Il 21 agosto con Sony Pictures Italia arriva al cinema l’attesissimo adattamento del romanzo romance best-seller della scrittrice statunitense Colleen HoverIt Ends With Us” primo volume di una dilogia, seguito da “It Starts With Us” editi in Italia da Sperling & Kupfer. It Ends With Us è diretto ed interpretato da Justin Baldoni, attore e regista, già noto per la direzione dei film “A un metro da te” con Cole Sprouse e “Clouds” con la pop star Sabrina Carpenter. Nel cast anche Blake Lively nei panni della protagonista Lily e Brandon Sklenar in quelli di Atlas. Il film è un adattamento decisamente fedele al romanzo, che in parte corregge alcune direzioni “problematiche” dell’opera letteraria. Grazie a Sony Pictures Italia abbiamo visto il film in anteprima e di seguito vi riportiamo il nostro parere.

È una sera come tante nella città di Boston e su un tetto, dodici piani sopra la strada, Lily Bloom (Blake Lively) sta osservando il cielo limpido e sconfinato. Per lei quella non è una sera come tante. Poche ore prima, ha partecipato al funerale del padre, un uomo che non ha mai rispettato, che le ha strappato l’infanzia e Atlas, il suo primo amore. Mentre cerca di dimenticare quella giornata tremenda, viene distratta dall’arrivo di Ryle Kincaid (Justin Baldoni), un affascinante neurochirurgo totalmente concentrato sulla carriera e sull’evitare qualunque relazione. Eppure, nei mesi successivi, Ryle sembra non riuscire a stare lontano da Lily e alla fine cede ai sentimenti e all’attrazione che prova per lei. Dopo una vita non sempre facile, la ragazza ha tutto quello che desidera: il negozio di fiori che ha sempre sognato di aprire e un fidanzato che la ama. Tuttavia, qualcosa non torna: Ryle a volte è scostante e inizia a mostrare un lato pericoloso, in particolare quando Lily rincontra per caso Atlas (Brandon Sklenar). Pur non sentendosi al sicuro con Ryle, Lily si rende conto in fretta che lasciare chi ci fa del male non è mai semplice.

Il fenomeno Colleen Hover è piuttosto recente, almeno nel nostro paese. La scrittrice statunitense che da anni si è imposta nell’Olimpo degli scrittori più letti d’America, raggiungendo le vette del New York Times con i suoi romanzi romance, ha trovato la sua notorietà anche in Italia grazie al passaparola di lettori e lettrici sui social. Sperling & Kupfer ha poi acquistato i diritti di quasi tutta la sua produzione letteraria e sta traducendo in italiano le sue opere che anche qua sono dei veri e propri best-seller. It Ends With Us è di certo il titolo di punta di Hoover, un romanzo che è diventato un vero e proprio caso editoriale, letto da milioni li lettori in tutto il mondo. Ed ecco quindi che non è un caso che un fenomeno del genere venga trasposto in film. Alla regia Justin Baldoni, attore e regista con all’attivo due film abbastanza apprezzati, che aiutato in sceneggiatura da Christy Hall, adatta per il grande schermo il romanzo, cercando di restare il più fedele possibile per non scontentare gli appassionati dell’opera letteraria.

L’adattamento è di certo riuscito, anzi, in fase di scrittura, la pellicola tenta – e in parte ci riesce – di correggere alcuni “problemi” del romanzo, inserendo situazioni più credibili, meno tossiche, e decisamente più funzionali per un adattamento cinematografico. It Ends With Us appartiene al genere romance, con alcune tinte “dark” che in gergo letterario sta ad indicare quei romanzi rosa con svolte di trama più oscure. Alla base del racconto c’è una normale storia d’amore che però avrà dei risvolti inaspettati quando il vero carattere oppressivo e violento di Ryle si paleserà a Lily. Al contrario del romanzo, il film, decide di cambiare l’età anagrafica dei protagonisti; se nel libro Lily aveva ventitré anni e Ryle quasi trenta, nel romanzo sono decisamente più adulti, modifica che sicuramente rende più credibile quanto mostrato su schermo. Quello che il film mantiene intatta è di sicuro la vena romance dell’opera di partenza. Alcuni dialoghi sono trasposti esattamente come scritti nel libro, caratteristica sicuramente apprezzata dai fan del romanzo, ma che non sempre funziona a livello cinematografico, in quanto alcune frasi risultano decisamente anticlimatiche.

