Prime Video ci riprova, poco dopo il termine della prima stagione di Outer Range, la compagnia porta sul piccolo schermo una nuova produzione Sci-Fi, Notte Stellata (Night Sky). La serie vede protagonisti JK Simmons e Sissy Spacek, ma vi è altro oltre alle grandi stelle protagoniste della serie? Noi che abbiamo potuto vederlo in anteprima ve ne parliamo nel dettaglio.

La serie segue le vicende di Irene (Sissy Spacek) e Franklin York (JK Simmons), marito e moglie ormai anziani, che anni prima avevano scoperto nel loro giardino un segreto. Infatti, nascosto nel loro capanno vi è una stanza che attraverso un buco nero li porta su uno strano ed abbandonato pianeta. Sin dalla scoperta i due hanno fatto di tutto per tenerla nascosta, ma quando un misterioso vagabondo, Jude (Chai Hansen), entra nelle loro vite, tutto ciò che credevano di sapere cessa di esistere.

Holden Miller e Daniel C. Connolly, i due creatori e showrunner di Notte Stellata dimostrano sin dal pilot di non essere due sprovveduti, capendo le possibilità dello show ma anche quello che gli offrono due mostri sacri come Simmons e la Spacek. Infatti, sin dai primi minuti dell’episodio si nota l’incredibile cura che è stata dedicata alla creazione dei personaggi ed anche quanto la stessa interpretazione di JK Simmons e Sissy Spacek porti alla serie molto più di quanto altri interpreti avrebbero potuto. La prima ora di introduzione allo show è quanto di più interessante e ben confezionato si poteva avere per una serie del genere, un mistero che seppur fin da subito introdotto prende quasi un ruolo marginale, concentrandosi su questa vecchia coppia, sulle difficoltà che la malattia di Irene porta nella loro vita e come il mistero ed i viaggi che realizzano stiano molto più velocemente del previsto chiedendo molto alla donna. Con questo inizio, sembra quasi che il mistero della porta, sia esso stesso una grande scusa, un macguffin per raccontare una storia molto più intima e personale, che vede quell’elemento fantascientifico fare da commento o comunque paragone per un qualcosa di molto più tangibile, la paura di qualcosa di inspiegabile ma anche la straordinaria bellezza della condivisione negli ultimi momenti della vita di coppia.

Purtroppo, ben presto questa impressione lascia spazio ad una amara delusione. Infatti, nelle successive puntate faremo anche la conoscenza di Stella (Julieta Zylberberg) e sua figlia Toni (Rocío Hernández), le due vivono in una fattoria in Argentina e anche loro nascondono un segreto ossia un altro portale. L’entrata in scena di questa ennesima coppia di protagoniste, porta la serie su un cammino molto più classico e meno ispirato anche a livello di scrittura dei personaggi e se vogliamo anche più difficile da seguire. Quella che era iniziata come una piccola storia, si espande in maniera incredibile, aprendo tante possibilità ma non riuscendo a sfruttarle a dovere. Infatti, non è che la storia degli York sia meno interessante di quella di Stella e Toni, ma risulta distante da quello che invece stanno subendo le due donne. La storia degli York è più personale ed ha anche un distinto e diverso sentimento dietro rispetto a quella delle due donne. Inoltre, più lo show procede e più gli York devono confrontarsi con l’estraneo ma anche con persone che conoscono bene come il vicino o la nipote, Stella e Toni affrontano problemi davvero enormi, e ingaggiano una roccambolesca fuga dai propri inseguitori lungo gli Stati Uniti d’America, svelando segreti nascosti che si dipanano lungo centinaia di anni. E’ proprio questa doppia narrazione che a volte confonde o almeno non permette davvero di concentrarsi su una storia o l’altra e porta spesso grandi avvenimenti a venire minizzati anche in scena, nonostante le grandi interpretazioni di Zylberberg ed Hernández.

Dal punto di vista tecnico, Notte Stellata è come tutti i prodotti del servizio, ottimamente confezionato, l’episodio pilota visivamente forse rientra tra i migliori tra gli otto che compongono questa prima stagione grazie alla regia di Juan José Campanella. Proprio la cura ad ogni minimo dettaglio dal set, alla regia, alla fotografia ed alle musiche, non ci fa per nulla sentire di aver buttato via tempo, perché le due storie per quanto disgiunte e non gestite al massimo del loro potenziale hanno una propria gravitas interna ed un sentimento diverso.

La serie realizzata da Holden Miller e Daniel C. Connolly, è un classico racconto sci-fi che mischia tutti quegli ingredienti a noi ben noti, sia del cinema che della televisione del genere e si regge in gran parte sulle spalle dei suoi protagonisti. Infatti, la trama, se da un lato non si dimostra particolarmente intrigante, può almeno contare sulla forza di Simmons e Spacek, ma non solo. Oltre ai due veterani attori, la serie segue anche la storia di una giovane madre e sua figlia, interpretate rispettivamente da Julieta Zylberberg e Rocío Hernández. Saranno le storie di queste due film che piano piano si intersecheranno ad effettivamente coinvolgere lo spettatore, non tanto il mistero o la struttura della serie in sé, che purtroppo fatica a stare dietro agli avvenimenti. Infatti, se da una parte con un cast del genere sarebbe impossibile fare qualcosa di meno che bellissimo, l’eccessiva lentezza che pervade i successivi episodi dimostra tutti i limiti di un prodotto che seppur ben confezionato eccede la permanenza richiesta. Forse un film sarebbe stato meglio, forse meno episodi o episodi più brevi avrebbero giovato. Ma in generale, fino al climax la serie non decolla quasi mai, nonostante appunto dei grandi protagonisti.


Notte Stellata (Night Sky) sarà disponibile in tutto il mondo su Prime video con gli otto episodi che compongono la sua prima stagione a partire dal 20 Maggio. Qui di seguito il trailer:

RASSEGNA PANORAMICA
Notte Stellata (Night Sky)
6.5
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Sono Luca, fin da piccolo mi sono interessato ai fumetti e successivamente alle serie tv, quando mi è stata data la possibilità di parlare delle mie passioni mi sono ficcato in questo progetto. PS: Ryan Ottley mi ha chiamato Tyrion non ricordandosi il mio nome.
notte-stellata-night-sky-la-nuova-serie-sci-fi-con-jk-simmons-e-sissy-spacek-recensioneLa serie realizzata da Holden Miller e Daniel C. Connolly, è un classico racconto sci-fi che mischia tutti quegli ingredienti a noi ben noti, sia del cinema che della televisione del genere e si regge in gran parte sulle spalle dei suoi protagonisti. Infatti, la trama, se da un lato non si dimostra particolarmente intrigante, può almeno contare sulla forza di Simmons e Spacek, ma non solo. Oltre ai due veterani attori, la serie segue anche la storia di una giovane madre e sua figlia, interpretate rispettivamente da Julieta Zylberberg e Rocío Hernández. Saranno le storie di queste due film che piano piano si intersecheranno ad effettivamente coinvolgere lo spettatore, non tanto il mistero o la struttura della serie in sé, che purtroppo fatica a stare dietro agli avvenimenti. Infatti, se da una parte con un cast del genere sarebbe impossibile fare qualcosa di meno che bellissimo, l'eccessiva lentezza che pervade i successivi episodi dimostra tutti i limiti di un prodotto che seppur ben confezionato eccede la permanenza richiesta. Forse un film sarebbe stato meglio, forse meno episodi o episodi più brevi avrebbero giovato. Ma in generale, fino al climax la serie non decolla quasi mai, nonostante appunto dei grandi protagonisti. 

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