Il 2021 è arrivato e uno dei primi film a sbarcare sulle piattaforme streaming (in questo caso su Amazon Prime Video) è La Stanza, il nuovo thriller di Stefano Lodovichi, regista delle serie Il Processo (che trovate su Netflix) e Il Cacciatore (che trovate su Amazon Prime Video) e prossimamente di Christian (su Sky Atlantic) e dei film Aquadro e In fondo al bosco.

La Stanza è un thriller psicologico che va a scandagliare l’animo e i segreti di tre personaggi: Giulio (Guido Caprino), Stella (Camilla Filippi) e Sandro (Edoardo Pesce). Una storia tesa e affilata come una lama in cui la posta in gioco non potrebbe essere più alta. La mattina in cui Stella decide di togliersi la vita, alla sua porta bussa uno sconosciuto che sembra conoscerla fin troppo bene. Quando poi in casa arriva anche Sandro, l’uomo che ha spezzato il cuore di Stella, una situazione già complicata si trasforma rapidamente in caos: Giulio, lo sconosciuto, sembra intenzionato a portare alla luce tutti i segreti della casa. Chi è Giulio? Cosa nascondono Stella e Sandro?


L’idea, pur essendo già vista, è interessante: fino a buona parte della durata non si capisce bene dove la cosa voglia andare a parere, anzi sono affascinanti i personaggi senza un background, il quale viene rivelato solo con lo scorrere della narrazione. Il gioco, però, crolla rovinosamente quando tutto viene a galla, e si va a scoprire l’arcano: la storia perde sfortunatamente tutto quello che aveva da dire (eviteremo di dire anche la più piccola cosa perché è un film costruito molto sul mistero e anche il più piccolo dettaglio farebbe perdere la forza del film). Lodovichi è bravo tecnicamente e sa fare  il suo lavoro più che egregiamente come ha dimostrato in precedenza: sicuramente avremo modo di vederlo ancora in futuro lavorare bene.

Il problema del film risiede quasi tutto nella scrittura: il soggetto e la co-sceneggiatura sono ad opera del regista, il quale evidentemente credeva che una storia come questa, e scritta in questo modo, potesse essere interessante e avvincente. Basti dire che ciò viene narrato dalla metà in poi non è altro che una sequela di assurdità una dietro l’altra; il finale, inoltre, è quanto di poco credibile e reale che si sia visto negli ultimi anni.


Tutto ciò è un grosso peccato, gli elementi per un buonissimo thriller a tinte quasi horror c’erano tutti: una buona regia, una storia più che interessante, una location (una tetra e macabra casa) inquietante al punto giusto e un trio di attori più che nella parte.
Troviamo infatti per tutto il film Camilla Filippi, attrice italiana che si divide molto tra televisione e cinema, la quale, pur non avendo mai avuto la giusta consacrazione,  riesce ad essere convincente in questo ruolo per buona parte della pellicola. Vediamo inoltre Guido Caprino, altro attore italiano che negli ultimi anni, soprattutto grazie a serie come Il Miracolo e la trilogia 1992-1993-1994, ha dato modo di far capire di che pasta è fatto, a suo agio nel ruolo di uno psicopatico, in cui riesce bene a essere sufficientemente inquietante. Oltre a loro c’è anche Edoardo Pesce, anche lui un ottimo attore che negli anni si è contraddistinto con ruoli come quello in DogmanCuori Puri e Il Cacciatore; lui tra i tre è quello con il minore numero di scene e il personaggio meno ispirato che, nonostante una presenza sempre di spessore, non riesce a convincere al 100%.C’è però da fare un plauso agli effetti visivi, visto che alcune scene di tortura sono rese davvero bene al punto da inquietare per la brutalità di alcuni momenti.

In sintesi è davvero un peccato per lo svolgimento della trama: sarebbe potuto uscire davvero un ottimo film, invece il tutto si riassume in una storia folle resa ancora più fuori di testa da un pessimo copione, che distrugge tutto quello che l’incipit aveva da offrire.


La Stanza è disponibile su Amazon Prime Video. Ecco il trailer del film:

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