolo ha dato sicuramente più spesso e profondità alla storia e ai personaggi, ma ha anche indirizzato la serie di film verso soluzioni visive sempre più verso il limite dell’assurdo, con scene che sarebbero state impensabili nei contesti decisamente più urbani e piccoli iniziali rispetto alla mastodonticità degli ultimi capitoli. Non a caso, se si dovessero vedere il primo e l’ultimo titolo del franchise probabilmente, se non per i personaggi, nemmeno sembrerebbero pellicole appartenenti alla stessa serie.

Questo nono capitolo, purtroppo, è molto più simile al film precedente, che ai capitoli dal quinto al settimo o allo spin-off Hobbs & Shaw, che anzi, può proprio esser preso come metro di paragone. Il film con protagonisti Dwayne Johnson e Jason Statham è sì molto improntato all’assurdo dell’azione, ma il tutto è posto all’interno di una cornice fatta da una narrazione che non si prende sul serio e improntata decisamente ad un lato comedy. Sembra assurdo dirlo ma pare che il problema principale di quello che è ora Fast & Furious siano proprio Dominic Toretto e Vin Diesel: il personaggio, e la sua interpretazione, risultato decisamente troppo seriosi nell’approccio a un film ed a uno storytelling come quello di Fast & Furious 9 nello specifico. Dom è sì un uomo serio, costantemente accigliato e desideroso di vendetta perché iperprotettivo nei confronti della famiglia, ma il tutto risulta veramente esagerato se messo affianco ad una serie di scene d’azione che assolutamente risulterebbero molto più godibili con un po’ di leggerezza in più.

Anche questo film è ambientato in diverse parti del mondo, ma in questo caso c’è molta più frenesia ed è sostanzialmente un continuo spostarsi, probabilmente per supportare al meglio la durata di sostanzialmente due ore e mezzo di film. La narrazione così stratificata però non è sufficientemente supportata dallo spostamento di location, quindi la sceneggiatura decide di far tornare anche personaggi provenienti da capitoli precedenti, alcuni dei quali sembravano definitivamente fuori dai giochi. Ovviamente si sta parlando soprattutto di Han, interpretato da Sung Kang. Il suo ritorno poteva essere uno dei pochi colpi di scena veramente degni di nota di tutto il film, ma inspiegabilmente la campagna marketing ha deciso di spararsi questa cartuccia con i poster e i trailer, andando dunque a rovinare l’esperienza in sala. Qualcosa di veramente inspiegabile.

Inoltre, un’altra delusione è da ritrovare nelle scene d’azione. Come detto, sono tutte veramente eccessivamente assurde, anche per un impianto cinematografico come Fast & Furious che si basa proprio sull’essere eccessivo. Inoltre, nei 120 minuti, i momenti action sono pochi e quasi nessuno di questi, se non l’ultima sequenza, risulta avvincente e in grado di coinvolgere anche emotivamente lo spettatore. Inoltre, la CGI utilizzata in tutto il film non è quasi mai convincente al 100%.

Tutti i problemi che si riferiscono alla narrazione sono dovuti principalmente alla sceneggiatura, che per questo film ha cambiato autore: si è passati dai lavori di Chris Morgan a quello del duo composto da Daniel Casey e dallo stesso Justin Lin. Il risultato? Un tono completamente diverso a tutta la trama e completamente diverso dai precedenti Fast & Furious, perché spinto molto di più verso il drammatico. Drammatico costruito soprattutto dalle prime scene del film, che si pongono come una sorta di origin story per Dom e Jakob. Queste scene, però, specialmente dal punto di vista registico, risultano quantomeno interessanti, ma la frattura che porta i due fratelli a scontrarsi in questo Fast & Furious 9 è abbastanza improbabile e, soprattutto, poco interessante narrativamente.

Per quanto riguarda la parte attoriale, nel cast c’è un nuovo grande e importante ingresso, ossia John Cena, che è in un periodo veramente d’oro per quanto riguarda la sua carriera cinematografica. In questo caso, però, si può dire che non è tutto oro quel che luccica, perché per l’attore ci si trova davvero davanti a due facce della stessa medaglia: per il suo ruolo di Peacemaker in The Suicide Squad, Cena appare veramente in parte e con una discreta capacità d’interpretazione. In Fast & Furious 9, invece, è sostanzialmente monoespressivo e, esattamente come Vin Diesel, non dona minimamente un carattere al personaggio di Jakob. Decisamente mal calibrati, di nuovo, i ruoli di Helen Mirren, Charlize Theron e Kurt Russel: tre grandi attori usati per delle piccole parti che non danno modo ai loro personaggi di essere quantomeno incisivi sulla storia. I migliori, ancora una volta, risultano essere Tyrese Gibson e Ludacris, gli unici ad avere un po’ di ironia e vivacità in un racconto ormai più che surreale. Subito dopo di loro, sempre sulla stessa scia, c’à Nathalie Emmanuel.

In conclusione, Fast & Furious 9 – The Fast Saga è il nono tassello di un franchise che ormai potrebbe aver perso la fiducia anche del pubblico più affezionato. Il film in sé convince poco proprio a causa del suo voler essere eccessivamente assurdo, mantenendo però un tono cupo che invece dovrebbe lasciar spazio ad atmosfere più scanzonate e veramente improntate al divertimento. L’azione non è gestita e distribuita bene nell’arco dei 120 minuti che, va detto, scorrono con eccessiva lentezza. La speranza è che i prossimi due capitoli, tra l’altro quelli conclusivi della saga, possano fare qualcosa in più e tornare ai fasti che il franchise ha vissuto con il quinto, il sesto e il settimo capitolo, quest’ultimo ad oggi probabilmente il miglior episodio di tutta quanta la serie di film dedicata a Dominic Toretto e alla sua famiglia.


Fast & Furious 9 – The Fast Saga è disponibile al cinema, in anteprima da oggi fino al 5 agosto. Il film tornerà poi regolarmente in sala a partire dal 18 agosto. Di seguito, il trailer ufficiale:

RASSEGNA PANORAMICA
Fast & Furious 9 - The Fast Saga
5.5
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Ho 23 anni, vivo a Perugia e studio a Roma. Dirigo, scrivo e produco cortometraggi per la Nostalghia Prod., società di produzione da me creata e diretta. Ho all' attivo 16 cortometraggi diretti da me, oltre che altri 16 solamente prodotti. Scrivo e collaboro per RedCapes.it da Gennaio 2019.
fast-furious-9-the-fast-saga-di-justin-lin-con-la-famiglia-contro-la-famiglia-recensioneFast & Furious 9 - The Fast Saga è il nono tassello di un franchise che ormai potrebbe aver perso la fiducia anche del pubblico più affezionato. Il film in sé convince poco proprio a causa del suo voler essere eccessivamente assurdo, mantenendo però un tono cupo che invece dovrebbe lasciar spazio ad atmosfere più scanzonate e veramente improntate al divertimento. L'azione non è gestita e distribuita bene nell'arco dei 120 minuti che, va detto, scorrono con eccessiva lentezza. La speranza è che i prossimi due capitoli, tra l'altro quelli conclusivi della saga, possano fare qualcosa in più e tornare ai fasti che il franchise ha vissuto con il quinto, il sesto e il settimo capitolo, quest'ultimo ad oggi probabilmente il miglior episodio di tutta quanta la serie di film dedicata a Dominic Toretto e alla sua famiglia.

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