Willem Dafoe ha vissuto gli ultimi due anni realizzando progetti che hanno ricevuto svariate critiche positive e premi.
L’attore ha ottenuto due nomination all’Oscar per il suo lavoro nel 2017 “The Florida Project” e lo scorso anno per “At Eternity’s Gate“e se la reazione critica a “The Lighthouse” è attendibile, tornerà nuovamente a reclamare un’altra statuetta dorata.
“The Lighthouse” è la nuova pellicola in bianco e nero del regista Robert Eggers, lo ricordiamo per il debutto nel 2015 con “The Witch”. Dafoe e Robert Pattinson sono i guardiani del faro di una piccola isola del New England ottocentesca dove, lentamente, vengono inglobati in una macabra follia.
La notizia della candidatura agli Oscar è iniziata subito dopo che il film è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes con recensioni estatiche per Willem Dafoe e Robert Pattinson.
Eggers viene acclamato come il prossimo grande talento da tenere d’occhio. “Sono felice di sentire quel discorso perché quel tipo di riconoscimento aiuta davvero il film.” dice Dafoe.
Questa è l’intervista di Variety a Willem Dafoe:
Dafoe dice che lui e Pattinson hanno affrontato il progetto in modo completamente diverso. A Dafoe piacciono le prove, mentre Pattinson non voleva rivelare troppo sulla sua preparazione in anticipo perché il suo personaggio di “Faro” non solo ha un passato misterioso, ma è un uomo di poche parole. Siamo diversi, e la verità è che, poiché i nostri metodi erano opposti, rispecchiavano le differenze nei personaggi. Se fosse un problema, sono sicuro che Rob Eggers l’avrebbe corretto, ma sembrava amare questa tensione contrastante.
Dafoe precisa fin da subito che Pattinson è un bravo ragazzo e che i rapporti sono stati limitati al minimo non certo a causa di qualche attrito.
Appena tre giorni prima che la squadra di “The Lighthouse” arrivasse a Cannes, Variety riferì esclusivamente che Pattinson era in trattativa finale per diventare il prossimo Batman in “The Batman” del regista Matt Reeves.
Dafoe è stato anche a Cannes per “Tommaso”, la sua quinta collaborazione con il regista e scrittore Abel Ferrara. Willem interpreta una versione romanzata di Ferrara, che si trasferì a Roma prima di diventare sobrio. Sua moglie Christina e la loro giovane figlia Anna hanno anche interpretato le loro versioni nel film.
Dafoe dice che la sobrietà di Ferrara ha permesso loro di “collaborare in modo molto più profondo” rispetto a prima.
Fonte: Variety