Intervista a Alexandre Tefenkgi – Disegnatore di C’era una volta alla Fine del Mondo | Speciale Lucca CG23

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Alexandre Tefenkgi

Durante del Lucca Comics & Games 2023, grazie a Bao Publishing, abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro con Alexandre Tefenkgi, disegnatore di C’era una volta alla Fine del Mondo, fumetto scritto da Jason Aaron.

Durante l’intervista il disegnatore francese ci ha parlato della sua carriera, della sua collaborazione con Aaron e dei suoi progetti futuri. Di seguito la nostra intervista completa a Alexandre Tefenkgi:


Benvenuto in Italia, e benvenuto su RedCapes.

Alexandre Tefenkgi: Grazie a voi per l’ospitalità e l’intervista!

Ti va di raccontaci un po’ di te, della tua carriera fumettistica e di come sei arrivato a collaborare con uno degli sceneggiatori più importanti del comicdom mondiale: Jason Aaron?

Alexandre Tefenkgi: La mia carriera è iniziata in Francia con una casa editrice di nome Bamboo Édition. Dopo aver collaborato con loro per circa una decina di anni ho deciso di prendere una direzione diversa e ho tentato la carriera nel mercato americano. Negli USA ho conosciuto Cliff Chang, che immagino sappiate chi sia, (NdR Disegnatore DC famoso per le sue run su Supergirl, Catwoman e Wonder Woman), siamo diventati amici e gli ho mostrato il mio portfolio che gli piacque molto e mi disse “Ho delle persone da farti conoscere”. Così mi presentò in Skybound e a Sean Kelley McKeever e con lui realizzai “Outpost Zero” che durò per 14 numeri. Una volta concluso quel progetto sono passato a lavorare su una serie chiamata “The Good Asian” con Pornsak Pichetshote, una storia composta da 10 numeri ambientata negli anni ’30 nella comunità cino-americana che parla di un detective sulle tracce di un serial killer all’interno di Chinatown. Dopo questa serie, attraverso i Boom Studios ho conosciuto Jason Aaron per il progetto di “C’era una volta alla fine del mondo”, mi è stato chiesto se volevo essere il primo artista a lavorare sulla storia e realizzare i design del mondo e dei personaggi per quel che riguardava la loro gioventù. Diciamo che questo progetto sarà una sorta di miscuglio di stili di disegno.

Quindi tu in questo progetto disegnerai solo la loro infanzia?

Alexandre Tefenkgi: Esatto, io disegno i primi 5 numeri della serie, che corrispondono al primo arco narrativo che è uscito in un unico volume in Italia per BAO proprio in questi giorni, che firmo qui a Lucca. Poi prosegue a disegnare Leila Del Luca, i protagonisti cresceranno, saranno adolescenti, e sarà interessante perché il loro rapporto si evolverà.
Nella mia parte sono ancora piccoli, c’è intesa tra di loro ma non sanno ancora cosa vuol dire amare o avere delle relazioni che vanno oltre la semplice amicizia, sono tutte cose che scopriranno crescendo.

Cosa ci puoi dire di Once Upon A Time At End Of World? Di cosa parla questa tuo nuova opera? Anzi, per meglio dire di cosa parla la tua parte della storia?

Alexandre Tefenkgi: La storia del mio arco narrativo racconta dell’incontro tra due ragazzini che sono molto diversi tra loro, diciamo che sono proprio all’opposto, una è molto forte e indipendente mentre l’altro è, senza giri di parole, un vero e proprio Nerd.
I due si incontrano in questo mondo post apocalittico e si sviluppa tra di loro una connessione attraverso la voglia di sopravvivere in quella situazione estrema.
Nel mio arco, in poche parole, raccontiamo come è nato il loro legame e direi che è la parte più tenera della storia perché loro sono ancora giovani e ingenui e vedono la vita e il mondo, anche se se post apocalittico, in maniera totalmente diversa dagli adulti.

Tu hai realizzato i design solo di questa parte della storia o di tutti gli archi narrativi? Com’é nata l’idea dietro a questo fumetto? É nato tutto da un’idea di Jason Aaron oppure è un progetto che avete sviluppato insieme?

Alexandre Tefenkgi: No, è stata tutta un’idea di Jason, in questo progetto collaboro solo come disegnatore. Io ho realizzato i design solo del primo arco narrativo, per quel che riguarda i personaggi e le ambientazioni, non so cosa verrà utilizzato anche in futuro.
L’unica cosa che so è che i personaggi continueranno a esserci e evolversi. Diciamo che io ho creato la base della storia da cui gli altri artisti sono dovuti partire per realizzare la loro versione.

Quindi ogni arco è realizzato da un diverso artista e tra di voi non c’erano contatti?

Alexandre Tefenkgi: Esatto, ogni arco narrativo sarà un’interpretazione personale dell’artista che lo disegnerà.

Questa cosa è curiosa perché ogni artista ha una sensibilità diversa e delle idee diverse e sarà molto interessante vedere come il tutto andrà a fondersi.

Alexandre Tefenkgi: Esatto, sarà proprio così.

Sai già quanto durerà la serie?

Alexandre Tefenkgi: Allora, la serie sarà composta da 15 numeri – quindi tre archi narrativi – e, come detto in precedenza non sarò io a disegnarli, però ogni tanto ci saranno anche delle mie tavole perché disegnerò i flashback che riguardano il periodo della loro giovinezza.

Qual è la soddisfazione più grande che ti sta dando questa serie?

Alexandre Tefenkgi: La mia più grande soddisfazione è vedere i lettori interessati a questa storia e nella relazione tra i personaggi. La sfida più grossa per quel che mi riguarda è quella di fare in modo che al lettore importi di loro e di come si evolveranno in futuro, dei loro sentimenti, dei loro dolori, della loro sofferenza e se chi leggerà sarà coinvolto io avrò fatto il mio lavoro bene.

Certo, oltretutto tu disegnando il primo arco narrativo hai il compito più duro, ovvero quello di rendere questi personaggi importanti per il pubblico.

Alexandre Tefenkgi: Esatto, essendo l’incipit, mi sono occupato della parte in cui i lettori devono sentirsi più coinvolti perché è il momento in cui li conosci e decidi che dovrai seguirli fino alla fine della loro storia!

Quali sono le tue influenze? Chi sono gli artisti a cui ti ispiri?

Alexandre Tefenkgi: Oh, ce ne sono talmente tanti (Ride) Se te ne devo citare uno, una delle mie principali fonti di ispirazione è proprio qui a Lucca: Naoki Urasawa! Non so se avrò la possibilità di incontrarlo ma mi piacerebbe tantissimo!

Alexandre, siamo arrivati all’ultima domanda, hai dei progetti futuri in cantiere?

Alexandre Tefenkgi: Allora, a breve lavorerò su un progetto di 30 pagine per Oni Press intitolato “Night People”, credo sia stato presentato da poco sui social.
Nel frattempo sto lavorando a un mio progetto personale da autore completo e spero di poterlo pubblicare, quindi incrociamo le dita!

Incrociamo le dita anche noi per te! Alexandre, è stata una bellissima intervista, grazie per la tua disponibilità

Alexandre Tefenkgi: Grazie a voi, è stato un piacere!

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