È uscita finalmente una delle serie che più attendevamo di quest’anno: “Neun” di Tsutomu Takahashi, annunciato da J-Pop a Lucca 2020.

Un annuncio che, all’epoca, è arrivato abbastanza a sorpresa, proprio perché, spesso immeritatamente, questo autore purtroppo non ha avuto grande riscontro dal pubblico italiano finora, nonostante siano stati pubblicati quasi tutti i suoi lavori anche in Italia.  le sue opere sono sempre state poco considerate, pensiamo immeritatamente in certi casi. In Italia, infatti, sono state pubblicate quasi tutte le sue opere: “Jiraishin”, “Alive”, “Tetsuwan girl”, “Soul keeper”, “Zankyo” e le sue opere più famose “Sidooh” e “Detonation island” e, nonostante la qualità e l’originalità del lavoro di Takahashi, l’autore non è certo uno dei nomi più celebri tra i lettori italiani. Nonostante questo, vi assicuriamo che Neun ha tutti gli elementi per catturare la vostra attenzione, anche se non conoscete ancora Takahashi!

NeunLa storia si apre nel 1940 con un’assemblea, in cui Himmler illustra L’OPERAZIONE 12 FELD, che consiste nell’eliminare la progenie del Fuhrer: in particolar modo l’obiettivo sembra essere NEUN (il numero 9).

Il volume iniziale si apre quindi con una caccia senza scrupoli al numero 9, Neun, accompagnato e protetto dal suo “guardiano”, Theo. Sembra infatti che i 13 bambini siano sparsi in varie zone della Germania e allevati da varie famiglie; inoltre sembra che ognuno abbia un guardiano, il cui compito iniziale era appunto di proteggere il figlio di Hitler.

Inizia così il viaggio/fuga di Theo e Neun che li porterà a svelare pian piano sempre più misteri, appunto per questo non vi riveleremo altro della trama per non rovinarvi la lettura.
Man mano che ci addentriamo in questo primo volume di Neun scopriremo cosa vuol dire “progenie del Fuhrer”, anche se, ovviamente, rimarranno numerosi quesiti irrisolti, per esempio perché queste progenie siano state messi al mondo e perché li vogliano eliminare.

NeunNeun, rispetto ad altre opere di Takahashi, risulta avere un impatto maggiore fin da subito, e potrebbe (speriamo) avere maggior successo rispetto alle altre opere proprio in virtù della scelta, decisamente azzeccata, di narrare gli eventi sotto forma di thriller, tanto che, alla fine del primo volume, vorrete sicuramente avere tra le mani già il prossimo!

Il punto forte di Takahashi è senza dubbio la fluidità della narrazione e dello storytelling per immagini, la sua abilità nel coinvolgere il lettore, nonché la caratterizzazione dei personaggi, tutti elementi che abbiamo già apprezzato in “Sidooh” e “Detonation island” e che ritroviamo in ogni tavola di questo primo volume di Neun.

Altro punto forte dell’autore, che non passa di certo inosservato, è l’impatto visivo che lascia il suo tratto: un tratto unico, perfetto per le sue opere cariche di elementi psicologici, violenti e crudi; i disegni sono molto “sporchi” e cupi, le tavole sono molto d’impatto e le scene più crude sono rappresentate alla perfezione.

NeunNel nostro paese probabilmente quest’opera ha avuto più visibilità rispetto alle altre sue opere (ancora prima dell’uscita di questo primo numero) per il tema trattato, il nazismo, che suscita sempre interesse. Non è di certo la prima volta che troviamo questo tema in un fumetto, basti pensare a fumetti più storici fedelmente, come “Maus” di Spiegelman o “Hitler” di Mizuki; abbiamo già avuto anche un thriller-storico come “I tre Adolf” quindi non è la prima volta che si affronta un tema del genere.

Neun però sa essere coinvolgente e interessante; come accade ne “I tre Adolf”, si parte da una base storica accurata e fatti realmente accaduti, a cui poi l’autore aggiunge un suo tocco, un punto focale attorno al quale ruotano tutti i misteri, gli eventi che accadranno e i personaggi coinvolti.

Tutta la trama è studiata nei minimi dettagli e non si può assolutamente immaginare cosa accadrà nei volumi successivi; a nostro parere l’autore con quest’opera fa davvero un balzo di qualità, già comunque presente nelle sue opere precedenti.

Per quanto riguarda l’edizione, al prezzo di 7.5€ con sovracopertina, la cosa che abbiamo apprezzato di più è sicuramente la cover, a nostro avviso bellissima, e in particolar modo la scelta di rimanere fedeli alla cover originale senza tentare di coprire o censurare in modo imbarazzante la svastica (cose già viste in altri fumetti), anche perché è un simbolo che fa parte della storia e bisogna rispettare la scelta dell’autore, che ha deciso di inserirlo.

L’opera conta attualmente 6 volumi in patria, sperando che l’autore la continui. Sicuramente è una delle nuove uscite che non dovete assolutamente perdere, a nostro parere si candida già per essere tra le migliori nuove uscite dell’anno!

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