Riverdale 1×03 Body Double – Recensione

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Altra settimana, altro episodio di Riverdale, e stavolta si torna ad indagare sul mistero della morte di Jason con un’altro racconto parallelo dedicato alla sfida a punti della squadra di Football e che cementifica il rapporto tra Betty(Lili Reinhart) e Veronica(Camila Mendes). La puntata inizia con Cheryl(Madeleine Petsch) che viene interrogata dallo sceriffo e rivela che Jason aveva deciso di andarsene da Riverdale inscenando la propria morte e che l’ultima volta che lo ha visto è stato quando si sono salutati sul fiume. Sarà proprio questo avvenimento a creare un’ulteriore crepatura nel rapporto tra Cheryl e i suoi genitori , i quali sempre più assumono un ruolo sinistro all’interno della serie. Nel frattempo Betty inizia sempre di più a voler cercare la sua strada come Archie(KJ Apa) grazie alla musica lei tramite il giornalismo, deciderà infatti di riaprire il  Blue and the Gold, e arruola Jughead(Cole Sprouse),legando ancora di più il personaggio ad Archie e compagnia e Veronica tenta di avvicinarsi agli altri compagni di scuola trovando il suo posto all’interno della cittadina, scoprendo un “segreto” che coinvolge la squadra di football e che avrà molta importanza a quanto pare. La puntata ha molti meno elementi alla Twin Peaks del solito, anzi sembra quasi di essere di fronte ad una puntata di Veronica Mars, con il caso e gli elementi classici del teen drama che permeano l’episodio. E’ interessante anche notare come sempre più avanti la serie sposti l’attenzione dal solo Archie e si concentri su più personaggi, introducendo sia lo Sceriffo che Ethel Muggs(Shannon Purser) e dia un ruolo maggiore a Josie e alle Pussycats che diventano una sorta di conforto per Archie fuori dal disastro che sta diventando la sua vita.

La Terza puntata cementifica ulteriormente i rapporti tra Betty e Veronica che diventano ormai le famose B&V e il lato umano di Cheryl rientra al centro di questa puntata, sopratutto viene messo in discussione il suo rapporto con il fratello, Jason Blossom che qui viene rivelato non essere il solito ragazzo perfetto di Riverdale.

Inoltre il mix confezionato da Aguirre-Sacasa, che pesca da Veronica Mars e Twin Peaks funziona ancora bene ma lascia sempre più intravedere un gusto nel soprannaturale in arrivo, sopratutto in seguito a certi misteriosi avvenimenti che vengono citati di sfuggita ma che sembrano rientrare nei piani futuri degli showrunner.

Regia e Fotografia continuano ad essere nella norma, ma d’altronde guardando una serie come questa non ci si aspetta una ricerca della perfezione, semmai si cerca una scorrevolezza e una buona gestione dei tempi all’interno delle puntate che devono poter essere viste anche singolarmente(per la questione commerciale) e creare anche una ampia trama che sappia appassionare non i più casual.

Questa puntata, personalmente l’ho preferita alla seconda puntata che aveva troppi elementi teen drama, sono convinto che la serie andrebbe modellata su questo episodio non esagerando ne sul lato crime e investigativo ne su quello da telefilm per ragazzi ma senza far prevalere l’uno sull’altro.