Dopo il grande successo prima stagione, che ha convinto pubblico e critica, riuscendo anche a soppiantare le ridicole polemiche legate al colore della pelle del protagonista, il ladro gentiluomo interpretato da Omar Sy (noto al grande pubblico per il film “Quasi Amici”) torna su Netflix per la Parte 2 di Lupin. Saranno riusciti George Kay e François Uzan a proseguire sulla giusta direzione intrapresa nella prima stagione? Dopo aver visto in anteprima, grazie a Netflix, i 5 episodi che compongono questa seconda parte della serie siamo qui per rispondere a questa domanda e a darvi il nostro parere sulla stagione.

Questa seconda parte riprende proprio da dove l’avevamo lasciata, ovvero a Étretat, in Normandia, con il nostro Assane Diop braccato dal poliziotto Guédira che, da grande fan di Lupin, ha scoperto l’identità del ladro del collier della regina Maria Antonietta, mentre suo figlio Raoul viene rapito da Leonard, fidato sicario di Hubert Pellegrini. Assane dovrà dare il tutto per tutto per salvare suo figlio e portare a termine la sua vendetta contro la famiglia Pellegrini, escogitando un piano che però metterà a repentaglio la sua identità segreta.

Questa seconda parte prende tutti i punti di forza della prima (di cui trovate qui la nostra recensione) e li esalta, portando la serie ad un netto miglioramento. Con la trama già ben avviata, personaggi già presentati al pubblico e caratterizzati, la serie può permettersi di andare spedita senza intoppi e senza particolari rallentamenti. Il risultato? Episodi sì lunghi ma con un ritmo sempre elevato, senza particolari battute d’arresto come quelle che abbiamo visto nella parte centrare della prima stagione. La scrittura di questa seconda parte è davvero molto buona, riesce a legare bene situazioni lasciate volutamente in sospeso nella prima parte con nuove informazioni, creando colpi di scena ben orchestrati.

I primi 5 episodi erano stati affidati a I cinque episodi che compongono questa prima stagione di Lupin sono affidati a Louis Leterrier (Now You See Me) e Marcela Said (Narcos: Messico), due registi molto differenti tra loro, scelti per portare in scena momenti ben specifici della storia. In questa secondo blocco di episodi da regia è invece affidata a Ludovic Bernard, assistente alla regia di Luc Besson nel film del 2014 Lucy, e Hugo Gélin, regista di Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse, film che vedeva come protagonista lo stesso Omar Sy. A contrario di quanto successo nella prima parte, lo stile dei due registi non spicca molto, portando ad un prodotto di buona fattura ma senza particolari virtuosismi, come quelli messi in mostra da Leterrier.

Come nella prima parte, Omar Sy si rivela il grande mattatore della serie, riuscendo perfettamente a reggere sulle sue spalle il peso di tutta la serie. Il suo personaggio subisce una grande evoluzione in questa seconda parte, evoluzione che porterà il moderno Lupin a mettere a repentaglio la sua identità segreta che era riuscito a tenere nascosta per così tanto tempo. Grazie a dei flashback e ad una centralità maggiore del personaggio, in questa seconda parte colpisce particolarmente la performance di Antoine Gouy, interprete di Benjamin Ferel, amico d’infanzia di Assane e suo fedele alleato. Benjamin, analogamente al Grognard dei libri di Maurice Leblanc, aiuta il protagonista nei suoi colpi più difficili, formando un team affiatato e ricco di sorprese. Gouy porta nella serie anche un elemento comico che alleggerisce alcuni momenti di particolare tensione, senza però scadere nel banale e nell’invadente. Se non era ben chiaro sin dalla prima parte, la serie trova in Youssef Guedira, un giovane detective appassionato di Arsenio Lupin, il suo Commissario Guerchard. Il personaggio interpretato da Soufiane Guerrab è ancora più centrale in questa seconda parte, il contatto diretto con Assane porta Guedira a mettere in dubbio molte cose, generando quel rapporto di reciproca stima e velata amicizia che, nel tempo, si instaura tra Arsenio Lupin e il Commissario Guerchard.

In conclusione, Lupin Parte 2 conferma le ottime impressioni che ci aveva trasmesso la prima parte. Correggendo il tiro in diverse occasioni porta la serie allo step successivo, migliorando (dove possibile) un prodotto già molto valido. Unica nota lievemente negativa è la regia, solida e di buon livello, ma priva della personalità che Louis Leterrier, regista di Now You See Me, aveva dato alle prime puntate della serie.


La parte 2 di Lupin è ora disponibile su Netflix. Di seguito il trailer ufficiale della serie:

RASSEGNA PANORAMICA
Lupin Parte 2
8
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Classe '93, di professione illustratore e graphic designer. Sin da piccolo appassionato di fumetti, serie tv, cinema e videogiochi, passioni che con il tempo mi hanno portato a voler condividere le mie opinioni con gli altri e mettere in piedi questo progetto. Dal 2016 fondatore e caporedattore di RedCapes.it
lupin-parte-2-il-ritorno-del-ladro-gentiluomo-di-omar-sy-recensioneLupin Parte 2 conferma le ottime impressioni che ci aveva trasmesso la prima parte. Correggendo il tiro in diverse occasioni porta la serie allo step successivo, migliorando (dove possibile) un prodotto già molto valido. Unica nota lievemente negativa è la regia, solida e di buon livello, ma priva della personalità che Louis Leterrier, regista di Now You See Me, aveva dato alle prime puntate della serie.

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