Zack Snyder ha recentemente svelato di essersi preoccupato per la reazione di Warner Bros. per aver fomentato l’hashtag #ReleaseTheSnyderCut, ma anche di essersi divertito a provocare la compagnia e, ovviamente, di essere riuscito a portare a termine l’impresa.
Il regista ha infatti parlato recentemente di tutta la vicenda che ha portato all’uscita di Zack Snyder’s Justice League, comunemente nota come Snyder Cut: come risaputo, il regista aveva abbandonato il progetto iniziale per problemi personali, e il film Justice League è stato completato, con diversi cambiamenti e reshoot rispetto alla versione inizialmente concepita dallo stesso Snyder, con risultati scadenti sia per la critica che al botteghino.
Intervistato al The Sunday Times, Zack Snyder ha raccontato di come abbia partecipato alla campagna #ReleaseTheSnyderCut, nata dai fan e che ha portato HBO a dare l’ok per la produzione del film che abbiamo potuto finalmente vedere ad aprile. Il regista ha dichiarato che, per quanto contento e divertito dalla campagna, ha avuto diverse preoccupazioni.
“Ero decisamente preoccupato che Warner potesse perseguirmi, fare qualcosa per farmi stare zitto.”
Tuttavia, oltre alla preoccupazione per eventuali conseguenze, Snyder ha raccontato anche di quanto tutta la vicenda l’abbia reso orgoglioso dei fan e contento del risultato:
“Le cose stanno così. I fan hanno raccolto 750.000 dollari da devolvere per la cura della salute mentale e la prevenzione del suicidio. Hanno salvato delle vite, e questo è un fatto incontrovertibile. Dall’altro lato, è stato divertente provocare Warner Bros.? Si. E Warner è un bersaglio facile. Ma i fan hanno fatto qualcosa di incredibile, non si sono fermati, e non l’hanno fatto solo per vedere il lavoro di un regista che stimano, ma anche per fare qualcosa di concreto per la prevenzione del suicidio e per affrontare il problema della salute mentale. Come potrei mai essere arrabbiato con loro?”
Fonte: CBR