Come da tradizione a marchio RedCapes.it, ad ogni nuova serie di Star Wars si affiancano i nostri commenti e le nostre analisi, e dal momento che una nuova serie di Star Wars è effettivamente uscita, ecco a corredo la nostra nuova serie di fan-comment e analisi alle prime due puntate di Star Wars: The Bad Batch (qui la nostra recensione). Come in quelli dedicati a The Clone Wars e The Mandalorian, questi commenti prevedono spoiler a go go, dunque non proseguite oltre se non avete ancora visto i due episodi.
ORDINE 66
Partiamo subito col botto, ossia dalla scena di Star Wars: The Bad Batch più discussa della settimana tra i fan online: ovvero la scena dell’Ordine 66 che apre il primo episodio della nuova serie di Lucasfilm Animation. Durante questa ormai famigerata scena, i nostri nuovi protagonisti della Clone Force 99 si ritrovano ad assistere all’esecuzione dell’ordine impartito dal neo-Imperatore Palpatine. In particolare, l’ordine viene eseguito dal comandante Grey sulla maestra Jedi Depa Billaba e sul suo Padawan Caleb Dume mentre Hunter e gli altri assistono praticamente come spettatori alla scena. Emozionante, no? Beh, insomma… La particolarità di questa scena, nonché il motivo che ha suscitato tutte le discussioni online è il fatto che la suddetta scena sia andata a retconare, riscrivere, un evento già esistente nel canone di Star Wars e apparso per la prima volta nella miniserie a fumetti Kanan: L’ultimo Padawan. Per quanto i punti salienti della vicenda siano gli stessi in entrambi i media – la morte della Maestra Depa Billaba ad opera dei suoi soldati cloni mentre quest’ultima permette col suo sacrificio la fuga di Caleb, il quale una volta scappato nella foresta farà perdere le sue tracce – i dettagli modificati dalla versione fumettistica erano dettagli fondamentali per la storia che il futuro Kanan Jarrus avrebbe vissuto nelle pagine della stessa miniserie, e la loro de-canonizzazione ha reso poco felici molti fan. Il momento di calma dopo la battaglia, la serenità e il cameratismo di un gruppo di amici e compagni attorno ad un fuoco, tutto distrutto dall’improvviso e innaturale tradimento dei cloni. Così il momento è veramente emozionante e solo così, all’improvviso e di spalle, può essere battuto un maestro Jedi da una serie di colpi di blaster. Si sarebbe potuto trovare un altro modo probabilmente, e sicuramente si sarebbe potuto far quadrare meglio gli eventi di questa prima puntata con quelli raccontati da Kanan in Star Wars Rebels. Dispiace però, perché dopo The Mandalorian il fandom sembrava di nuovo piuttosto coeso.
C’È DEL MARCIO SU KAMINO
Terminata la missione e in concomitanza con la sostanziale vittoria della guerra da parte della morente Repubblica Galattica, la Clone Force 99 fa ritorno su Kamino, il posto che più di tutti possono sentire come una casa. Una volta sul pianeta oceanico, però, i nostri protagonisti si rendono presto conto di come la situazione stia già cambiando. I cloni non sembrano più gli stessi, sono monocromatici e asettici, tutti identici l’uno all’altro nel senso più profondo, dei semplici soldatini in mano ad un’oscuro burattinaio. Come se non bastasse però, allo spettatore viene fatto notare anche il cadavere di un Jedi che viene trasportato su Kamino, ed è proprio su questo dettaglio che ci focalizzeremo in questa fase con delle pesanti illazioni. A nostro avviso infatti, il cadavere del Jedi su Kamino può essere nient’altro che un indizio per suggerire che adesso l’Impero sta effettuando test per la clonazione di soggetti sensibili alla Forza. Sì, crediamo che presto o tardi ci ritroveremo di fronte ad una ri-canonizzazione riveduta e corretta di tutto il concept alla base di Star Wars: The Force Unleashed (Il Potere della Forza in lingua italiana).
OMEGA
La new entry della squadra è una vera e propria perla. Brillante e misteriosa, Omega è una bambina che ci viene presentata come assistente dei clonatori kaminoiani. La sua sensibilità e la sua smisurata ammirazione dei membri della Bad Batch sono caratteristiche assolutamente genuine e originali per un personaggio che rischiava di essere una copia carbone di uno stereotipo visto e stravisto. È chiaro come il sole, almeno secondo noi, che Omega sia il classico personaggio creato ex novo per avvicinare i nuovi fan ad un prodotto che altrimenti avrebbe troppi collegamenti col resto del canone e pochi punti d’entrata per i neofiti, ma siamo altresì consapevoli della maestria di chi sta dietro alla serie, e siamo perciò pronti a scommettere che Omega e le sue misteriose origini ci riserveranno parecchie sorprese nel futuro di questa serie. Ve la buttiamo lì, ma Omega potrebbe essere clone donna e sensibile alla forza nata dal DNA di Jango Fett unito a quello venuto fuori dagli esperimenti sui Jedi morti durante l’ordine 66. Volendo continuare a teorizzare, e anche esagerare, in lei poi potrebbe esser custodito un nuovo chip segreto contenente la rotta per Exegol. Siamo consapevoli di star sparando altissimo, ma quanto sarebbe figo?
RITORNO SU SELUCAMI
In fuga dopo il “tradimento” di Crosshair, i nostri eroi si dirigono su Selucami, dove sanno di poter contare su almeno un alleato. La figura in questione è Cut Lawquane, ex soldato disertore dell’esercito dei cloni in forze alla Repubblica Galattica. Cut era apparso una sola volta prima di adesso, ovvero nel decimo episodio della seconda stagione di The Clone Wars, episodio nel quale aveva combattuto insieme a Rex per la difesa della sua nuova vita e della sua nuova famiglia. Tra tutti i cloni che ci aspettavamo e ci aspettiamo di vedere nella serie, Cut era uno dei più quotati in assoluto. Scontato ma bello.
CODICE A CATENA
Non è ben chiaro cosa sia e come funzioni, ma dopo aver fatto la sua prima comparsa in The Mandalorian, ecco che anche in Star Wars: The Bad Batch vediamo l’Impero implementare l’uso dei codici a catena. Bene o male dovrebbero essere una sorta di codice biografico del soggetto, ma potrebbe contenere anche maggiori e ancora non specificate informazioni. Ad ogni modo è un collegamento interessante Mando e un modo per amalgamare meglio le opere al canone. In oltre, lo spunto del codice a catena ci permette di esprimere una nostra grande voglia di vedere in futuro in The Bad Batch o magari anche in The Mandalorian, dei collegamenti con l’Alta Repubblica. Immaginate quanto sarebbe bello un episodio in cui Hunter si riesce ad orientare solo grazie ai suoi “poteri” in un vecchissimo tempio Jedi risalente all’Alta Repubblica, mentre Tech ed Echo dovranno vedersela con dei vecchi e ormai non più comprensibili droidi di sicurezza.
Le prime due puntate di Star Wars: The Bad Batch sono disponibili su Disney+. I restanti 14 episodi di questa prima stagione saranno distribuiti a cadenza settimanale, uno ogni venerdì.