The Laundromat (Panama Papers) di Steven Soderbergh | Recensione | Speciale Venezia 76

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The Laundromat

Dopo Marriage Story di Noah Baumbach, Netflix porta al Festival di Venezia il suo secondo film, The Laundromat (che arriverà in italia con il nome di Panama Papers), e lo fa con un regista con cui aveva già collaborato di recente, ovvero l’instancabile e grandissimo Steven Soderbergh, che aveva già, lo scorso febbraio, realizzato un’opera per il colosso dello streaming, ovvero High Flying Bird.
In questo caso Soderbergh, come sempre, si reinventa completamente, cambia genere, cambia formato in cui gira, ma la sua tecnica rimane sempre la stessa. Panama Papers mette il regista di fronte ad una storia vera, basata su uno scottante libro-inchiesta, come il suo precedente film del 2009, The Informant.

La trama di The Laundromat racconta lo scandalo dei Panama Papers, ovvero la raccolta di oltre 11 milioni di documenti confidenziali dello studio legale di Panama Mossack Fonseca, che contiene informazioni dettagliate su oltre 214.000 società offshore, fatta arrivare nel 2015 prima alla Süddeutsche Zeitung e poi al Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi. I documenti raccolti dimostravano come dagli anni ’70 al 2015 capi di governo, politici e potenti del mondo avessero indebitamente nascosto dalle tasse le proprie ricchezze, spostandole nel paradiso fiscale di Panama. Nel film sarà la vedova Ellen Martin (Meryl Streep) ad indagare sulla frode assicurativa inseguendo attraverso Panama City due soci in affari, interpretati da Gary Oldman e Antonio Banderas, che strumentalizzano il sistema finanziario mondiale.

Il film parte proprio con il duo che, attraverso vari “segreti”, spiega quanto successo cercando di discolparsi da ciò che è accaduto. Il cast è senza dubbio una delle parti migliori di questa pellicola: Banderas e Oldman sono fantastici e credibili nei propri ruoli e, svolgendo anche il ruolo di narratori della vicenda, parlando quasi tutto tempo allo spettatore, riescono a creare un racconto meta-cinematografico godibilissimo dall’inizio alla fine. Volendo fare un paragone con uno dei film più acclamati di questo Festival, Joker, nel quale la presenza di Joaquin Phoenix da un valore aggiunto incredibile, possiamo dire che, anche nel caso di Laundermat, il duo Oldman-Banderas rende la pellicola decisamente migliore e, senza la loro presenza, staremmo parlando probabilmente di un film meno riuscito. L’altra protagonista, Meryl Streep, si conferma attrice di livello assoluto e, pur avendo meno smalto, e spazio, rispetto ai due colleghi, è protagonista di alcune delle sequenze meglio riuscite di questa pellicola.

The Laundromat

Per quanto riguarda la sceneggiatura, scritta dal collaboratore del regista, Scott Z. Burns, ci troviamo di fronte ad un ottimo lavoro: il film, che non vuole essere drammatico, pur trattando una vicenda decisamente seria, passa dall’essere comico, al drammatico, per tornare a scene che faranno esclamare “Wow!” e riprendere la propria verve scanzonata. La frammentazione dei vari segmenti è sia un pregio che un difetto, con una prima parte meno scorrevole ed una seconda parte decisamente più fruibile.

Dal punto di vista tecnico, Soderbergh, come suo solito, ama variare all’interno della stessa pellicola, spaziando tra diverse tipologie di inquadratura a seconda dell’importanza del personaggio inquadrato, passando da momenti più classici a scelte forse eccessivamente caricaturali. Montaggio e fotografia sono, come sempre, ottimamente gestite, con alcuni cambi di formato decisamente particolari. I costumi, soprattutto gli abiti indossati da Oldman e Banderas, sono assolutamente deliziosi nella loro estrema varietà. Ulteriore punto a favore della pellicola sono le immagini di repertorio ricreate da zero da Soderbergh, che confermano ancora una volta le grandi capacità documentaristiche del regista.

In conclusione, The Laundromat (Panama Papers) è un buonissimo film, che avrà sicuramente un ottimo successo visto l’argomento decisamente interessante di cui parla, e che ci regala una prestazione decisamente di ottimo livello da parte del cast.