A vestire i panni (non troppo belli) di Lily, Blake Lively che dopo diversi anni torna sul grande schermo con un ruolo da protagonista. È lei la vera punta di diamante dell’intero progetto cinematografico, conferendo al personaggio di Lily una grande dolcezza e umanità. Seppur non aiutata da una storia eccellente, la sua interpretazione vale la visione, mostrando fragilità e paure di una donna in bilico tra amore e timore nei confronti del suo compagno. La sceneggiatura, al contrario del romanzo, preferisce raccontare una violenza domestica meno palese rispetto al romanzo, tentando un’introspezione maggiore della protagonista che effettivamente non riesce a capire quanto questa terribile situazione sia reale o solo immaginata. Il film decide di mostrare non tanto l’atto di violenza in sé, quanto il raggiro psicologico, caratteristica tristemente reale in situazioni reali come questa. Justin Baldoni, nei panni di Ryle è affascinante ed enigmatico, quanto estremamente tossico, e al netto di diversi dialoghi figli del genere di appartenenza, riesce abbastanza bene a destreggiarsi tra interpretazione e regia, pur non realizzando un film con una vera e propria impronta registica.

Brandon Sklenar, nei panni di Atlas, primo grande amore di Lily è forse il personaggio che gode di un approfondimento minore. La storia dei giovani Lily e Atlas, interpretati da Isabela Ferrer e Alex Neustaedter, viene raccontata al pubblico attraverso flashback, e se nel romanzo questo escamotage era rappresentato attraverso lettere che la protagonista inviava alla presentatrice Ellen DeGeneres, nel film questo aspetto non viene menzionato – a parte un rapido cameo della presentatrice in tv come sorta di easter egg per i lettori del romanzo – optando per flashback casuali inseriti all’interno del racconto. Atlas adulto, come già detto, è il personaggio meno approfondito, reso quasi come una pedina in balia degli eventi che toccano la protagonista. Che per lui ci sarà più spazio in un eventuale sequel del film, basato sul secondo romanzo della serie: “It Starts With Us”? Probabilmente sarà il pubblico a deciderlo in vista del successo di questa pellicola.

It Ends With Us, basato sul romanzo omonimo best seller di Colleen Hover è un romance dalle tinte dark che in parte corregge i problemi del romanzo per raccontare una storia di consapevolezza personale e violenza all’interno di una relazione all’apparenza idilliaca. Blake Lively torna al ruolo di protagonista dopo diverso tempo lontana dalle scene ed è la parte più convincente del progetto. Justin Baldoni, regista e interprete confeziona una pellicola non memorabile ma che sicuramente sarà apprezzata dai fan del romanzo che ritroveranno nel film esattamente quello che hanno amato dell’opera letteraria, con alcune minime differenze che non rovineranno l’esperienza.


It Ends With Us di Justin Bodoni con Blake Lively arriva al cinema a partire dal 21 agosto. Ecco il trailer italiano del film.

RASSEGNA PANORAMICA
It Ends With Us
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Classe 1995, laureato in critica cinematografica, trascorro il tempo tra un film, una episodio di una serie tv e le pagine di un romanzo. Datemi un playlist anni '80, una storia di Stephen King e un film di Wes Anderson e sarò felice.
it-ends-with-us-dal-bestseller-di-colleen-hoover-al-film-con-blake-lively-recensioneIt Ends With Us, basato sul romanzo omonimo best seller di Colleen Hover è un romance dalle tinte dark che in parte corregge i problemi del romanzo per raccontare una storia di consapevolezza personale e violenza all’interno di una relazione all’apparenza idilliaca. Blake Lively torna al ruolo di protagonista dopo diverso tempo lontana dalle scene ed è la parte più convincente del progetto. Justin Baldoni, regista e interprete confeziona una pellicola non memorabile ma che sicuramente sarà apprezzata dai fan del romanzo che ritroveranno nel film esattamente quello che hanno amato dell’opera letteraria con alcune minime differenze che non rovineranno l’esperienza.

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