In Fiamme – La storia vera dietro alla serie spagnola di Netflix

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Lo scorso 8 settembre ha fatto il suo debutto su Netflix In Fiamme, nuova serie drammatica spagnola con protagonista Úrsula Corberó, interprete di Tokyo ne La Casa di Carta. La serie era molto attesa in patria poiché ispirata da un reale fatto di cronaca realmente accaduto nel 2017, un triangolo amoroso nato all’interno delle forze di polizia di Barcellona, che sfociò in un efferato omicidio.

La vera storia dietro a In Fiamme

Nota in Spagna come “Il Crimine della Guardia Urbana”, al centro della vicenda troviamo l’omicidio di Pedro Rodríguez, agente della polizia di Barcellona, il cui corpo carbonizzato fu ritrovato nel maggio del 2017 in un auto, anch’essa carbonizzata, abbandonata vicino al bacino idrico di Foix, a un’ora di macchina da Barcellona. Non fu semplice risalire sin da subito all’identità della vittima poiché il corpo era completamente carbonizzato, o quasi. Infatti i detective sono riusciti a risalire all’identità della vittima grazie al numero di telaio dell’auto e dalla vite di una protesi che la vittima aveva alla schiena.

Dopo diverse settimane di indagini le autorità spagnole hanno determinato che l’omicidio era stato commesso dalla compagna di Pedro, Rosa Peral, e dal suo amante Albert López, entrambi agenti di polizia come la vittima, nella casa che Rosa e Pedro condividevano nella località balneare di Vilanova i la Geltrú, per poi essere spostato successivamente nel luogo del ritrovamento. Secondo quanto emerso dalle indagini, Rosa ha manipolato il suo amante Albert per farsi aiutare a commettere l’omicidio così da poter riprendere alla luce del sole la loro relazione.

Il giorno dopo l’omicidio i due hanno trascorso la giornata ad utilizzare il cellulare di Pedro, guidando la sua auto in vari luoghi che la vittima era solito frequentare. Inoltre, nel tentativo di incastrare Ruben Carbo (Javi nella serie tv), ex-marito di Rosa, i due hanno sostato davanti alla sua casa.

In Fiamme

Il Processo

Dopo un lungo processo, nel marzo 2020 Rosa e Albert sono stati giudicati colpevoli dell’omicidio di Pedro. Rosa fu condannata a 25 anni di carcere, mentre Albert a 20 anni. Inoltre è stato stabilito anche un risarcimento per la famiglia della vittima di ben 885 mila euro. Nonostante la sentenza, non è però nota la reale dinamica dell’omicidio. Stando alle intercettazioni sappiamo con certezza solo che Rosa e Albert erano entrambi nella casa di Rosa nella notte dell’omicidio. Questo perché durante il processo i due si sono incolpati a vicenda nel goffo tentativo di salvarsi. Rosa sostenne che Albert si era introdotto in casa spinto dalla gelosia, finendo per uccidere Pedro mentre lei si nascondeva con la figlia Sofía, mentre dal canto suo Albert sostenne che fu Rosa ha commettere l’omicidio da sola per poi chiedere il suo aiuto in un secondo momento per liberarsi del cadavere.

Durante il processo sono emersi diversi dettagli controversi del passato dei tre. Anni prima dell’omicidio, Rosa Peral aveva denunciato di essere stata vittima di revenge porn per mano di un collega, ma le sue accuse non avevano portato a nulla. Albert López era stato coinvolto in un arresto che si era concluso con la morte dell’arrestato. Mentre Pedro Rodríguez, era stato sospeso dal suo incarico dopo aver aggredito un motociclista che non si era fermato all’alt. Inoltre, dopo l’arresto Rosa confessò anche di essere stata vittima di violenza domestica da parte di Pedro.

Dalla realtà alla Serie TV

Alternando passato e presente, la serie con con protagonista Úrsula Corberó restituisce una ricostruzione il più possibile fedele dell’omicidio, degli antefatti e delle indagini. L’uscita di In Fiamme su Netflix è stata accompagnata anche da un documentario true crime, intitolato Il caso Rosa Peral, dove l’ex agente di polizia Rosa Peral rilascia la sua prima intervista dal carcere dopo la condanna del 2020.

Questa la sinossi ufficiale della serie Netflix:

Maggio 2017: i resti carbonizzati del poliziotto Pedro (José Manuel Poga) sono ritrovati all’interno di un’automobile bruciata nel bacino di Foix, nei pressi di Barcellona. La scoperta attira presto l’attenzione del pubblico, soprattutto quando l’indagine porta alla luce una rete di rapporti malsani, inganni, violenze e scandali sessuali che coinvolgono Pedro e due colleghi poliziotti: la sua partner Rosa (Úrsula Corberó) e l’ex ragazzo di lei Albert (Quim Gutiérrez).

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