Sciopero degli sceneggiatori: Dopo 146 giorni la WGA e gli studi hanno raggiunto un accordo

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Sciopero sceneggiatori WGA Hollywood

Dopo quasi 5 mesi di sciopero, la Writers Guild of America, il sindacato degli sceneggiatori statunitensi, e gli studi di Hollywood hanno raggiunto un accordo. L’accordo sul nuovo contratto triennale degli sceneggiatori cinematografici e televisivi dovrà essere ratificato dalla maggioranza degli iscritti alla WGA, ma questo accordo pone fine allo sciopero iniziato lo scorso 2 maggio.

Nel comunicare la lieta notizia ai propri iscritti, la WGA ha scritto “L’accordo è stato possibile grazie alla solidarietà degli iscritti e allo straordinario supporto degli altri sindacati dello spettacolo. Possiamo dire con grande orgoglio che questo accordo è eccezionale e che prevede passi avanti significativi per autori e sceneggiatori di tutti i settori. Quello che resta da fare al nostro staff è assicurarsi che tutto venga messo nero su bianco in modo appropriato. E anche se non vediamo l’ora di condividere con voi i dettagli di ciò che abbiamo ottenuto, non possiamo farlo finché non avremo messo gli ultimi puntini sulle i.”

Come possiamo leggere dalla nota, la WGA parla ancora di un accordo “provvisorio” poiché non è ancora stata fornita la stesura finale del documento, che dovrà poi essere approvato dalla direzione del sindacato e dalla maggioranza dei 11.000 iscritti tramite voto online. Ma dopo la firma di oggi il tutto sarà una semplice formalità.

L’accordo tra la WGA e gli studi di Hollywood è stato raggiunto dopo cinque giorni di trattativa negli uffici della AMPTP di Sherman Oaks. Dopo mesi di scontri, in cui ogni tentativo di trattativa si era rivelato un buco nell’acqua, l’aria è cambiata lo scorso mercoledì quando si è aperto il nuovo tavolo di confronto tra le due parti che ha portato all’accordo odierno. Su esplicito sollecito del governatore della California Gavin Newsom, insieme a Carol Lombardini, presidente della AMPTP, anche Ted Sarandos di Netflix, Bob Iger di Disney, David Zaslav di Warner Bros. Discovery e Donna Langley di Universal si sono seduti al tavolo di confronto.

Nella giornata di sabato, la AMPTP ha espresso la sua “ultima e migliore” offerta, approvata oggi dai rappresentanti della WGA. Le richieste che hanno portato allo sciopero, iniziato lo scorso maggio, sono state accolte. Con il nuovo accordo, gli sceneggiatori hanno ottenuto l’aumento della paga minima, garanzie sulla fase di scrittura dei soggetti e percentuali più alte sui residual per le opere destinate allo streaming. La questione che è stata maggiormente dibattuta e difficile da articolare sul nuovo contratto è stata quella sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Si conclude così uno degli scioperi più lunghi della storia di Hollywood, che ha paralizzato l’industria dello spettacolo, portando ad una perdita di oltre 5 miliardi di dollari. Resta invece in sciopero il sindacato degli attori SAG-AFTRA, con cui AMPTP dovrà riaprire le trattative dopo lo strappo dello scorso luglio. “Non avevamo scelta. Noi siamo le vittime qui. Siamo vittime di un’entità molto avida” aveva dichiarato allora Fran Drescher, presidente del SAG-AFTRA.

Fonte: Variety

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